FLC CGIL

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La relazione introduttiva del convegno è stata preparata da Gianni Carlini, responsabile nazionale Dirigenti scolastici FLC CGIL.

La Struttura di Comparto dei Dirigenti scolastici della FLC CGIL, dice Carlini, ha deciso di concentrare quest'anno l'attenzione sul tema della responsabilità della dirigenza per la qualità della scuola pubblica.

 

I cambiamenti normativi in corso per le politiche del governo sulla scuola e sulla dirigenza pubblica, hanno chiamato fortemente in causa la dirigenza scolastica e la sottopongono a pressioni e richieste che non hanno precedenti nella storia della scuola italiana.

È giusto dunque riflettere, sottolinea Carlini, sul ruolo del dirigente nel mutare del sistema di governo della scuola pubblica.

Nella sua relazione quindi, passando per la disamina della nuova centralità della dirigenza scolastica alla quale viene chiesto di far funzionare la scuola con meno risorse, con meno docenti e meno ATA e con meno finanziamenti, Carlini si interroga sul ruolo che i dirigenti assumono in questo "nuovo corso". A più di dieci anni di distanza, dalla nascita dell'autonomia scolastica, ci si ritrova di fronte a politiche governative antiautonomistiche, amministrativistiche, centraliste, per non dire autoritarie e oppressive. È una delle ragioni dell'impegno straordinario profuso dalla FLC CGIL in questo momento e della mobilitazione alla quale chiama i lavoratori.

Sempre più alle scuole viene richiesto di svolgere funzioni amministrative che non le sono proprie e che sono anzi una delle maggiori cause che le "distraggono" dallo scopo principale: fornire un servizio di istruzione e formazione.

In questa situazione, Carlini si chiede se sia sufficiente il contrasto a ciò che sta avvenendo.

Sono utili sicuramente i ricorsi, la mobilitazione, la pratica del terreno contrattuale, la ricerca dell'unità con gli altri soggetti coinvolti e con le altre forme dell'associazionismo, sindacale e professionale. Serve quanto la FLC CGIL e la CGIL stanno facendo con grande impegno e passione.
Ma per Carlini sono ugualmente necessari la discussione ed il confronto. Serve ripensare alle scelte fatte e bisogna prendere atto e riconoscere anche gli errori fatti.

 

Non perdiamo l'opportunità, conclude Carlini: "abbiamo deciso di fare i conti con il presente e di smettere di cercare di riavere il futuro di una volta, per prenderci invece quello che c'è. Quel futuro che possiamo determinare per la scuola autonoma e per la dirigenza scolastica. Per farlo ci serve nient'altro che stare nelle nostre scuole e lavorare insieme, come oggi, per sentire e discutere proposte e linee di lavoro per la gestione del cambiamento e per il miglioramento della qualità della scuola pubblica".

Scarica l'intervento integrale.

Il video dell'intervento

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Al via la
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