FLC CGIL

10:55

Decrease text size Increase  text size

Gianni Carlini responsabile nazionale FLC dei dirigenti scolastici, che ha condotto insieme a Gilda Ricci vice presidente dell'associazione Proteo Fare Sapere i lavori del seminario, nel dare la parola agli ospiti ha mano a mano evidenziato come nel documento presentato alla discussione si approfondiva puntualmente il concetto di investimento da accompagnare alle politiche della conoscenza e si fornivano suggerimenti pratici per mettere le scuole nelle condizioni di lavorare con serenità, senza sprechi e programmando le attività formative.

Nella realtà le scuole stanno vivendo la crisi finanziaria più grave della loro storia e ciò che questo governo definisce "riforma" altro non è che una grande operazione di smantellamento della scuola pubblica e la più grande privatizzazione dell'istruzione.

I pilastri di una vera riforma

Le proposte della FLC sono semplici e fattibili e hanno come bussola la qualità dell'offerta formativa. Purtroppo vanno nella direzione opposta a quella del governo. Quali sono? Un budget triennale certo nella quantità e nei tempi di erogazione a disposizione delle scuole autonome; liberare le scuole dalle spese non programmabili (come ad esempio le supplenze brevi); fare una ricognizione dei crediti che vantano nei confronti del Miur (complessivamente ammontano a 1 miliardo e 700 mila euro); allineare la durata del bilancio all'anno scolastico; costituire delle reti di scuole e un sistema di rappresentanza che permetta loro di partecipare alle decisioni che le riguardano, soprattutto in previsione del federalismo scolastico.

Nel corso della discussione molti interventi hanno rilevato come la Cgil si sia trovata da solo negli ultimi due anni a contrastare i tagli alla conoscenza. E i risultati ottenuti, riportati nel documento presentato al seminario, sono stati strappati dopo una dura lotta.

Tutti gli interventi hanno inoltre rilevato il nesso tra definanziamento e negazione del diritto all'istruzione.

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Al via la
campagna referendaria.

APPROFONDISCI