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" Una radiografia condivisibile" è il titolo della comunicazione di Antonio Valentino, Dirigente scolastico.

La scuola italiana, a dieci anni dalla emanazione del regolamento dell'autonomia scolastica e a 12 anni dalla Legge 59, art. 21, che la introduceva nel sistema di istruzione e formazione, non è diventata adulta, non è ancora capace di decisioni responsabili per rendere l'offerta formativa in grado di parlare ai più, di adattarsi alle modalità cognitive e ai bisogni formativi degli studenti. È diffusa la percezione che l'autonomia scolastica sia ancora fragile. A conferma di tale percezione vengono proposti dati e spunti: 1) del rapporto del gruppo CLAS di Milano, basato sulle interviste con 38 dirigenti scolastici sul funzionamento delle scuole autonome; 2) dell'indagine 2004 dell'Università Luiss sulle cause che hanno in gran parte bloccato i processi legati all'autonomia scolastica; 3) del rapporto 2009 sulla scuola italiana.

I rapporti e le ricerche, prosegue Valentino, evidenziano come le cause più significative del mancato decollo dell'autonomia scolastica siano riconducibili:

  • alle resistenze degli apparati centrali

  • all'impreparazione e inadeguatezza di dirigenti scolastici e docenti rispetto alle competenze richieste dall'autonomia scolastica;

  • alla irrisolta questione docenti (sviluppo delle competenze e responsabilità professionali, riconoscimento e valorizzazione delle professionalità attraverso sviluppi di carriera).

Per affrontare queste cause, si sostiene, occorre avere consapevolezza di alcune debolezze dell'autonomia, puntualmente richiamate.

Degli altri punti trattati, si richiamano le seguenti considerazioni e proposte:

  • l'autonomia scolastica non va mitizzata, va piuttosto assunta come strumento pragmatico evitando di attribuirle poteri salvifici che non ha e non può avere;

  • il sindacato deve saper fare la sua parte favorendo e sostenendo l'associazionismo delle scuole autonome come soggetto in grado di interagire con Regioni ed Enti Locali contribuire "al raccordo e alla sintesi tra esigenze e potenzialità delle singole istituzioni e gli obiettivi del sistema nazionale" (DPR 275/99, art. 1).

Scarica la comunicazione in versione integrale.

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

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