FLC CGIL

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Nel salutare i convegnisti e nel ringraziare gli ospiti che porteranno il loro contributo al Convegno, Armando Catalano, Responsabile nazionale dei Dirigenti Scolastici della FLC Cgil, nella sua relazione introduttiva ha analizzato le cause che ci portano a constatare come, nonostante la generosità degli operatori scolastici, a 10 anni dal suo varo, l'autonomia scolastica non sia effettivamente e pienamente decollata.
Un susseguirsi di interventi ministeriali, la mancanza di certezza di risorse umane e professionali e soprattutto il mantenimento delle leve decisionali fuori dalle istituzioni scolastiche non hanno consentito il dispiegarsi delle potenzialità dell'autonomia.
Per poter davvero scommettere sull'autonomia, sottolinea Catalano, occorre puntare sulla ripartenza dell'autonomia scolastica invertendo l'ordine degli interventi che finora si sono susseguiti.
Rimettere al centro l'autonomia facendo fare un passo indietro agli altri enti che finora si sono preoccupati o di mantenere o di ritagliarsi gli spazi di dominio in materia di istruzione e formazione: questo è un punto essenziale.
Partendo da una consapevolezza, che la scuola è una formazione sociale e non più una articolazione subordinata dello stato.

Le proposte concrete poggiano su di una scuola che abbia certezza di risorse al 1 settembre di ogni anno, che abbia obiettivi certi da perseguire, che venga valutata dopo aver costruito la cultura della valutazione attraverso un processo condiviso e partecipato di autovalutazione, che abbia personale preparato ad affrontare le sfide che oggi pongono i nuovi adolescenti, che sappia riconoscere le differenze di apporto qualitativo dei suoi professionisti.
Insomma una scuola che sappia darsi dei traguardi.
Per questo occorre sgombrare il campo da proposte apparentemente riformatrici (Aprea, Brunetta), in realtà destrutturanti la scuola pubblica e i servizi sociali oltre che mortificanti per chi ci lavora e inefficaci sul piano dei risultati.

Importante in questo quadro è dotare le scuole di una forza associativa delle autonomie che sappia parlare a nome delle scuole di un territorio: da ciò l'auspicio di normative regionali di sostegno.
La dirigenza scolastica è parte integrante di questo quadro.

La CGIL e la FLC Cgil intendono portare avanti queste proposte e questi obiettivi, confortate dal grande moto di popolo che abbiamo saputo suscitare con le nostre proteste e denunce, con le mobilitazioni del 4 aprile al Circo massimo di Roma e con tutte le iniziative che non cesseremo di costruire.
Non ci sentiamo Sisifo ma Prometeo - conclude Catalano - che sa coltivare la scintilla del fuoco per ripartire.

Scarica la relazione introduttiva in versione integrale.

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