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I RICERCATORI PRECARI DI BOLOGNA: IL DL 180 NON CI CONVINCE
Incontriamo un folto gruppo di lavoratori CNR e INAF di Bologna che indossano una maglia bianca con scritto sul davanti: "Precari della ricerca" e sul retro "La ricerca poggia sulle nostre spalle".

Hanno anche un sito www.laricercacalpestata.it.

Enrico e Luca ci dicono che nei loro enti il 40% sono precari, in particolare 250 al CNR e 405 all'INAF (105 a tempo determinato e 300 con vari contratti atipici). Saranno i primi colpiti dai tagli. Il governo ha cercato di correre ai ripari con il DL 180 per moderare il dissenso, ma la legge 133 resta. Si deve andare avanti con atti concreti e i precari della ricerca sono disponibili al dialogo ma senza i tagli. A Bologna é stato costituto un coordinamento con i sindacati, nel quale ognuno ha un proprio ruolo distinto, ma si agisce insieme per un obiettivo comune.

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Nei prossimi giorni potrai firmare
per il referendum abrogativo.

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