FLC CGIL

17:40

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La prima giornata del convegno si avvia alla conclusione con l'intervento di Domenico Pantaleo, segretario generale FLC Cgil.

Il nuovo segretario generale esprime il suo compiacimento per la riuscita dell'iniziativa che affronta temi socialmente e politicamente importanti anche alla luce degli ultimi fatti di cronaca e della situazione che la scuola italiana sta vivendo. Riconosce l'importanza strategica della scuola interculturale di cui non si possono disperdere le esperienze e le innovazioni prodotte in questi anni. Anche per questo, insieme alle altre organizzazioni sindacali, è stato proclamato lo sciopero generale della categoria per il giorno 30 ottobre.

Sono inaccettabili i contenuti della controriforma Gelmini-Tremonti che tagliano fondi alla ricerca, 500 milioni di euro all'università, 7 miliardi di euro alla scuola insieme al ritorno al vecchio maestro unico e al licenziamento di almeno 130.000 precari della scuola. Il fenomeno del precariato della ricerca pubblica è ormai una patologia inaccettabile che le misure governative tendono a incancrenire ancora di più.

Dietro tutto questo c'è un' idea mercantile dell'istruzione, della formazione e della ricerca, che considera la cultura un costo inutile. L'applicazione di questo principio porterà, nella scuola pubblica, al superamento del tempo pieno determinando un aumento dei problemi alle famiglie immigrate.

Ma il peggio non ha mai fine. La Lega, infatti, propone di sottoporre i bambini stranieri a due tipologie di test di ammissione scolastica: competenza linguistica e livello di integrazione. Se i test non vengono superati (ma come si valuta e con quali indicatori il livello di integrazione?) saranno inseriti in classi differenziali.

Non si può restare indifferenti di fronte a queste proposte demagogiche e razziste, anche perché questa è una battaglia da affrontare per il futuro e la democrazia del nostro Paese.

Questo convegno, che si tiene a Catania richiama alla memoria la storia del nostro sud, terra generosa di accoglienza che ha sperimentato sulla propria pelle il dolore della migrazione e che per questa esperienza deve fare da ponte tra le diverse culture dei paesi che si affacciano nel mediterraneo. Il sud può giocare un ruolo importante in questa fase di arretramento della civiltà moderna che accetta passivamente atteggiamenti e fenomeni di intolleranza nei confronti dell' altro amplificando e sfruttando strumentalmente la paura della crisi finanziaria mondiale.

La vera sfida moderna è l'interculturalità che non vuol dire abbandonare le proprie radici ma è una contaminazione positiva tra storie diverse. La scuola è il luogo principe in cui si esercita questa sfida e quindi non può essere un luogo chiuso ma deve continuare a sperimentare forme di democrazia e convivenza civile tra persone.

Le nuove generazioni devono avere il senso del futuro e dei cambiamenti e dei movimenti in corso. Le politiche dell'accoglienza devono essere di tutela complessiva alle famiglie di immigrati.

È necessario ridare alla scuola il valore che le attribuisce la nostra Costituzione e bloccare il pensiero negativo dove cultura e sapere non sono più beni indispensabili.

Anche la nostra confederazione e la FLC devono aprirsi sempre di più al loro interno ad una dimensione multietnica per rappresentare in modo più compiuto il quadro sociale reale.

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Nei prossimi giorni potrai firmare
per il referendum abrogativo.

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