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Maria Coscia, Assessore alle politiche educative del Comune di Roma, ringrazia per l’invito e per la possibilità di scambio e d’integrazione reciproca che l’iniziativa offre. Puntualizza che l’autonomia scolastica ha acquisito pari dignità con le altre autonomie, con le autonomie locali.

Adesso gli Enti Locali entrano in relazione con l’autonomia scolastica per migliorare l’offerta formativa predisposta dalle scuole, per far presente i bisogni del territorio e degli alunni che in esso vivono. La scuola deve interagire con le opportunità educative che il territorio offre; gli Enti Locali mettono a disposizione delle scuole il territorio e le potenzialità che esso ha.

Elenca quindi una serie d’iniziative che il Comune di Roma ha messo in atto per sostenere ed integrare la progettualità delle scuole: “Città come scuola” finalizzata ad una migliore conoscenza da parte degli alunni di tutto quello che esiste nel territorio (monumenti, musei, ecc); iniziative di solidarietà per creare un filo di comunicazione tra i curricula nella scuola e l’esperienza di vita dei ragazzi nella famiglia e nel territorio; “I luoghi della memoria” per recuperare la memoria di quello che è stato e di come è nata la nostra repubblica; progetti di aiuto ai paesi più poveri per far conoscere agli alunni anche le disuguaglianze.

Gli Enti Locali devono mettersi in gioco per sviluppare opportunità educative e formative: bisogna superare l’idea che essi siano solo fornitori di servizi alle scuole; ora costituiscono un partner con cui le scuole possono costruire e sviluppare l’offerta formativa sul territorio. Per quanto riguarda i servizi, il Comune di Roma fornisce ancora il servizio mensa cercando di centrare due importanti novità: da una parte ha realizzato l’esternazione del servizio (autogestione diretta da parte delle scuole che curano la gara d’appalto e scelgono il gestore del servizio mensa); dall’altra ha trasformato il momento del pasto in un momento educativo e didattico sia con programmi di educazione alimentare sia con scelta di alimenti ecosostenibili ed equosostenibili.

Altro servizio che il Comune continua ad offrire è quello del trasporto degli alunni, limitato però a quei territori dove non ci sono scuole dell’obbligo. Tutte le altre funzioni che l’Ente Locale svolge riguardano il diritto allo studio, il sostegno alla progettualità della scuola, l’aiuto nel recupero dello svantaggio psicofisico, il sostegno all’integrazione dei bambini provenienti dai paesi stranieri. Le scuole da parte loro si devono aprire ancora di più, diventare luogo d’educazione permanente per sostenere il progetto di apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Particolarmente positiva si è rivelata la recente iniziativa “Nonni su internet”: gli alunni delle scuole insieme ai centri anziani hanno predisposto percorsi di apprendimento informatico per gli anziani i quali, in questo scambio generazionale, hanno portato il frutto delle loro esperirne, racconti di vita, conoscenze del quartiere. Se non si condivide l’idea di scuola come potenzialità, come forza del territorio, diventa tutto più difficile e ognuno si chiude in se stesso. Per non far ricadere eccessivamente il peso sulle scuole e sul personale amministrativo, è stata semplificata la procedura delle cedole librarie per gli alunni di medie e superiori. Resta ancora da risolvere i problema dell’assistenza di base agli alunni diversamente abili: il protocollo di intesa prevede che della cura degli alunni debbano occuparsi i Collaboratori Scolastici, dell’assistenza specialistica gli Enti Locali, del sostegno didattico i Docenti di sostegno. Nella realtà le cose non vanno così: c’è carenza di Collaboratori Scolastici, non decolla la funzione specialistica prevista per loro, il numero dei Docenti di sostegno non è sempre adeguato; pertanto sulla figura dell’A.E.C. comunale ricadono spesso sia la cura sia il sostegno didattico.