FLC CGIL

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Erica Grillo, Lavoratrice Formazione Professionale Veneto

Se Lo Cicero citando l’orgoglio di Cuffaro per l’essere stato ancora una volta ammesso nell’Obiettivo 1 del FSE critica l’atteggiamento della sua regione che è contenta di rimanere nel sottosviluppo, che dire della Regione Veneto, che ha tagliato i parametri di finanziamento per aumentare il numero dei corsi! Ed in un convegno regionale nel quale avrebbe dovuto partecipare la Bastico che all’ultimo momento lo ha disertato, in un coro unanime con gli enti ha scaricato sul Governo e sulla CGIL tutte le responsabilità dei guasti del sistema.

I lavoratori della formazione del Veneto hanno chiesto di discutere del documento oggi in discussione, ed abbiamo praticato la strada del confronto con i compagni del centro nazionale, perché, pur non avendo alcun pregiudizio verso l’innalzamento dell’obbligo, che anzi riteniamo opportuno per innalzare il livello culturale della nostra regione, nota per essere quella che, privilegiando il lavoro è ricca ed ignorante, ci siamo sentiti come figli di un dio minore.

Per questo i lavoratori del veneto chiedono una maggiore attenzione, e che siano chiariti meglio i passaggi nei quali si declina l’ultima parte del documento, quella dove si parla della transizione, perché i lavoratori non gradiscono essere liquidati solo con un generico richiamo agli ammortizzatori sociali, e a tutele di intesa con il ministero del lavoro. Anche la lettura del territorio è importante. Cara CGIL, dicci qualcosa di più! Il lavoro del sindacato è la tutela dei lavoratori, e allora che si faccia, questo lavoro.