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Nella sua comunicazione Paola Conti, DSGA di Firenze, sottolinea come la mancata attuazione dell’autonomia scolastica, come percepita da ogni soggetto che opera nel contesto scolastico, trova riscontro nella delibera della Corte dei Conti n. 19/04/G del 15 settembre 2004. Tale delibera, che illustra inoltre il quadro sistematico complessivo della riorganizzazione dell’amministrazione periferica nonché il percorso normativo che ha definito l’autonomia scolastica, rileva con puntualità le vischiosità procedurali che hanno fortemente impedito alle istituzioni scolastiche la capacità di spendersi in decisioni e scelte autonome quali espressioni peculiari del concetto di autonomia stessa.

In particolare, nei confronti della riorganizzazione dell’amministrazione periferica, nel primo periodo di attuazione dell’autonomia scolastica, la Corte rileva:

1) L’abbandono dei CIS, strutture di supporto di nuova concezione che dovevano fornire assistenza alle istituzioni.

2) La riproposizione, con l’istituzione dei CSA, di strutture analoghe ai Provveditorati, fortemente burocratizzate e di consistente peso.

3) La stessa struttura degli USR che, per certi aspetti, riproduce su scala ridotta un modello simile a quello di un dipartimento ministeriale.

La Corte, quindi, individua quali cause della forte limitazione alla piena realizzazione dell’autonomia:

a) lentezze e ritardi nel procedimento di assegnazione dei fondi e incertezze sull’entità effettiva delle risorse che mortificano la progettazione e concorrono in termini significativi alla formazione dell’avanzo dell’amministrazione;

b) tagli alle assegnazioni, interventi ad esercizio finanziario avviato;

c) perdurare dei vincoli di destinazione nell’attribuzione delle risorse;

d) mancata assegnazione della dotazione perequativa;

e) disallineamento temporale tra anno scolastico ed esercizio finanziario.

La Corte, infine, criticando la mancata realizzazione di un sistema di valutazione e di controlli di gestione sull’attività delle istituzioni scolastiche, auspica “un rapporto con le diverse autonomie, da attivare, attraverso la ricerca di strumenti compatibili ad evitare invasioni nella specifica area riservata dei diversi soggetti”.

Il riferimento esplicito ai tentativi di invasione operati nei confronti delle autonomie trova riscontro in altra relazione della Corte stessa, relativa all’attività CONSIP per la gestione centralizzata degli acquisti, che, testualmente, rileva come: “già dal punto di vista semantico la parola centralizzazione collide con il lungo processo federalistico e di decentramento avviato dagli inizi degli anni ‘90”.

In tale contesto, così ben definito dalla Corte dei Conti, le istituzioni scolastiche devono esprimere la loro autonomia.

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