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Mauro Casola, studente dell'Unione degli Studenti, sottolinea che sono state molte le lotte degli studenti contro la Legge 53 soprattutto dopo le ultime bozze sul secondo ciclo come ha dimostrato la giornata del 18 marzo, momento centrale a fianco dei docenti. Legge 53 significa abbassamento dell'obbligo scolastico, forza lavoro regalata alle imprese e scelte precoci. Rende ancor più precario ogni soggetto. E' una legge che porta ancora più indietro. Una vera riforma deve essere condivisa, partecipata, rivolta a una scuola inclusiva, caratterizzata da percorsi formativi che tutti possono fare, aperta a tutti, con mediazioni tra discipline "alte" culturali e discipline del saper fare. Occorrono livelli culturali più elevati per tutti con un sistema scolastico arricchito. Le scelte vanno rinviate più avanti, a 16 anni. Va sostenuto l'obbligo scolastico a 18 anni perchè tutti possano imparare di più, fare esperienza di democrazia, diventare cittadini preparati e critici.

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