FLC CGIL

11:00

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Introduce i lavori di questa giornata il segretario generale della CGIL Roma Lazio, Walter Schiavella, ricordando il lungo percorso di discussione e confronto che ci ha impegnati dal 19 ottobre scorso quando alla Sapienza abbiamo presentato i tratti fondanti la nostra proposta.

Da quel giorno centinaia le iniziative realizzate, con un grande dibattito nel paese che ha contribuito significativamente a precisare meglio quella proposta iniziale, che oggi qui presentiamo.

Mettere in campo una proposta programmatica sulla conoscenza significa partire dai valori: pace e rifiuto della guerra e della violenza, diritto alla formazione per tutto l’arco della vita, dimensione pubblica e laica dei settori della conoscenza,tutela delle persone,autonomia,l’Europa come modello di riferimento.

Da qui la proposta della CGIL e della FLC Cgil: conoscenza e diritti,conoscenza e beni comuni,conoscenza, sviluppo e lavoro.

Oggi più che mai è importante essere costruttivi e contribuire con proposte, partendo da un forte e deciso no a tutte le riforme legislative di questo Governo e del Ministro Moratti.

Tra noi e loro c’è uno scontro:

noi consideriamo istruzione e formazione diritti per l’esercizio della cittadinanza, determinanti per le pari opportunità, sempre più il sapere è la vera ricchezza di ciascuno.

Loro puntano al familismo, all’individualismo, su una competitività che esclude i soggetti deboli.

Conoscenza,istruzione e formazione sono per noi gli unici propulsori per uno sviluppo sostenibile, sia a livello nazionale che locale.

La città e la regione che ospitano questa iniziativa esprimono al meglio sia le potenzialità che le criticità dei settori della conoscenza: nel Lazio ci sono 7 università pubbliche, 38 centri di ricerca universitari e 3 parchi tecnologici, con un totale di circa 30.000 addetti. Il 23% dei ricercatori opera nel Lazio, il 30% delle ricerche italiane si realizza qui. Nel contempo, un rapporto molto rarefatto tra queste eccellenze e le dinamiche produttive e sociali.

C’è un nesso inscindibile tra questa iniziativa e la lotta per il contratto, che ci porterà nuovamente in piazza il prossimo 18 marzo, insieme per rivendicare il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.

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