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Prof. Giunio Luzzatto dell'Università di Genova sottolinea come il tema dell'università di massa e di qualità sia un tema complesso. Spesso la sinistra è stata reticente sul problema delle derive lassiste. La cultura pedagogica italiana è prevalentemente teoretica. Negli ultimi anni c'è stata un peggioramento progressivo della secondaria per tanti motivi, ad esempio togliere gli esami di settembre, modificare le commissioni di esami di stato. Bisogna riprendere a fondo la questione della scuola secondaria per poter migliorare il primo triennio universitario. Occorre fissare criteri di accesso all'università, definire i prerequisiti per i singoli indirizzi di studi. Deleterio è stato il mutamento della distribuzione delle risrse economiche: è sbagliato dare più soldi in base alle promozioni ossia dire "promuovete tutti".
Altro problema: la governance dell'università. Si è lasciato che le università facessero come potevano. E' vero che i professori sono stati obbligati a discutere di didattica, però non sapevano farlo; non hanno saputo individuare quali erano le priorità da insegnare. Il vero torto del decreto 270 è stato quello di non aver fatto un'analisi della situazione. Indubbiamente era sbagliato dire che il triennio doveva essere professionalizzante, infatti in Europa si parla di "impiegabilità" non di professionalizzazione. Sul rapporto tra università e insegnanti andrebbe approfondito il dibattito, indubbiamente, la proposta Moratti sarebbe comunque un ritorno indietro.
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