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Università di Bari: Mozione dei CEL

I Lettori e CEL dell'Università di Bari hanno intrapreso una agitazione per rivendicare ruolo, diritti, trattamento economico.

04/10/2002
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BARI: Mozione dell'Assemblea dei lettori e CEL inviata al Rettore

I Lettori e CEL dell'Università di Bari hanno intrapreso una agitazione per rivendicare ruolo, diritti, trattamento economico.
L'azione sindacale intrapresa si potrebbe semplificare come segue: i lettori non figurano nel Regolamento Didattico di Ateneo; ciò rende illegale la presenza dei Lettori e CEL nelle aule. Perciò, finché non vi saranno risposte concrete con rispettivo aggiornamento di diverse norme interne discriminatorie, i lettori non andranno in aula.
Si trascrive di seguito la mozione approvata dall'Assemblea dei lettori e CEL tenutasi il 4 Ottobre u.s..
Visto il nuovo quadro legislativo (d.m. 509/99, del 4/08/00 e del 28/11/00) per la riforma della didattica che ha determinato la riorganizzazione dei Titoli e Corsi di studio, nonché le relative attività formative e di verifica;
Visto il Regolamento Didattico di Ateneo dell'Università di Bari;
Viste la delibere dei Consigli di Facoltà che hanno stabilito il calendario per i corsi e le relative ore di insegnamento in aula previste per le lezioni e le esercitazioni;
Vista l'esclusione da ogni forma di rappresentanza della categoria nei lavori di Organi Collegiali per l'organizzazione della didattica;
Visto il contratto di Lettore di Madre Lingua, ex art. 28/382/80, e il contratto di Collaboratore Esperto Linguistico, ex art. 5/249/94 nonché art. 5/404/94;
Visto che a distanza di un anno le promesse del Rettore del 21/11/01 sono rimaste tali (definire le competenze del Lettore/CEL all'interno del Regolamento didattico di Ateneo; migliorare il trattamento economico; sostenere una proposta di modifica di statuto per il riconoscimento del diritto di rappresentanza negli organi collegiali; l'immediato svolgimento delle elezioni dei 5 rappresentanti dei Lettori/CEL in seno al Consiglio del Centro Linguistico di Ateneo);
Visto che la Commissione in indirizzo, nonostante l'impegno di tutti i componenti, non è stata messa nelle condizioni di elaborare alcuna ipotesi risolutiva,
l'Assemblea dei Lettori di Madre Lingua ed Esperti Linguistici dell'Università di Bari, convocata dallo SNUR CGIL e riunitasi il 04/10/02, ha deliberato all'unanimità quanto segue:
Le figure del Lettore di madrelingua e CEL continuano ad essere ufficialmente e formalmente cancellate/ignorate nel quadro della didattica dell'Università. Inizia un nuovo Anno Accademico in cui la funzione di dette figure non appare nel Regolamento Didattico. L'Università di Bari ha forse optato per l'esclusione della categoria da qualsiasi ruolo nella didattica delle lingue? Si vuole forse consolidare un semplice servizio di assistenza, opzionale (a scelta del singolo studente)? Si intende così favorire l'esternalizzazione dell'insegnamento delle lingue?
I Lettorati sono stati formalmente accantonati in discordanza con quanto dichiarato verbalmente dai Presidi e da vari Docenti: "fate quello che avete sempre fatto". Fare quello che abbiamo sempre fatto (per contratto, i Lettori/CEL devono svolgere "corsi di sostegno per l'apprendimento della lingua") significherebbe svolgere un qualcosa ad oggi non più definito. I Lettorati e i lettori non appaiono nella legge per la riforma (509/99), né nel regolamento didattico d'Ateneo. Che traccia ufficiale e formale rimane del nostro quotidiano lavoro?
Secondo l'Assemblea è in atto uno strisciante demansionamento della categoria, con conseguente impoverimento dell'offerta didattica in materia della linguistica applicata.
Nel chiedere immediata chiarezza nella definizione delle nostre competenze all'interno del Regolamento didattico, nell'interesse soprattutto del servizio che siamo chiamati a svolgere, l'Assemblea ritiene che Lettori e C.E.L. non possano gestire alcuna attività didattica in aula; le loro ore di servizio saranno svolte come "assistenza individuale allo studente".

L'Assemblea dei Lettori di Madrelingua/Esperti Linguistici

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