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Terminata al CUN la discussione sulla revisione dei settori scientifico-disciplinari. Approvate numerose mozioni.

La sintesi dei lavori del CUN del 7 e 8 aprile 2009

09/04/2009
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Revisione dei settori scientifico disciplinari

Dopo una discussione che ha visto impegnato il Consiglio Universitario Nazionale per svariate sedute, è stato approvato un documento di lavoro sulla revisione dei settori scientifico disciplinari in cui si delinea un nuovo modello anche sulla base delle considerazioni presentate al convegno CUN del giugno 2008.

Il testo (che sarà disponibile nella versione definitiva nei prossimi giorni) è costituito da una premessa che ripercorre le tappe del processo di revisione dei settori scientifico disciplinari, a partire dall’esigenza di non cristallizzare il continuo divenire della scienza e di mettere in atto un’operazione di mediazione tra il pragmatismo delle regole di una organizzazione universitaria, le istanze culturali del mondo accademico e quelle più generali del Paese.

In quest’ottica il Consiglio Universitario Nazionale ha provato a fornire una risposta a queste esigenze della Comunità accademica proponendo un modello che identifica ogni docente sulla base di parole chiave ( Macro-aree, Aree, Ambiti Scientifico Disciplinari, Settori Scientifico Disciplinari, Descrittori Scientifico Disciplinari)

Le parole chiave dovranno essere in italiano ed in inglese.

Le parole fisse dovrebbero riferirsi rispettivamente a:

Macro-aree:

corrispondono a grandi aggregazioni con linguaggi basilari di valutazione scientifica e di gestione didattica condivisi.

Aree :

corrispondono alle attuali aree C.U.N., previste dalla vigente legislazione universitaria.

Ambiti scientifico disciplinari :

costituiscono un nuovo livello intermedio tra le Aree e gli S.S.D. e rappresentano una rielaborazione della pregressa esperienza dei macrosettori. Possono comprendere più S.S.D, ma anche fondarsi su uno solo in caso di Settori di grande numerosità di docenti.

Settori scientifici disciplinari (S.S.D.):

si ottengono dalla riduzione, per accorpamento o riarticolazione, di quelli odierni. Ogni Settore sarà formato da un numero congruo di docenti – professori ordinari, professori associati e ricercatori universitari – come indicato dalle eventuali norme, in ragione delle rispettive specificità di ricerca e didattica.

Il C.U.N. ritiene che occorra far riferimento a questo livello per la formulazione dei bandi di concorso per il reclutamento, l’inquadramento dei docenti e l’attribuzione dei compiti didattici.

Analogamente il riferimento culturale a tale livello costituisce elemento obbligatorio per la partecipazione alle procedure valutative, in quanto garanzia di congruità tra esigenze didattiche e della ricerca proprie degli Atenei e conoscenze specifiche dei concorrenti.

Il Consiglio Universitario Nazionale ritiene che tra gli appartenenti ai nuovi S.S.D. debbano essere individuati i membri delle commissioni giudicatrici nelle procedure di valutazione nei nuovi meccanismi concorsuali o abilitativi.

Descrittori scientifico-disciplinari:

la riduzione degli S.S.D. può comportare la perdita di alcune specificità essenziali per l’attività didattica e scientifica e per la identificazione del profilo dello studioso necessario allo sviluppo di una determinata attività formativa e scientifica.

Per questo risulta necessario prevedere questo ulteriore elemento utile ad identificare tutte le ulteriori specificità.

Le parole-chiave successive e variabili (fino ad un massimo di tre) dovrebbero riferirsi a ulteriori Indicatori di interesse scientifico.

La revisione da parte del C.U.N. di tutto il sistema dovrebbe avvenire a scadenze fisse e periodiche (ad esempio ogni due-tre anni, tra maggio e luglio) al fine di consentire eventuali modifiche di afferenza ai Settori prima dell’inizio dell’anno accademico successivo.

Mozioni approvate

Il CUN, ha espresso in una mozione, il proprio cordoglio per tutte le vittime del terremoto che ha colpito in questi giorni l’Abruzzo.

Il Consiglio si ritiene impegnato, per quanto nelle sue competenze, a contribuire affinchè l’Università dell’Aquila, profondamente colpita dal sisma, possa tornare a svolgere il suo ruolo fondamentale per il territorio abruzzese e nazionale.

Il CUN richiede che sia consentito agli studenti di quella Università di proseguire temporaneamente, qualora non sia possibile fare altrimenti, il percorso di studi in altri Atenei italiani, attivando tutte le misure capaci di garantire concretamente il loro diritto allo studio.

Il CUN invita il Ministro Gelmini e tutti gli organismi preposti, ad attivarsi nella ricerca di finanziamenti, anche internazionali, per consentire al più presto la ripresa dell’attività didattica, di ricerca ed assistenziale di quella Università.

E’ stata approvata una mozionein cui si chiede che venga fissata al più presto la data delle votazioni per la costituzione delle commissioni giudicatrici nelle procedure di valutazione comparativa.

Un ulteriore mozione auspica che vengano concluse nel più breve tempo possibile le procedure per la valutazione ed il finanziamento dei progetti FIRB “Futuro in ricerca”, rivolto ai giovani ricercatori.

Si è poi invitato il Ministro Gelmini ad emanare con urgenza il D.M. per la determinazione del numero dei posti disponibili per le immatricolazioni nelle classi a programmazione nazionale.

Nomina coordinatori commissioni permanenti

Le commissioni permanenti, con l’eccezione della commissione “autonomia universitaria” che si riunirà nella prossima seduta, hanno eletto (o confermato) i nuovi coordinatori e segretari:

  • commissione ricerca: Russo (coordinatore), Carosi (segretario)

  • didattica: Stella (coordinatore), Petrucci (segretaria)

  • programmazione: Favotto (coordinatore), Menziani (segretaria)

  • rapporti internazionali: Rossi (coordinatore), Montella (segretario)

  • reclutamento e stato giuridico: Realacci (coordinatore), rinviata alla prossima seduta l’elezione del segretario.

E’ proseguita infine l’analisi dei nuovi ordinamenti didattici DM 270.

Roma, 9 aprile 2009

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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