Comunicato CGIL sull'istituzione della terza fascia dei docenti universitari
Ieri la Camera ha respinto il provvedimento di istituzione della terza fascia dei docenti universitari.
Ieri la Camera ha respinto il provvedimento di istituzione della terza fascia dei docenti universitari. Dopo un travagliatissimo iter di discussione in Commissione, il provvedimento era finalmente approdato, in una versione significativamente ridotta rispetto al testo in ingresso, all’esame dell’Aula, che tuttavia ha respinto anche questa versione.
Nel merito, la Cgil ha già espresso una sostanziale condivisione della proposta che riconosceva il ruolo svolto dai ricercatori negli atenei da oltre un decennio anche nell'ambito della didattica.
In realtà, anche questo provvedimento è stato affossato, così come già è avvenuto per il ddl di riforma dello stato giuridico dei docenti, che avrebbe consentito di superare le attuali rigidità e di collegare la valorizzazione della professionalità, didattica e di ricerca, alla qualità ma anche al maggior impegno richiesto dalla riforma degli studi universitari e dall'autonomia didattica.
Il segnale politico che ne emerge è chiarissimo: la difesa strenua da parte di una maggioranza dei parlamentari, che ha i propri punti di forza in Forza Italia e Lega Nord, dei privilegi corporativi e della parte più reazionaria della docenza.
Tanto più chiaro appare il quadro delle volontà di conservazione, e anzi di restaurazione, se il voto di ieri si collega all’esplicito tentativo in corso di sabotare ed annullare la riforma dell’autonomia didattica degli Atenei. Tale tentativo è chiaramente percepibile sia all’interno di alcuni settori universitari nella fase di concreta applicazione della riforma, sia nella volontà di motivare e sostenere aggregazioni di opinione, esemplarmente rappresentate dall’articolo del prof. Panebianco e del prof. Canfora (e questa seconda firma ci sorprende ed amareggia) sul Corriere della Sera di ieri, tese a riproporre una visione dell’autonomia universitaria fondata sull’assenza di regole unificanti e di indirizzi generali validi per tutto il sistema, e dunque sull’autoreferenzialità degli Atenei.
La Cgil, che ha voluto e sostenuto fino in fondo la battaglia per l'autonomia didattica degli Atenei, per la riforma dello stato giuridico della docenza e per l’istituzione della terza fascia, rivolge un appello alla componente democratica e progressista dell’Università e all’intera società civile, perché non sia consentito il blocco di un processo di riforma, per quanto faticoso e contraddittorio, che ha l’obiettivo di avviare un processo di rinnovamento dell'Università e di consentire ai nostri giovani di affacciarsi al mercato del lavoro europeo con pari opportunità rispetto ai giovani degli altri paesi.
Roma, 7 marzo 2001
Il Segretario Generale Il Segretario Generale
Cgil FFR Cgil Snur
Andrea Ranieri Marco Broccati
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