AFAM: incontro con il Capo Dipartimento tra luci e ombre
Incontro interlocutorio. Ancora molte questioni in sospeso.
Il 20 novembre 2018 si è svolto presso il Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca, un incontro tra il nuovo Capo Dipartimento prof. Giuseppe Valditara e le organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL del 19 aprile 2018 del comparto “Istruzione e Ricerca. L’incontro, più volte richiesto dalle organizzazioni sindacali è servito, da un lato, per riprendere le relazioni sindacali, di fatto interrotte da oltre quattro mesi, e, dall’altro, per fare una disamina delle principali e più urgenti problematiche sul tappetto.
Il Capo Dipartimento ha esordito impegnandosi a nome dell’amministrazione a rendere sistematiche e continue le relazioni sindacali. Ha inoltre affermato che il Ministero è fortemente impegnato a dare soluzioni su temi quali stabilizzazione dei precari, passaggi dei docenti II fascia, statizzazioni, reclutamento.
È seguita una ampia discussione alla presenza del Direttore generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore e alcuni suoi collaboratori. Questo in sintesi quanto emerso dalla discussione.
Stabilizzazione dei precari
Sono in itinere le procedure di verifica delle dichiarazioni concernenti le richieste di precedenza in applicazione della Legge 104/92 e di riserva dei posti. Entro la fine della prossima settimana saranno inviate le comunicazioni ufficiali agli aspiranti nominati di ruolo dalle graduatorie ex legge 128 con l’indicazione della sede. L’amministrazione ha ribadito che la precedenza per assistenza di disabili opera solo per la provincia di assistenza.
I posti che sono stati resi indisponibili ai fini dei trasferimenti (cosiddetti “congelamenti”), rimarranno indisponibili anche ai fini della stipula dei contratti a tempo indeterminato. A tal fine l’amministrazione non terrà in considerazione le delibere delle istituzioni che dopo i trasferimenti hanno “scongelato” tali posti
Nessuna soluzione è prevista neanche per chi è in servizio con contratto a tempo indeterminato o determinato negli istituti superiori di studi musicali (ex istituti musicali pareggiati) e, inserito nelle graduatorie ex legge 128, risulti individuato per la stipula di contratto a tempo indeterminato.
Graduatorie nazionali del personale docente ex legge 205
In premessa il Direttore generale per la programmazione ha spiegato che il ritardo nell’attivazione della procedura è stato determinato dall’incertezza politica che si è protratta per più mesi dopo le elezioni politiche del 4 marzo.
In questi giorni stanno terminando le operazioni di verifica delle graduatorie provvisorie anche alla luce dei reclami presentati dai candidati e alle segnalazioni giunte dalle organizzazioni sindacali. È confermata la data del 23 novembre per la pubblicazione delle graduatorie definitive. Le operazioni di nomina da tali nuove graduatorie saranno avviate solo dopo il termine delle operazioni relative alle graduatorie della Legge 128. Quindi entro il mese di dicembre.
Tenuto conto che requisito per l’accesso a tali graduatorie era l’aver prestato servizio per tre anni nelle istituzioni statali, l’amministrazione ha inviato una nota agli ex istituti musicali pareggiati precisando che ai fini della stipula dei contratti a tempo determinato non vi è obbligo dell’utilizzo di tali graduatorie.
Processi di statizzazione
L’amministrazione ha ribadito che il processo di statizzazione previsto dal decreto legge 50/17 è particolarmente complesso e prevede l’emanazione di almeno tre decreti di cui solo uno di iniziativa del MIUR. In particolare
- Un decreto del MEF, su proposte del MIUR, sul finanziamento delle istituzioni da statizzare
- Un decreto del MIUR di concerto con il MEF sulla modalità di statizzazione
- Un decreto del presidente del consiglio dei ministri sulle dotazioni organiche
È stato costituito, inoltre, un tavolo tecnico con i rappresentanti delle istituzioni da statizzare, l’ANCI e l’UPI, che si è riunito già tre volte.
In ogni caso l’Amministrazione ha garantito che le risorse 2018 per la statizzazione non ancora ripartite, pari a 4 milioni di euro, saranno assegnate alle istituzioni in difficoltà finanziarie e saranno accreditate nel mese di gennaio.
Docenti II fascia
Le risorse messe a disposizione dalla legge finanziaria 2017 per la trasformazione dei posti di II fascia in posti di I fascia per i docenti con almeno tre anni con contratto a tempo indeterminato, pari a 700 unità, consentono di completare la procedura in due anni accademici e avranno comunque per tutti i docenti interessati decorrenza giuridica ed economica dal 1° novembre 2018. In base alle norme in vigore, le operazioni di passaggio potranno avvenire solo dopo l’emanazione del regolamento sul reclutamento, la cui bozza (non nota) è stata a tal fine modificata. Tenuto conto delle osservazioni del Ministero per la pubblica amministrazione la soluzione adottata prevederebbe
- un concorso per titoli per che coloro che sono stati assunti attraverso un concorso per titoli ed esami
- un concorso per titoli ed esami per coloro che sono stati assunti attraverso altre modalità.
Fondo di istituto
Il pesantissimo ritardo nell’attribuzione del fondo alle istituzioni è stato determinato dalla mancanza di un’analitica relazione tecnica di competenza del MEF relativa alle modalità di costituzione del fondo. La vicenda dovrebbe concludersi nelle prossime settimane, probabilmente troppo tardi rispetto alle scadenze fissate dal MEF per non considerare economie le risorse non spese.
Regolamento sul reclutamento
Il Capo Dipartimento ha nuovamente confermato che il provvedimento è pronto per l’avvio del complesso iter di approvazione.
Personale Tecnico Amministrazione
Al momento l’amministrazione non è stata in grado di fornire indicazioni precise sullo stato dell’arte riguardo alla richiesta di autorizzazione a nuove assunzioni.
Commento
La FLC CGIL in avvio ha chiesto che vengano ristabilite stabili e continue relazioni con le organizzazioni sindacali, questo anche al fine di individuare soluzioni condivise e di veicolare informazioni corrette ai lavoratori di questo settore della conoscenza.
Riguardo alle vicende delle stabilizzazioni abbiamo segnalato come le difficoltà emerse sono state determinate proprio da una forte autoreferenzialità dell’amministrazione. La questione dei congelamenti è sintomatica: la mancanza di verifiche accurate delle richieste delle singole istituzioni accademiche ha determinato la situazione davvero incresciosa di queste settimane. Inoltre il ritardo nell’attivazione delle procedure comporterà, nei casi di conferimento di incarico a tempo indeterminato su sede diversa da quella di servizio con contratto a tempo determinato, un’interruzione di alcuni mesi nell’erogazione degli stipendi per lavoratori che spesso utilizzano una parte cospicua della retribuzione in spese di viaggio, vitto e alloggio. Infine abbiamo manifestato la forte contrarietà rispetto alla mancata presa in carico della vicenda dei docenti in servizio anche da molti anni negli ex istituti musicali pareggiati e che a causa della situazione di grave incertezza saranno spinti, se in posizione utile nelle graduatorie della legge 128, a scegliere la nomina nei Conservatori Statali con conseguente perdita della continuità formativa garantita in questi anni.
Riguardo agli ex istituti musicali pareggiati appare chiaro che se non vi sarà una decisa presa in carico del problema del livello politico si andrà avanti con soluzioni tampone con il rischio di perdere per strada alcune importanti istituzioni. Naturalmente registriamo con favore la scelta di utilizzare le ultime risorse del 2018 come fondo perequativo per gli istituti in gravi difficoltà.
La vicenda del fondo di istituto è di una gravità senza precedenti. Abbiamo preannunciato che a fronte di una difficoltà tecnica nell’attribuzione delle risorse, ci attiveremo affinché vengano adottate specifiche norme che solo per quest’anno consentano di erogarle, anche con emissioni speciali, anche in ritardo rispetto ai tempi ordinariamente previsti dalle norme sul cedolino unico.
Sulla vicenda dei docenti di II fascia abbiamo concordato sulla necessità dare una soluzione definitiva alla vicenda. Probabilmente sarà necessaria un’apposita norma da inserire nella legge di bilancio 2019 per dirimere la controversia sorta tra MIUR e Ministero per la pubblica amministrazione.
Infine abbiamo chiesto che si aprano veri tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali anche su altri temi quali il regolamento sul reclutamento, riordino del ministero, testo unico sul sistema Afam.
In conclusione un incontro con luci ed ombre e che testimonia una situazione ancora di grave incertezza del MIUR su molti aspetti che riguardano la vita dei lavoratori di questo settore strategico del mondo della conoscenza.
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