AFAM: il Consiglio di Stato sospende per la terza volta la pronuncia dei pareri sui regolamenti relativi a reclutamento e ordinamenti didattici
Continua la telenovela. Per il CdS vi sono ancora molti problemi di natura formale e di merito.
Sono stati pubblicati i pareri del Consiglio di Stato sugli schemi di regolamento relativi
- alle procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM (parere n. 1622 del 29 dicembre 2023)
- alle modifiche al regolamento recante disciplina per la definizione degli ordinamenti didattici delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, a norma dell’articolo 2 della L. 21 dicembre 1999, n. 508, adottato con decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005 n. 212 (parere n. 1623 del 29 dicembre 2023)
In entrambi i casi il CdS, per la terza volta, ha ritenuto opportuno non procedere all’esame analitico dell’articolato.
Dirimente per entrambi gli schemi è stata la mancata acquisizione del concerto del Ministero dell’istruzione. In particolare:
- lo schema sugli ordinamenti didattici prevede che gli istituti superiori di studi musicali e coreutici possano ammettere ai corsi di diploma accademico di primo livello studenti con spiccate capacità e attitudini, ancorché privi del diploma di istruzione secondaria superiore, comunque necessario per il conseguimento del diploma accademico e con altra norma introduce delle equipollenze tra titoli
- lo schema di regolamento sul reclutamento prevede una serie di abrogazioni di norme contenute nel Testo Unico della Scuola (D.Lgs. 297/94).
Pertanto “richiamata la rilevanza non formale del momento codecisionale, rappresentato dal concerto che realizza una effettiva compartecipazione alla elaborazione del provvedimento o dell’atto per il quale l’autorità concertata esprime sulla proposta elaborata dall’autorità concertante una valutazione di compatibilità con gli interessi di cui è portatrice (, la Sezione evidenzia che nel caso in esame non appare sufficiente ad escludere il concerto del Ministro dell’istruzione l’excursus normativo, puntualmente evidenziato dal Ministero proponente, in quanto il regolamento sottoposto a parere appare idoneo ad incidere su competenze e funzioni del Ministero dell’istruzione.” Conseguentemente la Sezione ritiene che ricorrano i presupposti per richiedere il concerto del Ministero dell’istruzione sugli schemi di Regolamento.
Il CdS ribadisce una serie di rilievi su aspetti di merito,
Riguardo allo schema di regolamento che modifica il DPR 212/05, il CdS evidenzia la necessità
- di una più dettagliata definizione dello spazio di autonomia di ciascuna istituzione nel raggruppare corsi di materie omogenee in scuole
- della previsione di più stringenti forme di controllo delle istituzioni non statali che possono rilasciare titoli di Alta formazione.
Ricordiamo che riguardo al secondo punto durante la discussione della Legge di bilancio la maggioranza di governo ha bocciato l’emendamento proposto dalla FLC CGIL che prevedeva per l’introduzione di norme stringenti sull’inquadramento contrattuale del personale (tipologia di CCNL e percentuale di personale strutturato) quale requisito inderogabile per l’accreditamento delle istituzioni AFAM non statali.
Riguardo allo schema di Regolamento sul reclutamento il CdS evidenzia criticità
- sulla disciplina per il conferimento di incarichi di insegnamento al di fuori della dotazione organica
- sulle “Figure a esaurimento di docente bibliotecario”
- sul peso ponderale dei titoli riguardo al “Reclutamento dei ricercatori a tempo indeterminato”
- sulle norme relative all’abilitazione che non sono autoesecutive ma demandano ampia parte della propria disciplina a un ulteriore regolamento attuativo, di livello ministeriale.
Ricordiamo che il Decreto Legge milleproroghe (DL 215/23) ha rinviato all’a.a. 2025/26 l’entrata in vigore del nuovo sistema di reclutamento del settore AFAM.
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