AFAM: comunicato unitario dopo l’incontro al MIUR del 6 dicembre. Quadro esaustivo dei temi affrontati
Fornite le informative riguardanti i Decreti attuativi del processo di statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati e delle Accademie storiche sul DPR sullo schema di Regolamento sul Reclutamento.
Dopo reiterate richieste di incontro da parte delle Organizzazioni sindacali firmatarie del contratto “Istruzione e Ricerca”, la Direzione generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore ha convocato il 6 dicembre 2018 un tavolo per sottoscrivere il contratto integrativo nazionale per il Fondo d’istituto per il 2018 e fornire le informative riguardanti:
- i Decreti attuativi del processo di statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati e delle Accademie storiche;
- il DPR sullo schema di Regolamento sul Reclutamento che nel frattempo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
I Decreti sono stati illustrati ma non consegnati alle organizzazioni sindacali presenti all’incontro, nonostante una precedente richiesta unitaria.
Le Organizzazioni sindacali presenti hanno concordato un comunicato unitario, esaustivo degli argomenti affrontati e che farà da base di partenza per le successive rivendicazioni, a partire da quelle contrattuali.
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FLC CGIL - CISL FEDERAZIONE SCUOLA UNIVERSITÀ RICERCA -
FEDERAZIONE UIL SCUOLA RUA - FEDERAZIONE GILDA UNAMS - SNALS CONFSAL
INCONTRO 6 DICEMBRE 2018 OO.SS. RAPPRESENTATIVE - MIUR DGFIS
COMUNICATO CONGIUNTO
Il 6 dicembre 2018, alle ore 15,00, presso il MIUR-DGFIS, si è tenuto il previsto incontro tra il Direttore Generale Livon, coadiuvato dai suoi collaboratori Riccardo Cataldo e Danilo Esposito, e le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto Istruzione e ricerca (Flc Cgil, Cisl Federazione Scuola Università Ricerca, Federazione Uil Scuola Rua, Federazione Gilda Unams, Snals Confsal). A seguire il resoconto della riunione.
Fondo miglioramento offerta formativa a.a. 2017/2018
In primis, come anticipato nei comunicati brevi dei giorni precedenti, si è finalmente conclusa la farraginosa procedura del fondo d’istituto 2017/18 con la definitiva sottoscrizione del contratto integrativo nazionale di conferma dei criteri del vecchio CIN anche per il 2017/18; immediatamente dopo i necessari passaggi formali, sarà aperta una finestra straordinaria nella piattaforma del “cedolino unico”, ancorché per la sola giornata del 14 dicembre, dalle ore 8,00 alle ore 16.
Alla data di redazione del presente comunicato il MIUR ha pubblicato il D.D. 3283 del 7 dicembre 2018 e le relative tabelle di ripartizione del fondo miglioramento offerta formativa e.f. 2018.
Seppure soddisfatti per l’importante risultato conseguito, che appena qualche settimana fa sembrava impossibile, abbiamo dovuto evidenziare che una sola giornata di apertura della piattaforma è insufficiente, soprattutto per le istituzioni con maggiori unità di personale e abbiamo preteso che la riassegnazione delle economie, per gli istituti che non riusciranno a disporre i pagamenti nella data prevista, avvenga in tempi rapidi, al massimo entro i primi mesi del prossimo anno.
Tenuto conto dello smisurato ritardo di quest’anno l’impegno sindacale futuro sarà diretto anche e soprattutto a promuovere l’individuazione di procedure semplificate per l’erogazione dei fondi accessori AFAM.
Risorse formazione e.f. 2018
Il CIN del 6 dicembre contiene anche la ripartizione tra le 82 istituzioni AFAM statali dei fondi per la formazione che, per l’anno 2018, ammontano complessivamente ad € 52.496,00; detti fondi saranno assegnati con una quota fissa di € 400 per ciascuna istituzione ed una quota variabile, proporzionale alla dotazione organica.
Constatiamo con profonda amarezza che si tratta di importi assolutamente irrisori ……meno di mille euro a istituto!
Assunzioni personale docente
Il 23 novembre scorso sono state pubblicate le Graduatorie Nazionali della legge 205/2017 e avviate le procedure per le assunzioni a tempo indeterminato dalle Graduatorie Nazionali della legge 128/2013.
Il ritardo delle nomine in ruolo, che, come noto, sono autorizzate in esito ad un percorso che coinvolge più Ministeri, è stato dovuto, da ultimo, all’attesa della registrazione del provvedimento da parte della Corte dei Conti, avvenuta solamente il 27 novembre. Il MIUR aveva effettuato i conteggi relativi al budget assunzionale nel mese di luglio 2018 ed inviato al MEF la richiesta di autorizzazione per le nomine in ruolo, che ne verifica la compatibilità finanziaria; la Funzione Pubblica aveva poi predisposto il provvedimento formale che, rivestendo la forma del D.P.R., per dispiegare i suoi effetti nel mondo giuridico, deve essere firmato dal Presidente della Repubblica e registrato dalla Corte dei Conti; infine sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il Dott. Livon ha tenuto a sottolineare di avere consentito ai docenti di effettuare la scelta delle sedi ancor prima del perfezionamento del provvedimento e di essere, altresì, rimasto in contatto costante con la Funzione Pubblica al fine di poter tempestivamente avviare il seguito della procedure (assegnazione delle sedi, accettazione o rinuncia, presa di servizio, sottoscrizione dei contratti di lavoro).
Prendiamo atto delle dichiarazioni del Direttore Generale a discolpa del MIUR ma riteniamo che la filiera assunzionale, per concludersi in concomitanza con l’inizio dell’anno accademico, sarebbe dovuta partire con maggiore anticipo.
Per quanto riguarda la fase dell’ottimizzazione delle sedi e della successiva sostituzione dei rinunciatari occorrerà attendere che il MIUR verifichi quanti dei posti autorizzati per il ruolo non saranno stati coperti; i posti dei rinunciatari saranno attribuiti al medesimo settore artistico disciplinare ed assegnati per scorrimento di graduatoria, ovviamente dopo l’ottimizzazione delle sedi, ai candidati ivi inclusi; nell’ipotesi, allo stato remota, in cui non ci fossero più candidati, si potrebbe anche attingere al medesimo SAD della GN 205.
Terminata la fase del ruolo si passerà all’attribuzione degli incarichi a tempo determinato che, per la GN 128, si concluderanno presumibilmente entro dicembre.
Per la GN 205 si procederà con modalità analoghe a quelle della GN 128 (avviso con descrizione e tempistica della procedura, scelta sedi online, attribuzione incarichi, ottimizzazione sedi), ma è assai probabile che slitteranno a gennaio 2019.
Assunzioni personale tecnico-amministrativo
Finalmente, dopo tante sollecitazioni, riparte la stabilizzazione dei precari tecnici-amministrativi!
Il ritardo è stato dovuto alla ingente mole di lavoro del MIUR per le nomine in ruolo dei docenti nonché per la costituzione delle nuove graduatorie nazionali legge 205.
Con la nota ministeriale del 25 ottobre scorso le istituzioni sono state allertate sull’avvio di una nuova tornata di stabilizzazioni del personale tecnico-amministrativo con requisiti maturati al 31 ottobre 2018 ed invitate a formulare le consuete “graduatorie dei 24 mesi” per assistenti e coadiutori.
Dal 13 al 21 dicembre partirà la rilevazione del personale TA in servizio a tempo determinato in tutte le qualifiche professionali, un monitoraggio necessario in particolare per individuare gli aventi titolo al ruolo appartenenti ai profili di collaboratore e direttore di ragioneria.
I conteggi del budget assunzionale sono già stati effettuati considerando le cessazioni degli anni accademici 2016/17, 2017/18 e 2018/19 (una media di circa 35 per a.a.) ed è in corso la ricognizione del numero dei posti che saranno oggetto della richiesta di autorizzazione da inviare al MEF e alla Funzione Pubblica.
Abbiamo chiesto di considerare, in aggiunta alle anzidette cessazioni, anche il 10% del contratti a tempo determinato dell’a.a. 2016/17, così come previsto dalla legge di bilancio 2018 (art. 1 c. 654); il Dott. Livon ha accolto la richiesta assicurandone l’inserimento nella nota per MEF e FP.
Il MIUR prevede di concludere l’iter delle nuove nomine in ruolo, con la sottoscrizione dei contratti a tempo indeterminato, entro giugno 2019.
Considerato che quest’anno il ritardo ha afflitto pesantemente tutte le procedure AFAM, abbiamo chiesto di avviare a stretto giro anche la richiesta di autorizzazione per le nomine che saranno basate sulle cessazioni 2019/20, non appena acquisite. In proposito il MIUR presume di emanare la consueta circolare sulle cessazioni dal servizio ad inizio 2019.
Stato dei finanziamenti alle Istituzioni del settore AFAM
Quest’anno sono stati assegnati quasi tutti gli stanziamenti previsti tranne una piccola parte di quelli legati alla statizzazione degli ISSM e delle ABA LR.
Per il 2019 sembra che sia stato dato parere favorevole ad un emendamento alla legge di bilancio che assegnerebbe 5 milioni di euro alle istituzioni AFAM destinati ad interventi per gli studenti diversamente abili.
Fonte di preoccupazione desta, invece, la posizione di alcune Province, emersa in sede di Conferenza Stato-Regioni, di voler togliere il sostegno economico alle istituzioni AFAM per la gestione degli immobili in considerazione delle proprie difficoltà finanziarie.
Procedure di statizzazione delle Istituzioni AFAM non statali (ISSM e ABA LR storiche)
In merito allo stato di attuazione della statizzazione avevamo formalmente chiesto copia delle bozze dei provvedimenti in itinere sia al Dipartimento che alla Direzione Generale. Il Gabinetto del Ministro non ha autorizzato la richiesta ma ha consentito al Dott. Livon di illustrarcene i contenuti.
Ricordiamo che il processo di statizzazione e razionalizzazione degli ISSM (ex Istituti Musicali Pareggiati) e delle cinque Accademie non statali di belle arti (cd. Accademie storiche: Bergamo, Genova, Perugia, Ravenna e Verona), previsto dall’art. 22 bis del D.L. 50/2017 e, integrato, nei fondi, dalla legge di bilancio 2018, necessita di tre decreti attuativi:
- un decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, da adottare di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, per disciplinare le modalità della statizzazione;
- un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la definizione delle dotazioni organiche;
- decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, su proposta del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per la ripartizione dei finanziamenti concernenti l’attuazione della statizzazione.
Il primo decreto, sulle procedure di statizzazione, è già stato firmato dal Ministro Bussetti ed inviato, il 23 novembre, al MEF per il concerto. Anche il terzo decreto, sui finanziamenti, di cui il MIUR è solo proponente, è stato predisposto e inviato al MEF, sempre in data 23 mentre il DPCM non è ancora pronto.
Nel merito la statizzazione sarà a domanda delle istituzioni da presentare attraverso una procedura telematica per la quale sono già in corso incontri tecnici tra il MIUR e il Cineca. La domanda dovrà essere corredata dalla documentazione elencata nel decreto quale, ad esempio, il progetto di statizzazione, l’eventuale progetto di federazione o fusione con altre istituzioni AFAM statali e non statali (la federazione potrebbe eventualmente coinvolgere anche istituzioni universitarie in quanto i soggetti federati conservano l’autonomia giuridica), l’elenco e i dati del personale in servizio al 24 giugno 2017 (data di conversione del DL 50/2017) o alla data di emanazione del decreto, documenti contabili e di controllo, ecc..
Gli enti locali dovranno continuare ad assicurare l’uso degli immobili e farsi carico della situazione debitoria degli istituti fino alla data di presentazione della domanda di statizzazione, come previsto dalla legge.
Alle Accademie di belle arti di Genova, Perugia e Verona, per le quali il processo di statizzazione è in stato più avanzato, sarà consentito di non ripresentare una parte della documentazione poiché già presentata e valutata negli accordi di programma sottoscritti. Per queste istituzioni la definitiva statizzazione potrebbe avvenire all’1.1.2020.
La valutazione delle istanze di statizzazione sarà effettuata da una commissione MIUR-MEF-Ministero PA che, in caso di documentazione carente o insufficiente, potrà richiederne l’integrazione; a seguito dell’esito positivo della valutazione saranno sottoscritte delle convenzioni tra i vari enti coinvolti per formalizzare gli impegni assunti con la domanda di statizzazione e definire la pianta organica. Nel caso di esito negativo della valutazione, che comunque non dovrebbe verificarsi, l’istituzione potrà integrare la domanda e sottoporsi ad una ulteriore valutazione da parte della commissione.
Infine, nel caso in cui gli enti locali occultassero dei debiti o li contraessero in epoca successiva alla domanda di statizzazione, l’istituzione sarà statizzata con la modalità della fusione con altre istituzioni AFAM.
Naturalmente, avendo ben chiaro che i pericoli sono sempre in agguato in processi di questo tipo, dove accanto alla parola “statizzazione” compare anche quella di “razionalizzazione”, abbiamo chiesto di avere una particolare attenzione nei confronti delle istituzioni che vi parteciperanno ricordando che il processo di statizzazione deve essere inteso a salvaguardare, soprattutto nell’interesse degli studenti, questi importantissimi presidi della formazione artistica e musicale per i territori di appartenenza; abbiamo chiesto, inoltre, assicurazioni in merito al personale che vi presta servizio la cui tutela deve essere massima, tenuto conto che è la legge stessa a farne una fotografia assolutamente inclusiva, comprensiva sia del personale di ruolo, sia del personale precario. Abbiamo, infine, richiamato l’attenzione sul fatto che gli ISSM e le ABA LR fanno già parte del sistema AFAM.
Il MIUR prevede di concludere la statizzazione degli ISSM e delle restanti due ABA LR storiche (Bergamo e Ravenna) all’1.1.2021.
Passando al terzo decreto, quello relativo ai finanziamenti, occorre ricordare quelli che sono gli stanziamenti previsti (DL 50 + legge bilancio 2018) per la statizzazione:
- 7,5 milioni per il 2017
- 22 milioni per il 2018
- 28,5 milioni per il 2019
- 55 milioni dal 2020
Sull’anno 2018 restano ancora da ripartire 4 milioni (3,5 milioni agli ISSM e 0,5 milioni alle ABA LR)
Sull’anno 2019 gli stanziamenti saranno così ripartiti: 23 milioni agli ISSM e 5,5 milioni alle ABA LR.
Dall’anno 2020 la ripartizione sarà: 48 milioni agli ISSM e 7 milioni alle ABA LR.
I criteri di assegnazione terranno conto delle situazioni di maggiore criticità finanziaria (che sappiamo essere a Catania, Terni, Ribera e Taranto). A statizzazione avvenuta, però, i criteri saranno gli stessi degli attuali istituti AFAM statali e quegli ISSM che, per le predette criticità finanziarie, hanno avuto un maggiore finanziamento fino al 2020, dal 2021, nell’arco di un triennio, riceveranno un finanziamento ridotto, al fine di consentire il recupero delle maggiori somme ricevute.
Il decreto prevede anche incentivi per quelle istituzioni che intendano accorparsi ad altre.
Regolamento sul reclutamento (D.P.R.)
Come anticipato nell’incontro del 20 novembre scorso dal Capo Dipartimento Valditara, il Regolamento sul reclutamento sta andando avanti. Il 28 novembre 2018 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri in sede di esame preliminare e ora l’iter prosegue al Consiglio di Stato e nelle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato.
Anche per il testo in questione avevamo chiesto di poterne avere copia ma, più o meno per le stesse motivazioni addotte riguardo ai decreti di statizzazione, ci è stata negata.
Il testo, secondo quanto ci ha illustrato il Dott. Livon, non è cambiato di molto nella sostanza. Fatti salvi gli aggiustamenti dovuti all’adeguamento normativo (stabilizzazione del precariato storico) e la previsione delle procedure per il passaggio alla prima fascia della docenza, i principi sono rimasti quelli della bozza di settembre 2017 ispirati ad una sempre maggiore autonomia delle istituzioni.
In sintesi i punti salienti:
- programmazione del reclutamento del personale (ad invarianza di spesa);
- possibilità di convertire posti di tecnici-amministrativi in posti di docente, e viceversa, purché la dotazione organica dei primi non superi il 50 % di quella dei secondi;
- possibilità di convertire al massimo il 30% delle cattedre vacanti all’inizio dell’anno accademico in diversi settori disciplinari;
- budget assunzionale come da legge di bilancio fino al 2020/2021 (ossia: 100% del turn-over + 10% spesa contratti tempo determinato 2016/17) e, successivamente 100% del turn-over dell’anno precedente;
- 30 % del budget riservato ad assumere gli inclusi in GNE-LEGGE 143-Legge 128-LEGGE 205;
- almeno il 35% del budget riservato ad assumere gli inclusi in GET e nelle graduatorie dei nuovi concorsi per esami disciplinati dal regolamento;
- dal 10 al 20% per il passaggio alla prima fascia della docenza con le seguenti modalità: i docenti di seconda fascia reclutati con concorsi per esami e titoli saranno valutati con procedure riservate per soli titoli; i docenti di seconda fascia reclutati con concorsi per titoli saranno valutati con procedure riservate per esami e titoli; con il budget già accantonato con il D.P.R. 24.10.2018 si prevede il passaggio di circa 350 unità; è confermato che i docenti di seconda fascia, all’atto del passaggio in prima fascia trasformano, il loro posto in un posto di prima fascia e tale resterà anche a seguito dei futuri pensionamenti;
- minimo 10% riservato al reclutamento del personale tecnico-amministrativo in servizio su posto vacante, con tre anni di servizio negli ultimi otto, assunto con contratto a tempo determinato.
La Funzione Pubblica ha preteso l’inserimento del seguente principio generale: le assunzioni da graduatorie per soli titoli non possono superare il 50% di quelle effettuate con concorsi per titoli ed esami.
Il regolamento definisce, quindi, i concorsi per esami e titoli (modalità di espletamento, composizione delle commissioni, criteri di valutazione, ecc.).
In merito a quanto illustratoci dal Dott. Livon abbiamo avanzato numerose riserve che, in buona sostanza, sono quelle già rappresentate sulla bozza di settembre 2017.
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