Afam, declaratorie e decreti allegati
La FLC CGIL ritiene urgente la revisione, integrazione e modifica della decretazione emanata.
Pubblicati venerdì 12 maggio 2006, gli allegati con le declaratorie ai decreti n.141, 142,143 e 146, manca ancora quello relativo all'Accademia nazionale di danza
Le nostre prime considerazioni:
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operazione tardiva ma nello stesso tempo intempestiva per il Ministro in uscita senza possibilità di continuità politica, visto il cambio di Governo (da noi auspicato);
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i decreti sono stati formulati in modo parziale e incongruo e ciò non aiuta il compiersi della riforma in maniera organica, senza un preciso profilo di sistema che si deve assestare e attestare in parallelo all’Università, come dettato dalla legge di riforma n.508/99;
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nonostante il tanto tempo trascorso dall’inizio del percorso, la decretazione risulta essere non esaurientemente partecipata né condivisa soprattutto per quanto riguarda il D.M.142 riferito ai Conservatori di Musica;
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gli allegati ai decreti risultano articolati con linguaggi e struttura diversa tra i vari settori (Conservatori, AABBAA ...) e presentano una disomogeneità difficilmente riconducibile ad unicità di sistema con l’insorgenza di ostacoli al necessario raccordo e sinergia interno al comparto dell’AFAM (Politecnici delle Arti). Inoltre, così stante la decretazione, per i Conservatori di Musica non appare immediatamente possibile il reciproco riconoscimento dei crediti formativi tra AFAM e Università.
Alla luce di queste osservazioni ribadiamo oggi quanto da noi più volte rappresentato:
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in primo luogo occorre evidenziare che la decretazione emanata merita una valutazione differenziata tra accademie e conservatori di musica: riteniamo che la proposta sia più avanzata e sostenibile nelle AABBAA. Per queste va definitivamente risolta la questione, intrecciata anche con gli aspetti di competenza contrattuale, relativa alle due fasce di docenza;
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per i Conservatori di Musica, va definita con urgenza la costruzione di una proposta emendativa/sostitutiva del decreto emanato che espliciti con forza i tratti essenziali ed identificativi delle finalità istituzionali e dell’offerta formativa per il settore musicale, superando incongruenze e inesattezze degli allegati proposti. Vanno risolte, anche in questo settore, le questioni degli "accompagnatori al pianoforte" - fasce di docenza e dei bibliotecari;
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vanno rispettate procedure e competenze degli organi consultivi e di proposta ai vari livelli presenti nel sistema come già accaduto per l’Università che, nella fase di elaborazione delle nuove strutture didattiche e dei percorsi formativi conseguenti alla riforma, aveva coinvolto gli addetti ai lavori. Tale percorso risponde, oltre che a esigenze di partecipazione democratica alla costruzione del nuovo sistema, soprattutto alla necessità di autorevolezza e condivisione artistica e scientifica.
La FLC CGIL ritiene, pertanto, urgente la revisione, integrazione e modifica della decretazione emanata al fine di dar forza e rapida soluzione al processo riformatore che non può continuare all’infinito con offerta formativa sperimentale non supportata da alcun monitoraggio né da valutazione della sua efficacia. Non si ritiene utile intraprendere azioni legali che, anziché affrontare le problematiche didattiche e culturali e artistiche del sistema dell’AFAM, potrebbero evidenziare solo carenze amministrativo-burocratiche e di procedura, senza mettere mano alla sostanza. Dopo sei anni dalla emanazione della legge 508/99 è giunto il momento di fare una riflessione per mettere a fuoco le problematiche irrisolte e trovare la giusta soluzione finalizzata a rilanciare, valorizzare e dare compiuta fisionomia istituzionale al comparto dell’Alta Formazione Artistica e Musicale e adeguata soluzione al problema del personale (art.2 – comma 6)!
Roma, 19 maggio 2006
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