Visite ispettive nel Molise sulla riforma
Interrogazione parlamentare
A seguito di una
circostanziata denuncia delle Organizzazioni Sindacali FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola della Regione Molise sulle anomale visite ispettive disposte dal Direttore Regionale sull’attuazione della controriforma Moratti nella scuola di base, è stata presentata una interrogazione parlamentare dalla Senatrice Chiara Acciarini, del gruppo DS-Ulivo, che ha avuto risposta nella seduta del Senato del 7 luglio 2005.
All’interrogazione, che poneva soprattutto la questione del significato minatorio delle visite ispettive che sarebbero seguite se i provvedimenti Moratti non fossero stati attuati, la risposta del Governo non risponde. Ma rivela che le stesse visite “di monitoraggio” erano svolte in modo anomalo da qualche ispettore tanto da rendersi necessaria una ulteriore nota di precisazione dello stesso Direttore.
Inevitabile l’insoddisfazione dell’interrogante.
Un fatto è chiaro: che le visite di monitoraggio o di consulenza con minaccia incorporata non sono sostegno per la scuola ma solo strumento di controllo e sono destinate a creare sconcerto e disaffezione nel personale.
Riportiamo di seguito l’interrogazione e la risposta.
Roma 13 luglio 2005
SENATO DELLA REPUBBLICA
Atto n. 3-02171
Pubblicato il 29 giugno 2005
Seduta n. 830
ACCIARINI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
il Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Molise, dott. Giuseppe Boccarello, ha inviato, in data 13 maggio 2005, una lettera con la quale annunciava l'affidamento ai dirigenti tecnici di "un incarico di assistenza e consulenza per il consolidamento e il monitoraggio della riforma degli ordinamenti per la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado";
in tale lettera il Direttore ha ritenuto di dover preannunciare che "qualora, infine, i Dirigenti tecnici dovessero palesarmi la necessità di procedere ad un'indagine tecnico-didattica per il riconoscimento e la rimozione di ostacoli o difficoltà frapponentesi all'attuazione della legge di riforma, provvederò al conferimento di un vero e proprio incarico ispettivo";
su tale base sembrerebbe che siano state compiute nelle scuole molisane una serie di visite che hanno visto ispettori interrompere le attività didattiche e minacciare i docenti che non hanno compilato il portfolio o non hanno programmato per unità di apprendimento;
in particolare, sembrerebbe che non si tenga conto che, ai sensi degli artt. 24, 25, 26 e 27 del contratto collettivo nazionale di lavoro 2003, la tipologia delle attività attinenti la professionalità dei docenti rende la funzione tutoriale espletabile ed espletata da tutti i docenti componenti i consigli di classe o équipe di insegnamento;
allo stato attuale della trattativa fra ARAN e organizzazioni sindacali, l'individuazione dei docenti assegnatari della funzione tutoriale può avvenire esclusivamente nel rispetto delle norme vigenti in materia di autonomia didattica e organizzativa, di ricerca e sperimentazione delle istituzioni scolastiche e di quelle inerenti il vigente contratto collettivo nazionale di lavoro;
l'art. 7, comma 2, del decreto legislativo 297/94 stabilisce che "il collegio dei docenti ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell'istituto. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantito a ciascun docente";
la libertà d'insegnamento e l'autonomia scolastica sono garantite da norme costituzionali, rispettivamente dall'art. 33, comma 1, e dall'art. 117, comma 3, principi costituzionali,
l'interrogante chiede di sapere
se il Ministro in indirizzo condivida la singolare idea del direttore generale Boccarello relativa alle funzioni "di assistenza e di consulenza", idea che spinge il dirigente a prefigurare il conferimento di uno specifico incarico ispettivo qualora vi siano ostacoli all'attuazione delle riforme;
se il Ministro non ritenga che il dettato costituzionale relativo alla libertà di insegnamento e all'autonomia scolastica debba costituire il punto di riferimento dell'attività del Governo, del Parlamento e dei singoli funzionari ministeriali;
quali provvedimenti il Ministro intenda assumere per evitare comportamenti lesivi dei suddetti principi;
quali chiarimenti intenda inviare ai Direttori Generali per evitare che la funzione tutoriale sia indebitamente utilizzata per una nuova figura professionale al di fuori dalla prescritta contrattazione collettiva nazionale.
Risposta per il Governo dell’On.le Aprea
APREA, sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Il Dirigente generale dell'Ufficio scolastico regionale per il Molise ha precisato di avere affidato alla cura di cinque dirigenti tecnici lo svolgimento nelle scuole della Regione di funzioni tese al consolidamento e al monitoraggio della riforma della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e secondaria di primo grado; funzioni da svolgere in presenza e d'intesa con il dirigente scolastico, evitando in ogni caso interruzioni dell'attività didattica. Tali ultime direttive sono state peraltro ribadite con successiva nota emanata a seguito di lamentele per le modalità di svolgimento delle funzioni di monitoraggio da parte di uno dei dirigenti tecnici. Con riguardo all'attività tutoriale, prevista dalla riforma, precisa che si tratta di un aspetto organicamente collegato alla funzione docente come specificato in apposita circolare.
ACCIARINI (DS-U). Emerge dalla risposta il verificarsi di alcune anomalie nel comportamento degli ispettori nonché la singolarità dell'affidamento da parte del Direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale di compiti di monitoraggio unitamente ad eventuali incarichi ispettivi. Si dichiara insoddisfatta in particolare perché avrebbe auspicato una presa di posizione a favore dell'autonomia scolastica e della libertà di insegnamento. Quanto alla funzione tutoriale ribadisce che, in quanto collegata alla funzione docente, è espletabile da tutti i docenti.
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