Terza fascia personale Ata: richieste unitarie
Le richieste che vengono fatte al Ministero non si limitano ad affrontare aspetti specifici delle graduatorie di terza fascia
Pubblichiamo il testo delle richieste unitarie a proposito delle graduatorie di istituto di terza fascia del personale Ata. Le richieste che vengono fatte al Ministero non si limitano ad affrontare aspetti specifici delle graduatorie di terza fascia, ma sollevano questioni di carattere generale che attengono il futuro di migliaia di precari, prima fra tutte la richiesta di immissioni in ruolo.
Roma, 18 aprile 2005
Lettera unitaria
Al Dott. Giuseppe Cosentino
Direttore Generale MIUR
Al Dott. Giampaolo Pilo
Dirigente D. G. Personale MIUR
Oggetto: Osservazioni alla bozza di decreto sull’aggiornamento delle graduatorie di istituto di terza fascia del personale ATA
Facendo seguito all’incontro del 5 aprile u.s. si inviano le osservazioni alla bozza del decreto concernente le graduatorie di istituto di terza fascia del personale ATA.
Personale inserito in graduatorie ed elenchi provinciali permanenti di diversa provincia (24 mesi – 30 giorni)
Nella bozza, rispetto all’attuale testo del D.M. 150/2001, viene richiamata come già previsto dall’art. 5 del D.M. 430/2001 la possibilità di inserimento nella terza fascia delle graduatorie di istituto di una diversa provincia, previa cancellazione dalle graduatorie ed elenchi provinciali dell’attuale provincia di inclusione.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali, nel valutare positivamente tale richiamo nel testo del DM, ribadiscono le forti perplessità già più volte espresse nel corso degli incontri che si sono svolti sulla materia e ribadiscono la necessità e l’urgenza che tale modifica trovi applicazione nell’ambito piano pluriennale di nomine in ruolo che il ministro dovrà definire, ai sensi della legge n. 143/05, che eviti ricadute negative rispetto ai diritti e alle attese del personale a tempo determinato.
La modalità individuata pur escludendo i collaboratori scolastici rappresenta un primo parziale passo avanti, ma penalizzante per il personale interessato degli altri profili. La soluzione adottata, pertanto non può che rappresentare una fase intermedia rispetto ad una soluzione più generale che affronti l’intero impianto del sistema di reclutamento del personale ATA, per il quale le scriventi Organizzazioni Sindacali chiedono l’impegno dell’Amministrazione ad una successiva, immediata ripresa degli incontri.
E’ necessario, a parere delle scriventi Organizzazioni Sindacali, infatti, che siano coinvolti tutti i profili professionali, e si tengano in debito conto sia le aspettative di lavoro degli aspiranti che da anni sono inseriti nelle graduatorie provinciali, sia la specificità della scuola rispetto alle difficoltà create dalle assunzioni tramite ufficio di collocamento dei collaboratori scolastici.
Tabelle di valutazione dei titoli
Le scriventi Organizzazioni Sindacali ritengono necessario recepire le modifiche e le precisazioni già apportate alle tabelle di valutazione del concorso per soli titoli (24 mesi), in particolare la valutazione intera del servizio prestato a tempo parziale, in virtù del principio di non discriminazione previsto all’art. 4 del Decreto Legislativo n. 61 del 25.2.2000, con il quale si attua la direttiva 97/81/CE.
Titoli di accesso
Come già segnalato più volte da queste Organizzazioni Sindacali, in occasione della precedente formulazione delle graduatorie di istituto di terza fascia sono emerse difficoltà e difformità di applicazione delle disposizioni riguardanti i titoli di accesso ai diversi profili, con particolare riferimento agli attestati di qualifica professionale. E’ opportuno che al riguardo siano fornite più ampie ed esaustive precisazioni e che si valuti la possibilità di introdurre una sede di coordinamento di livello territoriale (provinciale) a supporto dei dirigenti scolastici e a garanzia dell’uniformità e della legittimità delle decisioni assunte.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali infine, chiedono ancora una volta che il MIUR si impegni in modo esplicito ad approvare un piano pluriennale per le assunzioni. Le scriventi ritengono che solo in questo modo si possono dare risposte adeguate alla soluzione dei problemi del personale precario.
Roma, 18 aprile 2005
CGIL Scuola - Enrico Panini
CISL Scuola - Francesco Scrima
UIL Scuola - Massimo Di Menna
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