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Tagli agli organici, anche il Consiglio di Stato dà torto al Ministro Gelmini

Illegittimi i tagli agli organici dei docenti e le modalità delle iscrizioni alle scuole secondarie di secondo grado. Il Consiglio di Stato respinge l'appello presentato dal MIUR contro le sentenze del TAR Lazio che avevano accolto i ricorsi della FLC CGIL. Una vittoria per il nostro sindacato che da anni si batte a difesa della scuola pubblica.

01/08/2011
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Il Consiglio di Stato si è pronunciato nei giorni scorsi sulla richiesta d'appello presentata dal MIUR su numerosi ricorsi, alcuni dei quali promossi dalla FLC CGIL e accolti dal TAR Lazio nello scorso mese di aprile.

Il Governo e il Ministro Gelmini escono ancora una volta con le ossa rotte dalle ordinanze emesse dai giudici di secondo grado, considerando che già in primo grado (TAR Lazio) erano stati battuti. Il famigerato D.I. n. 35/2010 che ha imposto tagli epocali nella scuola secondaria di secondo grado e la relativa circolare sulle iscrizioni sono stati dichiarati illegittimi. Come illegittimo è anche il D.I. 62/2009 relativo all'organico di diritto dei docenti per l'a.s. 2009/2010, in quanto il MIUR è obbligato ad acquisire, cosa che non ha fatto, il parere della Conferenza Unificata Stato-Regioni espressamente previsto dall'art. 2 del DPR 81/2009 (Norme sulla riorganizzazione della rete scolastica).

L'Avvocatura dello Stato, durante l'udienza, ha cercato di difendere dinanzi ai giudici il MIUR sostenendo che il parere della suddetta Conferenza sarebbe stato acquisito, dal momento che il MIUR si era avvalso dell'attività amministrativa della "Tecnostruttura". Questa tesi tuttavia è stata rigettata dai giudici d'appello perché il supporto della "Tecnostruttura" non poteva avere valore legale equivalente a quello della Conferenza Unificata.
Da tutto ciò si desume che il Ministro continua pervicacemente a violare le più elementari norme sulla legislazione scolastica. Fatto che desta indignazione e sconcerto nel mondo della scuola e nei cittadini se si considera che questa mancanza di legalità è portata avanti proprio da chi dovrebbe esserne il garante.

È evidente che questo modo di operare del Ministro è sempre più incompatibile con questioni che incidono direttamente sulla sfera dei diritti dei docenti e degli studenti. In questa logica anche i tagli che generano effetti irreversibili sono stati operati in violazione del principio di legalità.

Anche alla luce di queste ultime condanne giudiziarie, il segretario generale della FLC CGIL Domenico Pantaleo ha chiesto al Ministro di fermare la macchina infernale di tagli e riduzioni che tanto male ha già fatto alla scuola pubblica, producendo uno dei più grandi licenziamenti di massa della storia della Repubblica.

È importante che Regioni ed Enti Locali chiedano al Ministro Gelmini, alcune regioni lo hanno già fatto, di fermare questi tagli calati dall'alto senza nessun progetto di scuola formativa, chiedendo al Ministro di rivedere i criteri di determinazione degli organici docenti e ATA.

Queste ultime sentenze ci offrono l'opportunità di portare in fondo una battaglia comune a difesa del diritto all'istruzione e della scuola pubblica.

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