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Snellite le procedure per il pagamento degli stipendi dei supplenti

Da alcuni mesi la Cgil Scuola ha aperto sul proprio sito lo spazio SOS stipendi supplenti per raccogliere i dati di tutti i lavoratori precari che dopo mesi di lavoro non ricevevano lo stipendio.

20/05/2002
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Da alcuni mesi la Cgil Scuola ha aperto sul proprio sito lo spazio SOS stipendi supplenti per raccogliere i dati di tutti i lavoratori precari che dopo mesi di lavoro non ricevevano lo stipendio.
In alcuni casi ,come risulta dalle richieste di chiarimento inviate da Enrico Panini al Miur al Ministero dell'Economia e delle Finanze, i ritardi erano così gravi da gettare nel panico e nella disperazione diverse centinaia di lavoratori, costretti a chiedere prestiti per far fronte alle spese di tutti i giorni per sé e per le proprie famiglie.
Le comunicazioni che ci sono arrivate, circa un migliaio, sono state raggruppate e inviate periodicamente per posta prioritaria al dipartimento amministrazione generale, personale e servizi del Ministero dell'Economia. Si è trattato di un lavoro lungo e laborioso e i casi più gravi sono stati oggetto di un controllo puntiglioso tra la Cgil Scuola e l'ufficio che cura il servizio . In alcuni casi i risultati dei riscontri effettuati ci sono stati formalmente comunicati, ma non sono stati pubblicati a tutela della privacy degli interessati.
Ci preme invece pubblicare l'ultima comunicazione che abbiamo ricevuto il 7 maggio 2002 dal Ministero dell'Economia in risposta alle proteste di Enrico Panini.
Nella lettera appare evidente che la maggior parte dei ritardi nel pagamento degli stipendi ai supplenti sono dovuti principalmente all'obbligo per le scuole di comunicare mensilmente all'Ente Pagatore (il Tesoro) la dichiarazione di "prestato servizio" di ogni supplente. A nostro parere è una sciocchezza! A suo tempo denunciammo come un tale obbligo da parte delle scuole si sarebbe tradotto un inutile appesantimento burocratico delle procedure per le segreterie e avrebbe ritardato il pagamento degli stipendi ai supplenti.
A distanza di tempo e dopo numerose sollecitazioni da parte nostra, il Miur finalmente conviene sulla necessità di rivedere la procedura ed autorizza il pagamento degli stipendi ai supplenti ogni fine mese in maniera automatica.
Come si legge dalla comunicazione n.7086 di cui pubblichiamo il testo l'eliminazione della dichiarazione di prestato servizio garantirà una maggiore regolarità nel pagamento degli stipendi ai supplenti.
Si tratta di un primo risultato che riteniamo importante anche se non ci soddisfa pienamente. Siamo del parere che vadano trovate ulteriori soluzioni tecniche in modo che le segreterie delle scuole al contrario di quanto avviene oggi non siano costrette ad eseguire più volte le stesse operazioni prima di essere sicure del loro buon fine.
Il puntuale rispetto dei diritti dei lavoratori in modo particolare di quelli più deboli è stato uno dei punti ribaditi con forza dalla Cgil Scuola durante l'incontro del 9 maggio con il Ministro Moratti. In quell'occasione la Cgil Scuola ha rimarcato le difficoltà concrete delle scuole, e ricordato i tanti casi di supplenti senza stipendio da mesi e ha chiesto di trovare soluzioni tecniche, anche in accordo con gli altri ministeri in modo da non esporre le scuole e il personale ad ulteriori disagi.

Roma, 20 maggio 2002

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ecco il testo della nota ricevuta da Enrico Panini dopo le sollecitazioni della CGIL Scuola.

Ministero dell’Economia e delle Finanze

Prot.n.7086

Roma, 7 maggio 2002

Oggetto: Ritardi nel pagamento, totale o parziale, degli emolumenti dovuti al personale supplente, docente e ATA.

Si fa riferimento alle note n.5/9 e n.7/5- rispettivamente del 12 e del 22 marzo 2002- con le quali sono stati segnalati alcuni nominativi di dipendenti della scuola, con contratto a tempo determinato, che non hanno ricevuto lo stipendio oppure lo hanno ricevuto solo in parte.

Dai riscontri effettuati al riguardo dal competente Servizio Centrale per il sistema informativo integrato è stato possibile rilevare che i ritardi lamentati non sono addebitabili alla intempestiva esecuzione delle elaborazioni batch, bensì al mancato inoltro da parte delle scuole del contratto o della dichiarazione di prestato servizio.

Detto ufficio ha tuttavia fatto presente che dallo stesso mese di marzo ha ricevuto, dal Ministero della Pubblica Istruzione, l’autorizzazione a provvedere al pagamento delle retribuzioni anche senza la suindicata dichiarazione. Pertanto gli stipendi al personale in questione potranno essere corrisposti mensilmente in via continuativa come del resto già avviene per tutte le altre partite stipendiali amministrate dai Dipartimenti provinciali di questo Ministero.

IL CAPO DI GABINETTO

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