Sequenza contrattuale Aran. Ancora aperta la questione sull’utilizzo delle risorse nella scuola
A distanza di un anno dall’accordo sulla parte economica del contratto relativo al personale del comparto scuola per il secondo biennio economico 2004/2005, abbiamo ancora una questione aperta con l’Aran: l’utilizzo delle risorse (corrispondenti allo 0,7%) previste dall’art. 5 di quell’accordo.
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E’ bene oggi, quando l’attenzione si concentra sul rinnovo del contratto quadriennale e sulle risorse che la prossima finanziaria dovrà prevedere per esso, ricordare una parte ancora aperta.
La materia del contendere tra noi e l’Aran è come utilizzare la quota mensile pro capite, per tredici mensilità, che fu definita in 15,24 euro e in 10,87 rispettivamente per docenti e ata, appoggiando quelle risorse sul fondo in attesa di averne certezza, visto che l’accordo si concluse prima della approvazione della legge finanziaria del 2006 .
Ricordiamo a chi ci legge che l’art. 5 del contratto ha previsto, al comma 4, che: “
entro 60 giorni dall’approvazione della legge finanziaria per l’anno 2006, le parti definiranno con apposita sequenza contrattuale l’aggiornamento dei compensi accessori erogati a carico del fondo d’istituto”.
Nonostante la finanziaria del 2006 abbia confermato le risorse ad oggi però, per diverse ragioni, che non sono dipese da noi, tale sequenza non è stata fatta.
L’Aran infatti durante l’incontro del 24 luglio, l’unico che c’è stato dopo l’approvazione della finanziaria, oltre a confermare la disponibilità delle risorse, peraltro già note, ha solo avanzato una generica proposta di invio dei soldi alle scuole.
Fermo restando che l’utilizzo delle risorse è una scelta delle parti contrattuali, come FLC ci siamo dichiarati contrari ad un invio sic et simpliciter dei soldi alle scuole, considerato che nell’insieme stiamo parlando di una cifra considerevole.
Inviare risorse con decorrenza retroattiva, in questo caso dal 1 gennaio 2006, pone un problema di equità rispetto alle attività già svolte e creerebbe una ulteriore confusione nelle scuole. A maggior ragione quando non si conosce l’esatta quantità delle risorse disponibili.
Le scuole dopo anni di confusione della Moratti hanno bisogno di certezza e chiarezza a partire dai tempi di accreditamento delle risorse fino ad arrivare al loro utilizzo.
L’Aran durante l’incontro del 24 luglio è stata molto evasiva anche su quest’ultimo punto.
Come FLC abbiamo evidenziato innanzitutto che per fare qualsiasi scelta contrattuale è necessario avere quantomeno contezza delle risorse disponibili.
Sul merito dell’argomento trattato queste sono state le nostre proposte e richieste:
-
abbiamo ribadito la nostra contrarietà ad un invio indistinto delle risorse al fondo (per pagare chi o che cosa? Vista la loro palese retroattività?),
-
abbiamo sostenuto di voler finalizzare le risorse aggiuntive (0;7%) all’incremento delle retribuzioni di tutti i lavoratori,
-
abbiamo chiesto l’avvio in tempi brevi sulle sequenze contrattuali sui compensi per le ore eccedenti e fondo di istituto.
L’Aran, alla fine dell’incontro, si è riservata di approfondire con il Ministero dell’Economia gli aspetti più strettamente tecnici e finanziari riguardo alla quantificazione di queste risorse aggiuntive prima di riconvocare il tavolo negoziale.
Pertanto, è bene oggi ricordare che la rapida soluzione di questa partita rappresenta una delle condizioni per poter affrontare con chiarezza l’anno scolastico ma anche per aprire i rinnovi contrattuali senza strascichi ed incertezza sull’uso delle risorse e sul salario dei lavoratori.
Roma, 1 settembre 2006
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