Secondaria Superiore: ridda di voci e nessuna certezza
Siamo a metà del mese di dicembre e nulla ancora di ufficiale c’è per quanto attiene i regolamenti attuativi del Piano programmatico.
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Siamo a metà del mese di dicembre e nulla ancora di ufficiale c’è per quanto attiene i regolamenti attuativi del Piano programmatico, che attende esso stesso di essere assunto definitivamente dal Governo.
Per questo motivo abbiamo espresso il nostro dissenso rispetto al rinvio della data delle iscrizioni, consapevoli che il tempo a disposizione per completare il quadro complesso che attiene ai nuovi ordinamenti e conseguenti nuovi quadri orari per la scuola secondaria superiore, in particolare per gli istituti tecnici e professionali, era assolutamente insufficiente a garantire la necessaria ponderazione delle decisioni, il confronto obbligato con le Regioni e l’auspicato dialogo con le parti sociali.
Ribadiamo, quindi, la nostra richiesta di sospensione dell’attuazione del Piano programmatico, anche al di là del nostro giudizio negativo.
Ad una situazione che di giorno in giorno aumenta il suo grado di problematicità, si aggiungono le fughe di notizie su quadri orariche hanno tutta l’aria di essere definiti, ma puntualmente smentiti da fonti autorevoli del Ministero che parlano di una situazione ancora in fieri e lungi dall’essere definitiva.
Qualcuno, all’interno del Ministero, comincia a mettere in dubbio la possibilità di arrivare in tempo utile per le iscrizioni alla definizione di un quadro così complesso ed articolato, che solo chi non conosce la realtà della secondaria superiore poteva pensare di risolvere in tempi così ristretti.
Sappiamo che il prossimo 17 dicembre il Ministro incontrerà le Regioni che, ricordiamo, hanno espresso, a larghissima maggioranza parere negativo sul Piano Programmatico. Non sarà, dunque, un appuntamento facile né dall’esito scontato per il Ministro, che potrebbe non essere nelle condizioni di emanare i regolamenti su materie il cui il parere delle Regioni non ha solo rilevanza formale, date le loro competenze.
Alla data del 17 il Ministro dovrà sciogliere l’arcano e dai documenti che sottoporrà alle Regioni dovremmo finalmente conoscere la proposta sui regolamenti che dovranno passare poi al vaglio del CNPI, nonché al confronto con i sindacati.
Fermo restando che a questo punto serietà e senso di responsabilità dovrebbero indurre chi governa la scuola pubblica a rinviare all’anno prossimo le decisioni sulla secondaria superiore, stigmatizziamo, sconcertati, il comportamento a dir poco irresponsabile di chi, dall’interno dell’Amministrazione, fa circolare ipotesi di quadri orari, confluenze e quant’altro che altro non fanno che aumentare la confusione e l’incertezza su un pezzo di scuola che, al contrario, richiederebbe serietà e rispetto, sia per chi a scuola lavora sia per chi la frequenta.
Noi, diversamente, a questo rigore ci atteniamo e renderemo note le nostre posizioni sui documenti quando saranno ufficiali e si sarà fermato il “balletto”.
Anche per questo invitiamo le lavoratrici edi lavoratori della scuola a scioperare il giorno 12 dicembre: il paese non merita di essere trattato a questo modo.
Non spot pubblicitari ma confronto sul merito delle questioni.
Roma, 10 dicembre 2008
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