Spending review e relazioni sindacali: incontro del 12 giugno con i vertici del MAE
Le organizzazioni sindacali chiedono coerenza e rivendicano il prosieguo del confronto sulle questioni della scuola all’estero.
Indubbiamente l’incontro del 12 giugno tra le OO.SS. Confederali della scuola – FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e Snals/ConfSal – e i vertici del MAE ha avuto il pregio di fare almeno un minimo di chiarezza sulla cosiddetta spending review e soprattutto sulla relazione finale redatta dalla famigerata commissione mista individuata a suo tempo dal Ministro Terzi.
Come è noto i contenuti di quel documento sono stati oggetto di forte contestazione da parte delle Organizzazioni sindacali confederali della scuola e del Ministero degli Affari Esteri sia sotto il profilo del metodo che del merito. Da qui la richiesta, avanzata nei giorni scorsi dalle OO.SS., di aprire direttamente con il Ministro un confronto di merito con particolare riguardo al tema della privatizzazione dei corsi di lingua e cultura italiana e per certi versi del sistema scolastico italiano all’estero.
Dobbiamo purtroppo rilevare che l’assenza all’incontro del Ministro Terzi ha fatto assumere inevitabilmente un carattere interlocutorio al confronto che, per ovvi motivi, non può essere considerato esaurito.
I dirigenti del Ministero con a capo i direttori generali del Sistema Paese e degli Italiani all’estero e la stessa segreteria del Ministro, chiamati a rappresentare le posizioni dell’Amministrazione su esplicita delega del capo del dicastero, hanno dichiarato incappando in palese contraddizione, che quella relazione non costituisce un atto interno ministeriale ma solo un atto esterno del tutto informale di natura esclusivamente orientativa e che “allo stato attuale non ci sono ancora le condizioni di applicazione di quanto contenuto in quel documento”. Di fatto, a loro dire, non è stato ancora definito niente anche per via del fatto che “il governo ancora non ha indicato l’entità del taglio che il MAE deve effettuare”.
Dichiarazioni ufficiali importanti che se dovessero risultare non veritiere aprirebbero un vulnus non indifferente sul piano politico, istituzionale e sindacale. Il primo banco di prova sarà per il Ministro Terzi la risposta all’interrogazione parlamentare presentata dall’on.le Gianni Farina del PD proprio sulla scuola, le istituzioni e le iniziative scolastiche italiane all’estero. L’interrogazione è stata totalmente condivisa dalla FLC CGIL.
Nel prendere atto di queste dichiarazioni che assumono un importante significato politico la FLC CGIL e le altre OO.SS. hanno criticato nel metodo e nel merito la posizione del MAE, della quale solo dopo una esplicita richiesta di incontro da parte delle stesse OO.SS. vengono a conoscenza. E’ stato, quindi, richiamato il Ministro a dare seguito agli impegni assunti dal governo con la sottoscrizione dell’intesa sul lavoro pubblico che sulla spending review prevede la consultazione preventiva con le parti sociali.
E’ stato specificatamente richiesto di aprire, quindi, un tavolo preventivo di confronto con il MAE anche relativo al merito delle posizioni che intende assumere il Ministro sugli argomenti che riguardano appunto la scuola italiana all’estero. Su tale richiesta la delegazione del MAE ha assicurato disponibilità, sottolineando che tale esigenza corrisponde anche a quella del Ministro.
Nel merito delle questioni la FLC CGIL e le altre OO.SS. hanno poi espresso le esplicite critiche al documento richiamato in premessa declinandole in tutti gli aspetti di natura politica/Istituzionale/giuridica/ordinamentale e anche di carattere economico, dichiarando la disponibilità a dare un contributo a razionalizzare gli interventi ribadendo la centralità e la qualità dell’intervento pubblico. Come pure hanno ribadito di essere estremamente contrari alla scorciatoia dei tagli e di voler iniziare un confronto a tutto campo per un riordino del sistema per via legislativa attraverso una riforma organica. Anche su questo terreno è stato registrato un certo interesse da parte dell’Amministrazione, che ha assicurato il prosieguo del confronto preventivo anche sul merito.
In coda alla riunione è stata affrontata la delicata questione della scuola di Asmara. Il MAE ha ribadito lo stato del confronto con le autorità eritree che sta vivendo una situazione di stallo. Se non si trova un accordo anche parziale rispetto alla richiesta italiana, il MAE darà pieno effetto al processo di dismissioni annunciato con la chiusura delle prime classi.
La FLC CGIL e le altre OO.SS., in considerazione anche del documento delle OO.SS. territoriali e delle RSU, hanno chiesto e ottenuto un tavolo di confronto di carattere tecnico teso a individuare, in ipotesi di dismissioni, la ricollocazione del personale eventualmente in esubero.
Per venerdì 18 giugno è previsto un incontro ad hoc.
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