Mobilità estero per estero: il MAE è impermeabile a tutti tentativi di mediazione
Con grande ritardo e regole discutibili parte il meccanismo della mobilità all'estero. La FLC CGIL sollecita un incontro.
Il 15 luglio, dopo che la discussione è partita (già con ritardo) a fine maggio, il MAE ha finalmente deciso in modo definitivo come procedere con la mobilità all'estero.
Incurante delle difficoltà che incontrano scuole, personale e utenti quando le operazioni si avviano con tanta lentezza, sordo a tutti i tentativi di ragionamento e di mediazione proposti dalla FLC CGIL insieme alle altre Organizzazioni Sindacali, il MAE ha definito in solitudine i contenuti del decreto che disciplinerà i trasferimenti del personale all'estero per il prossimo anno scolastico.
Risibile il numero dei posti messi a disposizione per i trasferimenti: 42 su circa 150 posti vacanti, numero che comprende anche i numerosi trasferimenti d'ufficio.
Discutibile, secondo la FLC CGIL, il criterio di autorizzare i movimenti solo nelle scuole statali, anche in barba al criterio espresso nella legge 125/2013, là dove si raccomanda di tenere in considerazione le "specifiche e insopprimibili esigenze didattiche e amministrative" delle varie istituzioni scolastiche.
Imprevedibile la tempistica: le scuole iniziano ora ad individuare i perdenti posto perchè solo adesso sono stati chiariti i dubbi sulla tabella dei punteggi (che resta inalterata).
Criticabile, a nostro parere, la posizione del MAE: trincerandosi dietro a motivi di cassa (l'indisponibilità economica sul capitolo dei trasferimenti) l'amministrazione delimita e circoscrive sempre più i diritti dei lavoratori e compromette la qualità e il prestigio dell'offerta formativa delle nostre istituzioni scolastiche all'estero.
Il Ministero sembra insensibile alle lettere di protesta, alle raccolte di firme, alle prese di posizione dei cittadini che denunciano i disservizi e le difficoltà nelle realtà scolastiche all'estero.
Allarmante la prospettiva: il prossimo anno scolastico circa 150 docenti termineranno il mandato: stando all'attuale disponibilità contabile non si comprende come il MAE pensi di finanziare i rientri e il numero consistente di nuove nomine.
In questa cornice preoccupante, in cui come sempre non vengono fornite risposte chiare, la FLC CGIL, insieme agli altri sindacati, ha deciso di non firmare nessun tipo di accordo (vedi comunicato).
La nostra Organizzazione ha sollecitato un incontro in tempi rapidi per affrontare il tema delle nomine e quello delle prospettive per il prossimo anno.
Resta fondamentale una forte azione politica (più che legale) perchè, nel quadro già difficile della difesa della scuola pubblica, il settore estero non venga ulteriormente impoverito e marginalizzato.
Da un governo che dice di volersi presentare a testa alta in Europa ci si attenderebbe una posizione ben più lungimirante sul fronte educativo e didattico.
______________
Roma, 16 luglio 2014
Al Capo della delegazione di parte Pubblica MAE/MIUR
Cons. Roberto Nocella
Capo Ufficio V
DGSP
MAE
Oggetto: rinnovo del CNIE per la mobilità estero per estero
Le scriventi OO. SS.,
considerata e valutata la proposta avanzata dall’Amministrazione, sul rinnovo del CNIE per la mobilità estero per estero, disciplinata ai sensi dell’art.108 del CCNL scuola per l’a.s. 2014/15 rilevano il mancato accoglimento delle richieste espresse unitariamente, sia in merito al testo dell’articolato, sia per quanto concerne la disponibilità, per la mobilità a domanda, di un numero congruo di posti, tenuto conto che risultano vacanti oltre 140 posti rispetto ai 42 resi disponibili dall’Amministrazione.
Di conseguenza, per quanto sopra esposto, le scriventi OO. SS. prendono atto che attualmente non sussistono le condizioni per sottoscrivere il rinnovo del CNIE per la mobilità per l’A.S. 2014/15.
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