Estero. RSU 2012: storica affermazione della FLC CGIL

Il risultato è senza dubbio straordinario, per non dire storico,  e si colloca al di sopra di qualsiasi ottimistica previsione della vigilia. Per la prima volta, da quando si vota per le RSU nelle scuole e istituzioni scolastiche italiane all’estero, una sigla sindacale raggiunge la maggioranza assoluta: i 284 voti ottenuti dalla FLC CGIL corrispondenti al 51,92% dei voti validi, lo testimoniano in maniera inconfutabile. Questo a significare che la FLC CGIL è il primo sindacato nella maggior parte delle 19 sedi RSU.

La FLC CGIL  è prima in termini di voti e di seggi a Madrid, a Londra, ad Addis Abeba, a Istanbul, a Bruxelles, a Stoccarda, a Friburgo, a Zurigo, a Charleroi, a Nizza, a Lione, a Basilea e a Parigi corsi; comunque anche nelle altre sedi abbiamo conquistato il seggio nelle RSU.

Rispetto alla precedente consultazione del 2006 la FLC CGIL all’estero cresce e si rafforza in maniera consistente  sia in valori assoluti che in percentuale

Ma non solo all’estero la FLC CGIL ottiene un’ importante affermazione. Ovunque nei comparti pubblici della conoscenza il nostro sindacato cresce tanto da essere il più votato.

Evidentemente le lavoratrici e i lavoratori hanno voluto premiare la linea politica della FLC CGIL e della stessa CGIL che si è dipanata con le iniziative di lotta portate avanti, con coerenza e trasparenza, sia in Italia che all’estero a partire dal diritto ad avere le RSU in tutti i luoghi di lavoro pubblici in quanto strumento indispensabile e condizione fondamentale per riconquistare una effettiva democrazia sui posti di lavoro e per esercitare il pieno diritto alla contrattazione, strumento questo messo in seria discussione dalla politica del centrodestra e da quanti cercano di sminuirne il significato e la portata.

La grande partecipazione al voto delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola in Italia (80% circa) e all’estero (86,77%) è la risposta chiara e inequivocabile a chi ha cercato in tutti i modi di impedire che le elezioni per le RSU si svolgessero.

Questa grande risposta democratica sancisce un principio indiscutibile: il mondo della scuola, della conoscenza e più in generale di tutti i comparti pubblici non vuole rinunciare affatto al diritto democratico di eleggere i propri rappresentati nei luoghi di lavoro. Viene, invece, ribadita l’esigenza di essere i protagonisti di quel bisogno di cambiamento indispensabile per l’affermazione di una società più giusta, più equa, più inclusiva, più democratica e più solidale.

Ma oltre al valore generale che questa consultazione elettorale ci consegna, va detto chiaramente che il successo della FLC nelle scuole e istituzioni italiane all’estero rappresenta anche il segnale tangibile a quanti, con pretestuose e strumentali motivazioni, vogliono lo smantellamento della scuola pubblica all’estero. Questi signori debbono capire a chiare note che la FLC CGIL e le lavoratrici e i lavoratori che rappresenta in Italia e all’estero continueranno ad opporsi fino in fondo a questa deriva neoliberista della privatizzazione dell’istruzione. La centralità della scuola pubblica in Italia e all’estero è un bene comune e in quanto tale è per noi tutti irrinunciabile.