Estero, al via le procedure per la determinazione del contingente annuale 2012/2013
Parte la concertazione sull’organico. La posizione della FLC CGIL è per consolidare il presente e rafforzare il futuro anche alla luce del contingente triennale 2011/2014. Ribadiamo la nostra contrarietà allo smantellamento dell’intervento pubblico nei corsi di lingua e cultura.
In precedenti occasioni abbiamo avuto l’opportunità di denunciare la presenza all’interno delle gerarchie del MAE di due partiti definiti da noi quello dei falchi e quello delle colombe. Il primo, minoritario almeno per il momento, è per una forte riduzione degli impegni diretti del Ministero sui corsi di lingua e cultura; il secondo invece, che ad oggi sembra essere maggioritario e rappresentato simbolicamente dal partito delle colombe, non vuole affatto rinunciare alla presenza dell’intervento pubblico garantito appunto dal personale docente, ata e dirigente proveniente dalla scuola. E’ quanto emerso chiaramente nell’ultimo confronto sindacale del 20 dicembre u.s..
In questa circostanza il Ministro Vincenza Lomonaco, vice Direttore Generale della Promozione per il sistema Paese, ha precisato, anche alla luce del comunicato stampa del MAE, che sia questa direzione che quella della DGIT sono per il mantenimento dell’intervento pubblico e quindi della necessaria presenza del personale della scuola anche nei corsi di lingua e cultura ritenendoli centrali per promozione e diffusione della lingua italiana nel mondo, precisando, però, che alcuni interventi di razionalizzazione sono da ritenersi necessari tant’è che è stata istituita con il MIUR un’apposita Commissione con la “specifica funzione di elaborare proposte di indirizzo generale per la promozione della cultura e della lingua italiane all'estero”.
Al Ministro Terzi, che in un recente comunicato ha confermato l’importanza della promozione e diffusione della lingua italiana nel mondo, e al Ministro Profumo ci permettiamo semplicemente di ricordare che i corsi di lingua e cultura debbono essere incardinati nel servizio nazionale di istruzione e fondarsi sulla centralità dell’intervento pubblico.
La FLC CGIL, rispetto ai venti di privatizzazione, ha riproposto la sua posizione politica, sostenuta anche dalle altre OO.SS., decisamente contraria chiedendo alle due Direzioni – DGPSP e DGIT – di correggere in tal senso il comunicato stampa del MAE sopra richiamato.
Va detto, però, che questa posizione del MAE o meglio del partito delle colombe ci rassicura solo parzialmente soprattutto per via del prosieguo dell’attività di quei deputati paladini della privatizzazione che hanno continuato la loro incessante azione all’interno del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) culminata in una mozione (in allegato) approvata di recente in occasione della conferenza delle sezioni dell’area dell’Africa e dell’Europa riunita a Bruxelles dai toni propagandistici e da campagna elettorale.
Posizione questa che sembra essersi leggermente attenuata con l’approvazione da parte della Camera di un ordine del giorno presentato dall’on.le Narducci e da altri alla limitato solo ad una richiesta di un ripristino di risorse al capitolo di bilancio destinato agli enti non facendo prefigurare quelle soluzioni care allo stesso Narducci e al senatore Micheloni.
Questo non vuol dire che questa assurda storia sia cessata. Anzi è necessaria una costante vigilanza affinché il partito dei paladini della privatizzazione e quello dei falchi operante all’interno del MAE non ripartano all’attacco.
Cogliamo l’occasione di dire a questi parlamentari e allo stesso CGIE che la FLC CGIL è disponibile a qualsiasi confronto pubblico di merito su tali questioni e che ritiene assurdo che simili iniziative si facciano nel sottobosco della politica e non alla luce del sole chiamando nella discussione anche le parti sociali.
Comunque nella riunione il MAE ha comunicato alle organizzazioni sindacali di aprire, in sede territoriale, la concertazione sulla formulazione e revisione del contingente annuale (2012/2013) avviando i consueti messaggi di rito. Fra questi al momento disponiamo solo di quelli relativi alle scuole (in allegato) e ai lettorati (in allegato). Mentre per quanto riguarda i corsi di lingua e cultura il relativo messaggio verrà pubblicato nelle prossime ore.
Nei Messaggi viene precisato che le proposte delle sedi dovranno pervenire al MAE entro e in maniera improrogabile il 10 febbraio 2012.
Tali procedure prevedono che a livello di singola istituzione scolastica, a livello consolare e a livello d’ambasciata vengano attivate le relazioni sindacali tra Amministrazione (ovvero delegazione di parte pubblica) e organizzazioni sindacali presenti nelle singole realtà (parte sindacale).
E’ opportuno ricordare che a livello di istituzione scolastica la RSU, se esistente, può essere affiancata dalle OO.SS. presenti nel territorio e in assenza dai rappresentanti nazionali.
Alla fine della concertazione dovrà essere redatto formale verbale di accordo o di mancato accordo sottoscritto dalla delegazione di parte pubblica e dalla delegazione di parte sindacale. Gli esiti della concertazione dovranno essere comunicati al MAE.
Sulla base delle concertazioni territoriali il MAE predisporrà una proposta complessiva che verrà sottoposta all’esame e alla concertazione con le OO.SS. nazionali firmatarie del CCNL.
Ci preme, in questa sede, ricordare che questo della revisione annuale del contingente è un appuntamento fondamentale sia per la definizione dell’organico da assegnare alle sedi e alle singole istituzioni sia per la predisposizione di piani di interventi anche successivi al prossimo anno scolastico.
Ne consegue l’opportunità e la necessità di ragionare durante il confronto in un’ottica di programmazione e di ampliamento degli interventi e dei bisogni, ovviamente se ci sono i presupposti di crescita e di espansione dell’offerta formativa.
Vale la pena ricordare che in tema di contingente, come abbiamo avuto modo di segnalare, incombe ancora la scure dei tagli di Tremonti pari a 30 unità previsti nella manovra di agosto a cui si aggiungono i 29 congelamenti previsti nella legge di stabilità 2012 nonostante il recente varo del contingente triennale. Il che significa un ulteriore ridimensionamento dell’organico rispetto al contingente consolidato nel 2011/2012 e quindi una ulteriore riduzione dell’offerta formativa.
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