Scuola primaria. Formazione di inglese per i docenti
Emanata la comunicazione di servizio per la predisposizione dei piani regionali
Con la comunicazione di servizio del 29 luglio il Miur indica agli Uffici Scolastici Regionali le linee guida per la predisposizione dei piani di formazione linguistico-comunicativa e metodologico-didattica in lingua inglese per i docenti della scuola primaria; formazione da attuarsi in relazione al disposto della Legge Finanziaria per il 2005.
La materia era stata oggetto di informativa alle organizzazioni sindacali nel mese di luglio e ne avevamo riferito in una precedente nota. Rispetto a quanto preannunciato in quella circostanza, sia nella bozza presentata in un incontro successivo, sia nella stesura in cui è stata licenziata, la comunicazione allarga le maglie per consentire la formazione di un maggior numero di docenti e purtroppo, a nostro parere (e non lo abbiamo taciuto all’Amministrazione) rischia di abbassare il livello di qualità dei corsi che saranno attuati e per i quali è prevista la consueta modalità di percorsi misti on-line e in presenza. Un elevato numero di partecipanti per corso (di norma fino a 20), un esiguo monte ore per i docenti che già possiedono specifiche competenze (a partire da 30 ore per chi necessita solo di perfezionamento), il non aver posto una soglia massima per la parte da svolgersi on-line (come invece era stato preannunciato), il non aver quantificato il pacchetto di formazione glottodidattica sono tutti elementi che non depongono a favore del raggiungimento di un buon livello di preparazione per corsi che già partono ponendosi degli obiettivi tutto sommato molto modesti. Nell’ansia di formare il maggior numero possibile di docenti l’obiettivo infatti è quello del raggiungimento per i corsisti del livello B1 stabilito dal Quadro Comune Europeo di Riferimento, che è la soglia minima del livello intermedio dell’autonomia, la terza delle sei lì previste che vedono all’apice la padronanza della lingua e delle sue sfumature. Detto in altre parole: per insegnare nella scuola di base il ministero (sulla base di un documento tecnico predisposto da Indire) considera che sia bastevole una conoscenza della lingua pari a quella che utilizza un qualsiasi turista italiano che all’estero sa capire e farsi capire su semplici argomenti di ordinaria quotidianità. Al termine dei corsi è previsto che vada certificata non solo la partecipazione, ma anche la certificazione delle competenze raggiunte e per questo gli USR sono invitati a riservare parte delle risorse che sono loro assegnate.
I 28 milioni di euro che, su pressione di FLC Cgil Cisl e Uil Scuola sono stati reperiti per lo stanziamento dell’iniziativa, vengono ripartiti per il 90% alle regioni sulla base del numero dei docenti in servizio: anche questo aspetto è stato oggetto di contestazione in sede di informativa, ritenendo le organizzazioni sindacali che sarebbe stato più equo ed opportuno ripartire le risorse sulla base delle necessità territoriali una volta compiuta una precisa ricognizione.
Apertura dei corsi a tutti i docenti, garanzia della continuità trattandosi di percorsi anche pluriennali, monitoraggio in itinere e aggiustamento in progress sono i punti che l’Amministrazione ritiene qualificanti nel percorso delineato.
La partita passa ora agli Uffici Scolastici Regionali che dovranno predisporre i singoli piani entro il 15 settembre e previa contrattazione decentrata con le organizzazioni sindacali dei territori. In questa sede le risorse potranno essere incrementate con altre disponibili territorialmente e potranno essere adottati ulteriori criteri per l’accesso oltre quelli indicati nella comunicazione di servizio e che sono:
-docenti che già possiedono competenze
-docenti che già insegnano altre lingue diverse dall’inglese
-docenti neo-assunti
-docenti in servizio presso istituzioni scolastiche dove si è dovuto ricorrere a incarichi a tempo determinato per far fronte alle necessità derivanti dall’applicazione delle norme previste dal decreto 59.
Anche quest’ultimo punto non è stato da noi condiviso, potendosi configurare attraverso esso una formazione forzosa.
Si tenga presente che, al di là della perentorietà delle affermazioni fatte in inizio di comunicazione, la partecipazione deve essere volontaria, almeno in questa fase in relazione alle risorse che, benché cospicue, non sono certo sufficienti a garantire una formazione di tutti i docenti. Così viene ribadito anche nel corso della comunicazione. Si tenga inoltre presente che le risorse servono a coprire anche gli oneri spettanti per la partecipazione ai corsi e che l’impiego nell’insegnamento nelle classi dei docenti così formati non è oggetto di trattativa ai tavoli regionali ma spetta alla contrattazione integrativa nazionale.
Roma, 3 agosto 2005
Dipartimento per l’istruzione
Direzione Generale per il Personale della Scuola
UFF.VI
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
Prot. n. 1446
Roma, 29 luglio 2005
Allegati Destinatari
Oggetto: Piano di formazione per lo sviluppo delle competenze linguistico - comunicative e metodologico - didattiche in lingua inglese degli insegnanti di scuola primaria – Avvio interventi di formazione – A.S.2005-2006
1. Premessa
Il decreto legislativo n.59/04, attuativo della Legge 53/2003 per il primo ciclo di istruzione, prevede che l'insegnamento della lingua inglese sia parte integrante del percorso complessivo di formazione dell'alunno sin dal primo anno di scolarità e che venga impartito da insegnanti in base al principio dell'unitarietà del sapere.
In relazione a tale quadro di riferimento normativo e culturale è stato istituito, nell'ambito delle risorse previste dal Documento programmatico della Legge n.53/03 e in relazione agli obiettivi fissati dalla Legge Finanziaria 2005, un apposito stanziamento pari a 28 milioni di Euro, finalizzato all'avvio e alla realizzazione di adeguati interventi di formazione in servizio, da destinare agli insegnanti privi dei requisiti attualmente riconosciuti necessari per l'insegnamento della lingua inglese.
Tali interventi saranno rivolti nell'arco di un biennio a tutti i docenti di scuola primaria privi dei requisiti per l'insegnamento della lingua inglese e si svolgeranno parallelamente alle ordinarie attività di aggiornamento, già finanziate con i fondi previsti dalla direttiva n.45 del 4 aprile 2005.
La presente comunicazione, nel fornire in allegato il piano di riparto di 28 milioni di Euro - il 90% dei quali assegnato agli Uffici scolastici regionali sulla base del numero dei docenti in servizio (all. n.1), intende richiamare i criteri e i parametri condivisi dal Comitato costituito presso l'INDIRE – Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca educativa – di Firenze, al quale è affidato il coordinamento scientifico del Piano nazionale.
Il documento conclusivo, predisposto dal predetto Comitato e già consegnato alle SS.LL. in occasione della Conferenza di Servizio del 18 luglio u.s, assume le linee di orientamento contenute in precedenti documenti, indicando percorsi integrati di formazione sugli aspetti linguistico –comunicativi e metodologico - didattici.
2. Criteri per la programmazione degli interventi formativi
Ai fini di una sintetica esposizione del processo proposto, si riportano di seguito i presupposti fondamentali:
- i corsi, di carattere pluriennale, modulari e diversificati per livello, di tipo intensivo ( periodi di formazione coincidenti con l'interruzione dell'attività didattica) e/o estensivo (cadenza settimanale – uno o più incontri), sono finalizzati al raggiungimento della competenza minima richiesta per poter insegnare la lingua inglese nella scuola primaria (livello Soglia, B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento – QCER);
- l'accertamento della competenza iniziale e il conseguente inserimento in corsi di livello costituiscono parte integrante del percorso di formazione;
- il livello accertato di competenza comunicativa e quello di competenza nelle strategie di apprendimento determineranno i tempi di durata del corso, che andranno da un numero di ore comprese tra 30 e 80, riferite ad attività di perfezionamento, fino ad un massimo di 380 ore, passando per frazioni intermedie di 100,200 e 300 ore ;
- i corsi linguistici in presenza, organizzati secondo piani individualizzati di sviluppo delle competenze richieste dal profilo dell'insegnante, possono essere integrati, in un'ottica di ottimizzazione dei percorsi formativi, da servizi offerti da INDIRE e RAIEDUCATIONAL , anche con modalità di autoformazione;
- la formazione glottodidattica e metodologica - ad integrazione di quella prevista per il conseguimento delle competenze linguistico - comunicative - si svolge secondo il modello e-learning integrato ed è articolata secondo diversi ambiti tematici, assicurando la correlazione con il quadro unitario delle innovazioni e con il livello di approfondimento di tipo linguistico - comunicativo;
- la valutazione di fine corso, formulata come attestato del percorso svolto e del livello di competenza linguistico–comunicativa raggiunto, costituisce parte integrante e fondamentale del percorso di formazione e viene espressa, come per tutti i percorsi formativi, secondo le indicazioni contenute nell'Intesa sottoscritta il 19 gennaio 2000 e allegata alla Direttiva ministeriale n.202 del 16 agosto 2000.
Per tale valutazione verrà prevista una certificazione delle competenze linguistico-comunicative acquisite, secondo i livelli definiti dal già richiamato Quadro Comune Europeo di Riferimento, da affidare in via prioritaria alle Università/Centri Linguistici di Ateneo, in coerenza con i principi dell'attuale sistema ordinamentale, che privilegia il ruolo essenziale delle strutture universitarie nella formazione iniziale e permanente.
In proposito, si fa presente che è in corso di definizione un Accordo quadro con i Centri Linguistici di Ateneo, che potrà essere declinato in apposite intese da ciascun Ufficio scolastico regionale, tenuto conto delle risorse disponibili e della possibilità di estendere la collaborazione a soggetti esterni riconosciuti idonei al rilascio della certificazione di competenze, secondo il citato Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Al riguardo si fa riserva di fornire ulteriori e puntuali indicazioni.
3. Piano regionale di formazione
3.1 Adempimenti operativi
Ciascun Ufficio scolastico regionale dovrà predisporre il proprio Piano di formazione, assumendo come linee guida i documenti sopra citati, fermo restando che le indicazioni in esso contenute potranno essere adattate alle concrete situazioni e alle esigenze del contesto territoriale.
Il Piano di formazione regionale terrà conto dei seguenti criteri di massima oggetto di informativa alle OO. SS..
In sede di contrattazione regionale potranno essere adottati eventuali, ulteriori criteri, in relazione alle specifiche esigenze territoriali:
a) criteri di priorità per l'accesso ai corsi di formazione :
fatto salvo, allo stato, il carattere di volontarietà per l'accesso ai corsi di formazione, sono da privilegiare – in prima istanza – le seguenti tipologie di destinatari:
• docenti che, in sede di candidatura ai corsi, hanno dichiarato la competenza minima di livello A2;
• docenti che insegnano lingue straniere diverse dall'inglese;
• docenti neoassunti;
• docenti in servizio presso istituzioni scolastiche nelle quali si sia reso necessario il ricorso a personale con contratto a tempo determinato per l'avvio del processo di riforma.
b) costituzione di classi di formazione sugli aspetti linguistico - comunicativi e metodologico - didattici
le classi di docenti in formazione dovranno, di norma, prevedere un numero di corsisti non superiore alle venti unità, al fine di facilitare l'interazione linguistica e la socializzazione delle pratiche didattiche.
c) profilo dei soggetti chiamati ad erogare formazione
Il profilo professionale del formatore dovrà rispondere ai requisiti seguenti:
• competenza linguistico - comunicativa di livello minimo C1 del QCER;
• attività pluriennale certificata di insegnamento dell'inglese come lingua straniera;
• esperienze di formazione linguistica impartita a docenti di scuola primaria/adulti;
• formazione acquisita in Progetti nazionali;
• titoli di specializzazione in ELT, conseguiti all'estero e/o in Italia .
3.2 Adempimenti organizzativi
Gli Uffici scolastici regionali, sulla base dei risultati emersi dalla rilevazione dei docenti di lingua straniera, promossa con nota del Dipartimento Istruzione prot. n.586 del 23 marzo u.s., tenuto conto della disponibilità degli insegnanti, pianificheranno gli interventi di formazione realizzabili nell'anno scolastico 2005-2006, avendo cura di ottimizzare tutte le risorse professionali e finanziarie disponibili sul territorio, oltre a quelle garantite dall'Amministrazione centrale. A tale riguardo eventuali economie afferenti ai corsi di formazione delle 500 ore etc, disponibili presso istituzioni scolastiche o i CSA/USR, potranno essere riconvertite in favore del Piano di formazione di cui alla presente nota.
La complessità e l'articolazione pluriennale del Piano di formazione in oggetto richiedono il coinvolgimento permanente dei Gruppi di lavoro regionali e provinciali per le lingue, i quali, con il coordinamento del referente regionale, dovranno assicurare il costante monitoraggio del processo di formazione e il mantenimento degli standard di qualità definiti dai documenti scientifici di riferimento.
Per una corretta imputazione delle risorse indicate nell'allegato piano di riparto, gli Uffici scolastici regionali dovranno calcolare, per i corsi linguistici e metodologico-didattici, gli oneri complessivi connessi alle attività di formazione in presenza, ivi compresi quelli eventualmente spettanti per la partecipazione ai corsi. Gli oneri derivanti dalla partecipazione dei corsisti ad attività di conversazione sincrona e di esposizione alla lingua, coordinate a livello nazionale da INDIRE, di intesa con Rai Educational, e per i quali saranno computati crediti formativi utili per il raggiungimento della competenza B1, sono a carico di INDIRE, come anche le attività di formazione metodologico-didattica on-line.
Gli Uffici scolastici regionali sono invitati, anche alla luce delle Intese territoriali, di cui al paragrafo 2, ad accantonare una somma congrua per la certificazione finale B1.
Il piano di formazione regionale per l'anno scolastico 2005-2006, unitamente alla programmazione di massima per l'anno scolastico 2006-2007, dovrà essere redatto entro il 15 settembre p.v. al fine di consentire l'avvio dei corsi all'inizio del prossimo anno scolastico.
Nella programmazione del presente Piano di intervento, i corsi di formazione di carattere pluriennale, modulari e diversificati per livello andranno assicurati per l'intera durata.
Successivamente all'avvio dei corsi, copia del piano sarà inviato a questa Direzione Generale.
Si precisa che la presente comunicazione è stata oggetto di apposita informativa alle OO.SS, ai sensi dell' articolo 5 del vigente Contratto Collettivo Nazionale del comparto scuola e sarà cura dell'Amministrazione centrale, per la parte di propria competenza, affrontare nelle specifiche sedi di relazione sindacale le questioni connesse ai riflessi e alle ricadute della presente azione formativa sul rapporto di lavoro del personale docente.
Ai sensi dell'articolo 4, terzo capoverso, comma c) del citato Contratto Collettivo di lavoro, il piano di formazione regionale sarà oggetto di preventiva contrattazione sindacale.
In relazione al carattere di flessibilità e di modularità dei percorsi, questa Direzione generale attiverà, in collaborazione con il Gruppo di lavoro interdirezionale e il Comitato scientifico costituito presso l'INDIRE, opportune azioni di monitoraggio del processo e degli esiti della formazione, prevedendo, altresì, momenti di confronto concernenti, in prima istanza, la definizione dell'Accordo quadro con i Centri Linguistici di Ateneo.
Si ringrazia per la collaborazione.
“Linee di orientamento per la formazione in servizio dei docenti di lingua inglese delle scuole dell'infanzia e primaria” (12.11.2003); “Proposta per la formazione linguistica dei docenti in servizio nelle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado” (19.04.2004); “Formazione di competenze linguistico -comunicative della lingua inglese dei docenti della scuola primaria” (04.07.2005) – I documenti sono consultabili sul sito del Ministero www.istruzione.it e sul sito dell'INDIRE www.indire.it
IL DIRETTORE GENERALE
F.to Giuseppe Cosentin
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