Accordo Ponte all’International School of Europe
Si tratta di un accordo che produce benefici economici interessanti per il personale. La novità interessante è data dall’esclusione della scuola di fare ricorso al contratto a tutele crescenti per i nuovi assunti. A costoro continua ad applicarsi la tutela reale così come prevista per il personale attualmente in forza.
Il 3 aprile è stato sottoscritto, in via definitiva, dopo l’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori chiamate ad esprimersi con voto referendario, tra la International School of Europe e la FLC CGIL l’accordo ponte propedeutico al rinnovo del contratto integrativo aziendale, avente carattere nazionale.
L’intesa interessa circa 250 dipendenti in forza nella scuola presso le sedi di Baranzate, Monza, Vedano al Lambro, Modena e Siena, inquadrato nei profili professionali sia dell’area della docenza che della non docenza che, su tutto il territorio nazionale, applica l’ordinamento tipico delle scuole internazionali.
La International School of Europe attualmente ha assunto un nuovo assetto organizzativo conseguente all’accorpamento di tutte le sedi nell’area di Milano nella nuova struttura di Baranzate, La nuova sede di Baranzate ha riunito tutti i lavoratori dell’area di Milano in un unico plesso, precedentemente collocati in 4 sedi, rendendo così possibile una maggiore efficienza organizzativa e didattica.
Considerato che il contratto collettivo attualmente in essere, per la parte normativa risale al 1999, necessita pertanto di una consistente rivisitazione che avrà inevitabilmente tempi troppo lunghi, è stato pertanto convenuto di individuare una forma di recupero economico a copertura dei tempi necessari alla revisione complessiva del testo contrattuale. Da qui il ricorso ad una sorta di accordo ponte che temporaneamente implementa il trattamento economico del personale.
L’accordo prevede l’erogazione di una vacanza contrattuale del valore di 20 euro al mese su tutti i livelli di inquadramento, a decorrere da settembre 2014 e rivalutate a settembre 2015.
Inoltre vengono appostati 150.000 euro annui (600 euro a testa per tutti i livelli di inquadramento) erogati a titolo di premio di produzione ed i cui indicatori verranno concordati tra il gestore e le OO.SS con l’apertura di un tavolo specifico.
Considerato che il contratto attualmente in vigore prevede una doppia scala relativa alle anzianità questo meccanismo viene confermato per tutto il personale in forza alla stipula del presente accordo, mentre per i soli nuovi assunti viene parzialmente congelata per un periodo di due anni.
Vengono da subito attivati dei Focus group (gruppi di lavoro) composti dai principal (presidi) delle differenti sedi e dai rappresentanti del personale con l’obiettivo di individuare nuove forme organizzative atte ad ottimizzare le attività e diminuire di conseguenza i carichi di lavoro.
In ultimo viene esplicitamente concordato che per i nuovi assunti non si applichi la normativa del “contratto a tutele crescenti”. Di conseguenza anche per i nuovi assunti opererà a tutti gli effetti la precedente disciplina relativa ai licenziamenti individuali e collettivi con l’obbligo della reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo e privo di giusta causa e giustificato motivo oggettivo e soggettivo. In questa circostanza ci troviamo di fronte ad un datore di lavoro che nel sottoscrivere questo accordo è consapevole che creare uno staff tutelato e qualità è ben più importante per il successo della scuola che avere dipendenti ricattabili e deboli.
Dopo la pausa pasquale il tavolo del negoziato continuerà ad operare per la definizione dei temi ancora aperti ovvero revisione contratto aziendale, indicatori premialità e organizzazione del lavoro. Temi molto impegnativi che a breve (vedi premialità) dovranno portare ulteriori benefici economici nelle buste paga delle lavoratrici e dei lavoratori.
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