Ritardi pagamento assegno di sede ed euro. Le OO.SS. protestano e chiedono chiarimenti
CGIL scuola, CISL scuola, Uil scuola e SNALS settore estero hanno invitato il MAE a provvedere immediatamente alla erogazione degli assegni di sede al personale docente, non docente e ATA in servizio presso le istituzioni scolastiche italiane e presso le Università all’estero
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Con una comunicazione unitaria del 14 febbraio u.s., le organizzazioni sindacali di CGIL scuola, CISL scuola, Uil scuola e SNALS settore estero hanno invitato il MAE a provvedere immediatamente alla erogazione degli assegni di sede al personale docente, non docente e ATA in servizio presso le istituzioni scolastiche italiane e presso le Università all’estero che, a seguito di quanto disposto dalla Commissione di Finanziamento del MAE (corresponsione in euro degli assegni di sede), dal 1 gennaio ancora non ha ricevuto i relativi importi.
In particolare tali difficoltà interessano quelle realtà che, prima delle disposizioni della Commissione, il pagamento degli assegni di sede avveniva con una valuta diversa appunto dall’euro.
Sempre nella medesima comunicazione le organizzazioni sindacali hanno chiesto al MAE chiarimenti circa le ricadute relative alla disposizione della Commissione e alle disposizioni di merito adottate, precisando che tale argomento sarà oggetto di confronto già in occasione dell’incontro previsto per il 4 marzo p.v..
Ad avviso di chi scrive tale materia, benché riserva di legge, è soggetta a informazione preventiva da parte dell’Amministrazione e quindi oggetto di relazioni sindacali.
Pubblichiamo di seguito la nota inviata dalle organizzazioni sindacali.
Roma, 18 febbraio 2003
_______________________________
Testo lettera
CGIL SCUOLA CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS
SETTORE ESTERO
Roma 14 febbraio 2003
Le OO.SS. di CGIL-Scuola, CISL-Scuola, UIL-Scuola e SNALS, Settore Estero, preso atto della modifica della valuta di corresponsione dell’assegno di sede dal 1 gennaio 2003 disposta dalla Commissione di Finanziamento, segnalano che in alcune realtà, quali a titolo esemplificativo Gran Bretagna e Svizzera, la nuova disciplina sta comportando ritardi nella corresponsione delle indennità relative al personale docente, ATA e dirigente. Tali ritardi stanno generando notevoli, insostenibili e incomprensibili disagi ai lavoratori, anche assunti a tempo determinato, che hanno difficoltà, in alcuni casi, ad affrontare le spese quotidiane.
Di fronte a tale situazione le scriventi organizzazioni sindacali, nel farsi interpreti delle richieste del personale della scuola interessato, invitano l’Amministrazione a provvedere immediatamente a ripristinare il diritto a percepire la retribuzione secondo le cadenze contrattuali.
Con la presente, infine, le organizzazioni sindacali chiedono quali iniziative l’Amministrazione ha adottato circa le modalità attuative dell’intera operazione, compresa la decurtazione reale dell’assegno di sede per quei lavoratori che fino al 31 dicembre erano retribuiti con una valuta più favorevole e che ora si vedono di fatto decurtata la retribuzione.
Le scriventi organizzazioni propongono che quest’ultimo aspetto del problema, con tutti i suoi risvolti, venga affrontato in occasione dell’incontro previsto per il 4 marzo p.v..
In attesa di un Vostro immediato riscontro sul ritardo del pagamento dell’assegno di sede, distinti saluti.
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