Relazioni sindacali. Un passo avanti e due indietro
Ci risiamo! Evidentemente la delegazione trattante del MAE ha una opinione del tutto singolare delle relazioni sindacali contrattualmente sancite
Ci risiamo! Evidentemente la delegazione trattante del MAE ha una opinione del tutto singolare delle relazioni sindacali contrattualmente sancite. Con una nota sbrigativa e secca ha comunicato alla delegazione di parte sindacale che il programmato incontro del 4 marzo u.s. “viene rinviato a data da destinarsi”, non adducendo alcuna motivazione.
Come annunciato nelle nostre precedenti note nell’incontro concordato per il 4 marzo le delegazioni avrebbero dovuto affrontare la “spinosa” questione relativa al personale assunto con contratto a tempo determinato con particolare riferimento sia al trattamento economico sia a quello previdenziale. L’affrontare tale problematica era ed è urgente anche in considerazione del fatto che il personale assunto a tempo determinato da mesi continua a non essere retribuito almeno per quanto riguarda l’assegno di sede.
Si tratta quindi di una situazione inaccettabile e intollerabile. Ad una parte del personale non viene riconosciuto dall’Amministrazione il diritto costituzionale ad avere la retribuzione prevista dal contratto e dalla legge.
Ma non si tratta solo di questo! La questione relativa ai contratti a termine è solo uno dei tanti argomenti “glissati” da un’Amministrazione incapace non solo a stabilire corrette relazioni sindacali, ma a gestire correttamente ed efficacemente le complesse dinamiche e norme che disciplinano sia il rapporto di lavoro del personale docente, ata e dirigente in servizio nelle istituzioni scolastiche all’estero sia dal punto di vista amministrativo. Altro che buona amministrazione!
Le inefficienze sono sotto gli occhi di tutti dalle questioni inerenti la destinazione - prove di selezione e graduatorie - alle interpretazioni unilaterali e illegittime di importanti istituti contrattuali, alla mancata applicazione di norme legislative e regolamentative quali l’autonomia scolastica e così via.
Noi siamo convinti che soltanto attraverso una forte rivalutazione e implementazione delle istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero è possibile far conoscere e diffondere la nostra lingua e la nostra cultura. Per fare ciò è necessario che il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell’Università e della Ricerca abbandonino la logica di una politica ragionieristica e burocratica e investano risorse umane ed economiche su questo settore. E’ impensabile affidare alla sola professionalità e caparbietà del personale docente, ata e dirigente il compito di rappresentare, in pieno isolamento, la nostra cultura e la nostra lingua all’estero.
La CGIL scuola, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, è impegnata a far sì che ciò accada incalzando fino in fondo l’Amministrazione a cominciare dall’ampliare e allargare l’orizzonte dei diritti di tutto il personale, che a vario titolo, opera e lavora nelle istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero.
Pubblichiamo di seguito le comunicazioni di protesta inviate al MAE sia in riferimento al mancato incontro del 4 marzo sia alla vicenda dei dirigenti scolastici la cui posizione contrattuale ancora necessita di una definizione.
Roma 10 marzo 2003
_______________________________________________
CGIL SCUOLA CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS
Settore estero
Roma, 10 marzo 2003
Oggetto: Rinvio della riunione del 4 marzo 2003
Le scriventi OO.SS. valutano negativamente il rinvio - comunicato dalla S.V. con prot. fax 267/4393 del 27 febbraio 2003 - ad una data imprecisata, della riunione tra la delegazione di parte pubblica e quella di parte sindacale concordata per il 4 marzo 2003.
Ricordano, in merito, che sulla data del 4 marzo 2003 e sui temi da affrontare nel corso del confronto, era stato raggiunto un accordo il 7 febbraio 2003.
In considerazione che le materie da affrontare nel confronto, attengono al rapporto di lavoro e sono regolate dal CCNL per il personale della scuola in servizio all'estero, il quale prevede, sulle stesse, l'attivazione delle relazioni sindacali, le scriventi OO.SS. hanno informalmente richiesto alla S.V. di effettuare l'incontro il 10 marzo 2003.
Poiché a tutt'oggi non è pervenuta alcuna risposta, si chiede alla S.V. di disporre la convocazione, in tempi ragionevolmente brevi, della delegazione di parte pubblica e della delegazione di parte sindacale, per iniziare l'esame dei problemi illustrati ed evidenziati nel corso degli incontri svoltisi il 14 e il 17 gennaio 2003.
Le scriventi OO.SS., nel riaffermare che la soluzione dei problemi per i quali si chiede l'incontro non è più rinviabile, confidano nell'accoglimento della presente richiesta e porgono distinti saluti.
CGIL SCUOLA CISL SCUOLA SNALS
Settore estero
Roma 10 marzo 2003
Ambasciatore
Francesco Aloisi de Larderel
Direttore Generale D.G.P.C.C.
Ministero degli Affari Esteri
Roma
Consigliere d’Ambasciata
Leonardo Sampoli
Capo dell’Ufficio IV della D.G.P.C.C.
Ministero degli Affari Esteri
Roma
Oggetto: richiesta incontro.
Le scriventi OO. SS., firmatarie del CCNL 1° marzo 2003 e dell'ipotesi d'accordo sottoscritta all'ARAN il 19 giugno 2002, per il personale dell'Aerea V della Dirigenza scolastica, hanno inviato alle SS.LL. una nota, datata 30 gennaio 2003, con la quale si chiedeva l'apertura delle relazioni sindacali sull'invio all'estero dei dirigenti scolastici.
Purtroppo, fino alla data odierna, le SS. LL. non hanno dato alcun riscontro alla nota citata.
Pertanto, poiché, come certamente risulterà anche alle SS.LL., vengono segnalate, da parte del personale della scuola in servizio in alcune sedi estere, situazioni di rapporti difficili e talora conflittuali con i dirigenti scolastici, che creano disagio al personale stesso, si chiede la convocazione urgente delle delegazioni - pubblica e sindacale - per l'esame delle situazioni segnalate.
Nell'attesa di un positivo riscontro si porgono distinti saluti.
CGIL SCUOLA CISL SCUOLA SNALS
(M. Mari) (T. Valeri) (A. Natali)
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