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Regolamenti su Licei, Tecnici e Professionali: audizione alla VII Commissione del Senato

Illustrati i motivi del nostro dissenso e l'esigenza di un rinvio.

10/11/2009
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Si è tenuta oggi l'audizione parlamentare presso la VII Commissione Cultura del Senato sugli schemi di regolamento per il riordino dei Licei, degli Istituti tecnici e degli Istituti professionali.

Dopo l’audizione avuta alla Camera la scorsa settimana, anche la commissione cultura del Senato ha aderito alla richiesta del ministro Gelmini, di contingentare i tempi della discussione per un parere in tempi ristretti ascoltando oggi le organizzazioni sindacali di categoria.

Come FLC Cgil abbiamo ribadito, in un articolato documento, che abbiamo consegnato alla Commissione, tutti i motivi del nostro dissenso sia nel metodo che nel merito e abbiamo nuovamente richiesto il rinvio dell'attuazione dei regolamenti al successivo anno scolastico.

Siamo convinti da anni, e lo abbiamo ribadito anche nel seminario dello scorso aprile che sia necessaria una profonda revisione della scuola secondaria superiore, ma crediamo che essa sia incompatibile con le esigenze di risparmio imposte dalle leggi finanziarie (Art. 64 L. 133/09) ma debba essere basata su obiettivi di qualità e supportata da risorse e investimenti.

richiamando le indagini internazionali sull’istruzione, abbiamo ribadito l’importanza di investire nel sapere: è infatti ormai provato che i costi dell’incultura sono decisamente maggiori di quelli della cultura. Abbiamo quindi chiesto di rimuovere i tagli programmati; diversamente, la scuola che uscirà da questi regolamenti, priva di investimenti, sarà più povera, con meno ore, meno discipline, meno laboratori (di cui si avrebbe bisogno, invece, di un deciso potenziamento), meno personale, meno risorse per l’ordinario funzionamento.

Così come una riforma vera non può prescindere dalla formazione, e non solo informazione, del personale che dovrà metterla in atto, abbiamo rilevato che la formazione necessita di un investimento serio progressivo e che sia di vero supporto ad una didattica per competenze, laboratoriale. Siamo invece in presenza di progetto che, contrariamente agli annunci, non prevede investimenti specifici sulla formazione e sui laboratori.

Siamo in ritardo con i tempi della scuola, la fretta istituzionale penalizza l’informazione, l’orientamento delle famiglie e degli studenti; crea inoltre caos nelle scuole che non hanno un quadro normativo istituzionale di riferimento. Non c’è certezza del diritto.

Nel corso della discussione, unitamente a tutte le altre organizzazioni sindacali, abbiamo rilevato la non praticabilità dell’avvio del processo di riorganizzazione che coinvolga anche le classi seconde, nonché le terze e le quarte degli istituti tecnici per la sola riduzione oraria.

Al termine dell’audizione il presidente della commissione G.Possa nel ringraziare per il contributo apportato con l’audizione odierna ha informato che è intenzione della commissione dare il proprio parere in tempi brevi così come richiesto dal Ministro Gelmini.

Roma, 10 novembre 2009

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