Registrato dalla Corte dei Conti il DM sui nuovi criteri per l’assegnazione del fondo di funzionamento per le scuole e per l’alternanza Scuola Lavoro
Incremento fisso di 2.000 euro uguale per tutte le tipologie di Istituto compresi i CPIA. Aumento per tutte le voci. Mille euro alle scuole capofila di specifiche reti.
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Finalmente va in porto un altro obiettivo da tempo perseguito dalla FLC CGIL: sono stati rivisti i criteri di assegnazione del fondo per il funzionamento amministrativo e didattico.
Apprendiamo infatti dalle news del MIUR che il Decreto ministeriale è stato registrato dalla Corte dei Conti. Crediamo che fra breve, scontati i tempi tecnici, il DM sarà ufficialmente pubblicato.
Stando anche al comunicato del MIUR e agli incontri avuti in sede di Tavolo tecnico, le novità maggiori che emergono sono le seguenti: un quota fissa uguale per tutte le tipologie di Istituto (2.000 euro) come fissa è la quota (200 euro) attribuita per ogni sede aggiuntiva (plessi, sezioni staccate, succursali). Nel precedente DM 21/2007 la differenziazione, per quanto concerne le varie tipologie di Istituto, fra le scuole di base e i licei era di 500 euro e fra scuole di base e le altre scuole superiori era di 900 euro a sfavore delle scuole del primo ciclo; per quanto riguarda la sede aggiuntiva alle scuole del primo ciclo veniva assegnata una quota dimezzata rispetto alle scuole superiori.
Per quanto riguarda il costo dell’assegnazione per alunno le differenze rimangono sostanzialmente invariate. Nessuna differenza invece, come già nel testo finora vigente, per ogni alunno con disabilità indipendentemente del tipo di scuola frequentata (15 euro).
Vengono introdotte delle novità di finanziamento non presenti nel precedente DM 21/2007: a favore dei CPIA (considerate scuole di base); degli omnicomprensivi; di ogni classe di esame (12 euro ciclo di base, 20 euro per le superiori); dei Convitti, limitatamente alle quote fisse; dei corsi serali/scuole ospedaliere/ scuole carcerarie (200 euro a corso); delle scuole capofila di reti con una somma forfait di 1000 euro (ma solo di reti per l’acquisizione di beni e servizi, formazione del personale e per il supporto amministrativo contabile).
Naturalmente ogni voce è stata incrementata (il finanziamento, in ogni caso sempre insufficiente, è stato complessivamente incrementato di 126 milioni di euro).
La FLC CGIL da molti anni si è battuta (in sede di Tavolo tecnico per le semplificazioni amministrative e con la proposta ufficiale inviata al Ministro nel febbraio del 2015 con le 32 azioni) per la revisione di criteri di finanziamento come anche per un incremento complessivo delle risorse per il funzionamento amministrativo e didattico e per dare ai Cpia la dignità di autonomia scolastica vera e propria.
In sede di tavolo Tecnico peraltro la FLC ha avanzato precise proposte di revisione. Fra queste l’eliminazione delle differenze fra scuole del primo e del secondo ciclo, per la quota base e per la quota delle sedi aggiuntive: un obiettivo raggiunto, anche se tali quote potevano essere più elevate data ormai l’estrema complessità gestionale di ogni sede scolastica determinatasi a seguito delle feroci razionalizzazioni della rete scolastica di questi ultimi anni.
Altra proposta avanzata dalla FLC e che ha trovato posto nel nuovo DM è la clausola di revisione periodica del DM per adeguare i parametri che dovessero risultare inadeguati.
L’applicazione di nuovi parametri troverà applicazione dal settembre 2016.
Lo stesso Decreto, in base al comma 39 dell’art 1 della legge 107/2015, regola anche l’erogazione del finanziamento (100 milioni di euro) per l’alternanza Scuola Lavoro a partire dal gennaio 2016: i corsi frequentati da ogni alunno dei licei avranno un costo del valore della metà del costo dell’alunno degli altri Istituti superiori in ragione della doppia quantità oraria che impegnerà gli studenti degli istituti Tecnici e Professionali.
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