Primo rapporto sull’offerta di formazione professionale in Italia
E’ stato presentato oggi il Primo rapporto sull’offerta di formazione professionale in Italia, frutto di una ricerca realizzata dall’Isfol con la collaborazione del Cisem, centro di ricerca della Provincia di Milano.
E’ stato presentato oggi il Primo rapporto sull’offerta di formazione professionale in Italia, frutto di una ricerca realizzata dall’Isfol con la collaborazione del Cisem, centro di ricerca della Provincia di Milano. Si tratta di un censimento svolto nel corso del 2000, che ha coinvolto 1.500 sedi formative, con una copertura interessante dell’offerta formativa complessiva ( la stima è del 90%). Oltre al rapporto, l’indagine ha prodotto un Archivio telematico di tutte le singole sedi, accessibile tramite il sito Internet dell’Isfol www.isfol.it - Area sistemi formativi. I dati sono stati raccolti sulla base di un questionario messo a punto dai ricercatori, relativo a:
- dati identificativi dell’ente
- dati identificativi della Sede operativa
- dati e informazioni relativi all’attività svolta dalla sede operativa e al personale ( tipologia del rapporto di lavoro, numero del personale interno a tempo pieno e a tempo parziale, e della funzione esercitata dal personale interno, numero del personale esterno.
Al questionario gli Enti hanno risposto volontariamente, quindi ciò che emerge è una foto istantanea basata sulle loro autodichiarazioni, relativa all’anno formativo 1999/2000: Isfol e Cisem si sono impegnati ad aggiornare i dati nel corso degli anni. In sintesi ciò che il rapporto evidenzia:
1. sono 1.164 gli Enti giuridicamente responsabili dell’attività formativa, di cui il 43% ( 501) sono ubicati al Nord, il 30,8% ( 358) al Centro e il 26,2% al Sud e nelle Isole.
2. il 55% degli Enti opera da più di 10 anni e il 13,4% da più di sei; il sistema della formazione professionale appare, quindi, piuttosto consolidato e radicato
3. Il 58,3% delle attività si concentra nel settore terziario, segue il 38,4% nel settore delle attività industriali, mentre solo il 3,3% per agricoltura/caccia/pesca.
4. l’attività formativa ancora prevalente è quella al lavoro: 257.000 allievi, mentre 220.000 sono gli allievi dei corsi di formazione continua.
5. prevalente è la formazione rivolta ai giovani, 193.000, di cui 77.000 frequentano corsi di primo livello. Da questo punto di vista la realtà è molto differenziata fra le regioni, in particolare le isole presentano una situazione più statica, con tipologie formative più tradizionali.
6. gli operatori della f.p. risultano essere 58.069 unità, così distribuiti: 18.835 personale dipendente, ripartito nei quattro servizi ( logistici, amministrativi, formativi, direttivi), 4.118 su più sedi operative, 35.116 personale “esterno”. Insomma per ogni operatore interno è presente poco più di un operatore e mezzo esterno, ma, analizzando più da vicino il dato disaggregato, emerge che per i servizi logistici, amministrativi e direttivi è utilizzato in prevalenza personale interno, mentre per i servizi formativi 11.479 sono unità interne e 33.156 esterne, cioè per 1 formatore dipendente ci sono 2,9 formatori senza vincoli di dipendenza.
Sono numeri che indicativamente risultavano anche dall’indagine che nel dicembre 1999 avevamo curato come CGIL scuola, ma ora finalmente abbiamo un prodotto rilevato da una indagine più dettagliata, e soprattutto con un Archivio cui si può agevolmente accedere, che consente una leggibilità trasparente dello stato dell’offerta di formazione professionale nel nostro paese.
Roma, 18 giugno 2001
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