Vertenza precari: la Corte Costituzionale rinvia l'udienza del 23 giugno
Una battuta d'arresto che aumenta le preoccupazioni dei precari. La FLC CGIL intensifica l'iniziativa politica e legale per la stabilizzazione dei precari.
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La Corte Costituzionale ha rinviato a data da destinarsi l’udienza fissata per il prossimo 23 giugno 2015 nel corso della quale si sarebbe dovuto discutere e decidere della legittimità della normativa italiana in materia di reiterazione dei contratti a tempo determinato nella scuola oltre i 36 mesi.
Quest’udienza era molto attesa in specie dai tanti precari della scuola che, dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea dello scorso novembre 2014 con cui era stato censurato lo Stato italiano per l’abuso dei contratti a termine, attendevano la conferma di tale giudizio anche da parte della Corte Costituzionale italiana.
Purtroppo questo rinvio rischia di alimentare il clima di preoccupazione e tensione che coinvolge i precari, i quali vedono allontanarsi, dopo tanti anni di supplenze, le loro legittime aspettative di stabilizzazione. Un clima reso ancora più incandescente da un Governo che non sembra determinato a dare seguito alle sue promesse di immettere in ruolo almeno 100.000 docenti a partire dal settembre 2015.
Dopo che la Corte di Giustizia europea, pronunciandosi su richiesta della stessa Corte Costituzionale, ha sancito il comportamento illegittimo dello Stato italiano in materia di precariato, sarebbe opportuno arrivare quanto prima a una decisione della giurisdizione nazionale, sanando così un' insopportabile ingiustizia nei confronti dei lavoratori precari della scuola e del pubblico impiego vittime incolpevoli dello sfruttamento del lavoro da parte dello Stato.
In questa causa, oltre i ricorrenti, la FLC e la CGIL sono state le uniche organizzazioni che si sono costituite in giudizio visto che erano presenti anche il 26 novembre 2014 in Corte di Giustizia Europea insieme alla Gilda. Adesso auspichiamo in una fissazione tempestiva da parte della Corte Costituzionale della nuova data per l'udienza. Questa battuta d'arresto, comunque, non ferma la FLC CGIL che proseguirà senza soste con l’iniziativa sindacale e l’azione legale a tutela del diritto alla stabilizzazione dei precari, sia Ata che docenti.
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