Pagamento supplenti: le spese anticipate dalle scuole per pagare il mese di dicembre devono essere restituite
Nessuna garanzia nella nota sul programma annuale: per la FLC CGIL è un'ingiustizia e un pasticcio procedurale.
In questi giorni molte scuole si trovano alle prese con una decisione difficile. Occorre liquidare gli stipendi ai supplenti temporanei, specialmente quelli che hanno già terminato il servizio o lo terminano con l'inizio delle vacanze.
Dovrebbero essere gli ultimi stipendi che le scuole pagheranno, poiché dal 1 gennaio la liquidazione sarà a carico del sistema centralizzato NOI PA.
I fondi che il Ministero ha erogato prendendo a riferimento i dati trasmessi il 5 dicembre sono spesso insufficienti, o perché gli impegni per queste supplenze sono stati assunti dopo, o per errori sia nelle trasmissioni dei dati che nella loro lettura.
Non vogliamo in questa sede approfondire gli aspetti tecnici, ma solo rilevare che per le famiglie dei precari della scuola, siano essi docenti o ATA, lo stipendio è una necessità impellente, soprattutto con la crisi economica che attanaglia le famiglie.
Per questo condividiamo la scelta di quelle scuole che, avendo disponibilità di cassa anche derivante da fondi privati hanno scelto di anticipare il pagamento.
Ora tocca al Ministero fare la sua parte. La circolare di accompagnamento al Programma Annuale sembra prevedere che a fronte di residui attivi le somme verranno rese disponibili su NOI PA. Ma questo creerebbe ancora una volta un'ingiustizia e un irrisolvibile pasticcio procedurale. Si tratta infatti di rimborsare alle scuole somme che hanno già speso, e che a loro devono tornare perché destinate ad altre finalità.
Abbiamo notizia che in questi giorni ad alcune scuole stanno finalmente arrivando somme a copertura di una parte dei residui attivi pregressi. Questo è frutto anche della nostra mobilitazione e ne siamo soddisfatti anche se continuiamo a chiedere un piano di risanamento che vada a favore di tutte le scuole, non solo di quelle che si trovano in sofferenza di cassa.
Ci auguriamo che non si vogliano ulteriormente mettere in difficoltà le scuole, che faticosamente operano per mantenere la qualità dei servizi e nel contempo rispettare i diritti di chi lavora.
Il MIUR ci ha assicurato che le somme anticipate dalle scuole verranno restituite nel mese di gennaio. Bene, ma allora si apra un nuovo monitoraggio se si vuole dare tranquillità alle scuole e ai lavoratori.
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