Aggiornamento delle GPS: facciamo il punto della situazione
Come FLC CGIL stiamo chiedendo alla politica e al Ministero impegni precisi.
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Il tema dell’aggiornamento delle GPS è questione che stiamo seguendo con costante attenzione come FLC CGIL sin dallo scorso autunno.
Infatti il 6 dicembre, in occasione dell’Assemblea nazionale del Forum del lavoro precario della FLC CGIL, abbiamo segnalato il rischio di uno slittamento.
Quella nostra attenzione al tema fu colta da alcuni siti specializzati e le nostre preoccupazioni venivano descritte in un articolo in cui si richiamava l’iniziativa da noi promossa il 6 dicembre.
A gennaio abbiamo rilasciato una specifica intervista sul tema, ritornando sul rischio slittamento.
Le nostre interlocuzioni con le forze politiche e il Ministero su questo punto sono state intensificate a ridosso della Legge di Bilancio, quando con un emendamento da noi sostenuto abbiamo messo insieme due temi:
- una nuova fase di assunzioni da GPS 1 fascia
- l’aggiornamento delle graduatorie entro giugno.
Quell’emendamento è stato raccolto dalle forze politiche nella parte che riguarda le assunzioni da GPS e poi finalmente approvato nell’ambito della conversione del decreto Milleproroghe, su cui a oggi aspettiamo la votazione definitiva.
Rispetto alle GPS il tema è stato invece affrontato con il Ministero in occasione del confronto sul nuovo Regolamento delle supplenze, dove abbiamo registrato un cambio di passo di non poco conto: il Ministero che in un primo momento aveva paventato il rinvio, come emerge dal report pubblicato sul nostro sito, ha poi ha aperto alla possibilità di fare l’aggiornamento, senza però chiarire mai tempi e regolamentazione utilizzata per l’aggiornamento stesso.
Nelle settimane successive, mentre alcune sigle sindacali diffondevano fake news sulle presunte date dell’aggiornamento, noi abbiamo continuato a interloquire con le forze politiche e il Ministero con autonomia ma anche con atteggiamento costruttivo, sempre sostenendo la necessità di non rinviare l’appuntamento programmato per il 2022.
Le motivazioni che ci hanno spinto e ci spingono a sostenere questa linea con coerenza riguardano la salvaguardia dei diritti di tante persone che si aspettano e vogliono poter aggiornare la propria posizione:
- i lavoratori inseriti nelle graduatorie aspettano l’aggiornamento per poter inserire i servizi maturati, i titoli per i quali hanno studiato, o per cambiare provincia.
- specializzati e specializzandi nel sostegno vogliono potersi inserire a pieno titolo, come è legittimo per chi ha superato delle selezioni, studiato e si è formato, pagando costi importanti per la frequenza del TFA.
- I neo laureati vogliono potersi inserire nelle GPS ed è sbagliato lasciare alle MAD un pezzo rilevante del reclutamento.
- la scuola ha bisogno di supplenti, lo sentiamo ogni giorno anche attraverso la cronaca sul tema dell’impatto del COVID sul sistema di istruzione, quindi l’aggiornamento serve ai lavoratori ma serve anche alla scuola.
- il Ministero nel 2020 ha assunto l’impegno ad aggiornare le GPS dopo 2 anni. Le norme sul reclutamento cambiano con una frequenza irragionevole nel nostro Paese. Rispettare l’impegno assunto con più di 700 mila persone è un tema di credibilità delle istituzioni.
A oggi ci sono segnali di apertura importanti da parte delle forze politiche, che potrebbero approvare un emendamento finalizzato a salvaguardare l’aggiornamento delle GPS nella fase di conversione del decreto “sostegni-ter”.
Siamo fermamente convinti che questa scelta sarebbe quella giusta, attesa peraltro dai 700 mila insegnanti e laureati iscritti nelle graduatorie.
Abbiamo consegnato al Ministero molte proposte concrete relative alla piattaforma informatica, tutte tese a garantire una procedura efficace e trasparente, come ad esempio la pubblicazione immediate dei punteggi all’atto della compilazione dell’istanza, una misura che ridurrebbe gli errori materiali di compilazione in modo significativo.
Siamo convinti che l’aggiornamento debba avvenire con tempi congrui e distesi, senza date frettolose, che metterebbero a repentaglio la possibilità per i docenti di inserire l’annualità di servizio maturata in questo anno scolastico, il 2021/22.
Per i docenti che si specializzeranno a luglio bisogna garantire un’apposita finestra, per fargli dichiarare il voto di specializzazione, in maniera che possano inserirsi a pieno titolo in 1 fascia sostegno.
Il nostro impegno va nella direzione di tutelare i diritti dei precari e favorire scelte funzionali al buon funzionamento della scuola. Continueremo a muoverci in questa direzione.
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