Pensionamenti personale scolastico: utilizzo di Passweb secondo il Ministero
La questione va risolta nell’ambito della mobilitazione che abbiamo proclamato sulla scuola. In attesa il personale si asterrà da questa incombenza. Prosegue la nostra rivendicazione per un investimento mirato per rendere interoperabile il Sistema centrale del MI
Il Ministero, con la nota 1782 del 18 novembre 2021, sollecita gli Uffici Scolastici Regionali circa la necessità di “assicurare la progressiva implementazione dell’utilizzo dell’applicazione nuova Passweb dell’INPS, al fine di realizzare, nei prossimi anni scolastici, il passaggio completo alla predetta modalità di gestione delle cessazioni per il personale scolastico”.
Ricordiamo che, soprattutto grazie rivendicazioni della FLC CGIL, nella circolare sulle pensioni del 1° Ottobre 2021, non vi è alcun richiamo perentorio all’utilizzo dell’applicativo passweb da parte delle scuole. Al contrario, è contemplata la possibilità che gli Ambiti territoriali o le Istituzioni scolastiche aggiornino i dati sul sistema SIDI in modo che le informazioni, disponibili su SIDI, possano essere inviate “dal MI all’INPS con flussi massivi periodici al fine di renderli disponibili in consultazione agli operatori INPS”. Sarà compito di questi ultimi valutare il loro utilizzo e caricamento in nuova Passweb con le funzioni preposte.
L’Amministrazione, nel lamentare che, dal monitoraggio effettuato lo scorso anno, sia emerso il ricorso ancora insufficiente, in alcune regioni, dell’utilizzo dell’applicativo nuova Passweb dell’INPS, invita ad incrementare tale strumento, nell’ottica della graduale transizione all’utilizzo di tale piattaforma, secondo degli obiettivi assegnati a ciascun USR.
Questi, in sintesi, gli obiettivi dettati dal MI, in accordo con INPS, alle scuole:
Regione |
Percentuale uso Passweb nel 2021 |
Obiettivo uso Passweb nel 2022 |
Abruzzo |
76% |
100% |
Basilicata |
61% |
100% |
Calabria |
16% |
26% |
Campania |
35% |
60% |
Emilia Romagna |
27% |
58% |
Friuli Venezia Giulia |
80% |
100% |
Lazio |
14% |
25% |
Liguria |
37% |
71% |
Lombardia |
45% |
86% |
Marche |
88% |
100% |
Molise |
79% |
100% |
Piemonte |
76% |
100% |
Puglia |
15% |
26% |
Sardegna |
45% |
92% |
Sicilia |
37% |
70% |
Toscana |
15% |
28% |
Umbria |
52% |
100% |
Veneto |
69% |
100% |
Totale |
41% |
65% |
In sostanza, pur rivolgendosi agli USR, il Ministero impegna ancora le scuole, nel prossimo futuro, a sobbarcarsi integralmente il compito di gestire le cessazioni del personale al posto dell’INPS.
Si tratta dell’ennesima attività trasferita alle scuole in modo ambiguo, senza il previsto confronto con le organizzazioni sindacali, come invece prevede il CCNL 2016/2018 (art. 22, comma 9, lett. a4).
Come FLC CGIL, ci battiamo da anni (dal 2013) per togliere alle scuole l’onere dell‘accertamento e caricamento dei dati assicurativi (già conosciuti e già certificati dal MEF) dei dipendenti utilizzando l’applicativo Passweb, ai fini della certificazione del diritto a pensione dei lavoratori.
Queste pratiche non definite né per legge, né per via contrattuale, da gestire tramite l’applicativo INPS, sono fuori dai compiti istituzionali delle scuole, non essendo collegati all’offerta formativa, e sono impossibili da sostenere da parte delle stesse, sia per la carenza di personale (tagli agli organici e divieto a sostituire il personale assente), che per l'assenza di competenze professionali specifiche. Anche l'assunzione delle responsabilità delegate in materia dei diritti pensionistici non trova riscontro nelle mansioni di competenza degli Amministrativi.
Essi, dunque, restano di stretta spettanza dell’ente previdenziale e le scuole si devono limitare al mero caricamento dei dati dei propri dipendenti a SIDI.
Il Ministero si era impegnato con i sindacati ad individuare soluzioni che consentissero di lavorare sulla interoperabilità dei sistemi informatici MI/Inps, eliminando gli interventi da parte delle scuole. Questo non è stato ancora attuato, nonostante nel decreto Rilancio fossero previste misure per facilitare il lavoro delle istituzioni scolastiche nella gestione delle istanze di cessazione dal servizio, stanziando risorse per 10 milioni di euro per il 2020.
Oggi, nel Patto per il PNRR sono previste ulteriori risorse da mettere a disposizione con la finalità di semplificazione dei processi e della digitalizzazione di tutta la PA. Ma nulla si è ancora fatto in questa direzione per alleggerire il lavoro delle segreterie.
Come FLC CGIL rivendichiamo un investimento mirato per rendere funzionale e interoperabile il Sistema centrale del MI, in modo da prevedere l’interscambio dei dati tra le varie Amministrazioni ed Enti pubblici, riducendo, di conseguenza, anche l’impiego delle scuole, costrette a digitare di continuo dati già in loro possesso delle istituzioni richiedenti.
Al fine di giungere ad un chiarimento definitivo le scuole, nell’ambito dell’attuale stato di agitazione proclamato da FLC CGIL UIL scuola Snals Confsal Gilda Unams e da parte dei Dirigenti scolastici della FLC CGIL, UIL Scuola, SNLAS Confsal, si asterranno da utilizzare passweb almeno fino a quando il Mi non si siederà al tavolo sindacale per discutere tempi e modalità per il trattamento di queste pratiche. La prima occasione sarà il tavolo di conciliazione convocato per il 23 novembre per il personale docente educativo e ata e il 24 novembre 2021 per il personale Dirigente scolastico.
Liberare le scuole dalle cossi dettemolestie burocratiche è uno dei punti che abbiamo messo alla base della piattaforma rivendicativa lanciata il 15 novembre scorso con proclamazione dello stato di agitazione e astensione dalle attività aggiuntive.
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