Organico di fatto 2009-2010: confermati 5000 posti in meno. La scuola pubblica in ginocchio
Fondate le denunce della FLC e smentite le affermazioni del Ministro Gelmini. Rientra dalla finestra il taglio di 5.000 docenti che meno di due mesi fa era uscito dalla porta (organico di diritto). Per gli Ata nessuna possibilità di ottenere un posto in più neanche se aumentano gli alunni.
Nella serata di ieri si è tenuto al Miur un primo incontro con i sindacati sulla circolare relativa all’avvio dell’anno scolastico e all’adeguamento dell’organico di diritto del personale docente, educativo ed Ata alle situazioni di fatto.
La posizione del Miur
In avvio dell’incontro il Capo Dipartimento ha ricordato che il 31 agosto è il termine ultimo per definire le operazioni di sistemazione, utilizzazione, immissioni in ruolo e incarichi a tempo determinato, tutte finalizzate ad assicurare un corretto e regolare avvio dell’anno scolastico.
Ha poi sottolineato l’importanza di proseguire negli incontri, già attivati nella fase di definizione degli organici di diritto, con le Regioni e gli Enti locali al fine di acquisirne gli orientamenti, nell’ottica di una programmazione integrata dell’offerta formativa e al fine di effettuare scelte il più possibile condivise in materia di adeguamento degli organici alle effettive esigenze delle scuola.
I criteri e i parametri per la formazione delle classi sono ora definiti dal Regolamento sul dimensionamento della rete scolastica che ha sostituito integralmente il D.M. 24 luglio 1998, n. 331 e il D.M. 3 giugno 1999 n. 141 per le classi che accolgono gli alunni disabili. Solo per l’anno scolastico 2009/10 restano confermati “i limiti massimi” di alunni per classe previsti dal predetto D.M. 331/98 e solo per le istituzioni scolastiche individuate nel piano di riqualificazione edilizia (Quale piano, visto che lo stesso risulta ancora in corso di predisposizione?). Ovviamente continuano ad applicarsi le disposizioni relative alle limitate dimensioni delle aule.
Infine ha ricordato che il decreto interministeriale relativo agli organici dell’a.s. 2009/10, trasmesso con la C.M. n. 38 del 2 aprile 2009, ha previsto che le riduzioni stabilite dalla legge n. 133 del 2008 per l’a.s. 2009/10, avvenissero in parte in organico di diritto (per una quota pari a 37.000 unità) e in parte in organico di fatto (per una quota di 5.000 posti). Questa ulteriore riduzione comporterà che rispetto alle deroghe di posti in più autorizzate ed attivate nello sorso anno nel passaggio dall’organico di diritto a quello di fatto, per il prossimo anno ne dovranno essere autorizzate 5.000 in meno. A ciascuna regione è attribuita la quota di posti da contenere rispetto alle deroghe autorizzate nell’organico di fatto dello scorso anno.
Sarà compito delle Direzioni Scolastiche Regionale individuare le modalità per perseguire tale risultato, mentre il Miur, su questo, si limiterà a fornire solo alcune piste di lavoro.
La posizione e le richieste della FLC Cgil
L’informativa di oggi conferma la fondatezza delle nostre ragioni che da circa un anno contrastiamo la politica dei tagli in tutte le sedi e con ogni mezzo. Infatti, la bozza di circolare, in fase di emanazione, rende evidente che non c’è nessuno sconto rispetto all’ammontare complessivo dei tagli, né sul personale docente (42.000) né sul personale Ata (15.000). Il rinvio deciso qualche mese fa di 5.000 di questi tagli sui docenti all’organico di fatto, con la velata promessa poi di non effettuarli, si rivela oggi per quello che era, e cioè un bluff con cui si cerca di attenuare la portata devastante della manovra economica del Governo.
Mentre le scuole sono già in ginocchio per la mancanza di fondi e di personale, dopo il taglio nel diritto, non ci sarà più la possibilità di soddisfare le richieste della famiglie e garantire il diritto allo studio. Dunque, l’ulteriore riduzione di 5.000 docenti è insostenibile. Per gli Ata il taglio è di una violenza inaudita. Infatti, nelle scuole si rischia la chiusura dei laboratori e di numerosi plessi. Ad esempio ci sono scuole con 16 plessi, ma con un organico attribuito di 12 collaboratori scolastici. Questo è un dato ben noto al Miur, ma ciò nonostante nella bozza di circolare scrive: ” l’attivazione di ulteriori posti nell’adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto non deve comportare, a livello provinciale, incrementi di posti del medesimo organico. Qualora necessario, le SS.LL., sulla base delle indicazioni e delle richieste formulate dai dirigenti scolastici, possono autorizzare eventuali incrementi di posti esclusivamente a mezzo di compensazione, a livello provinciale”.
Si tratta di una circolare piena di contraddizioni nel disperato tentativo di nascondere la drammatica realtà dei fatti: i tagli scritti in finanziaria vengono operati fino all’ultimo numero. Smentito quindi il Ministro che aveva, solo pochi mesi fa, garantito una riduzione del taglio previsto nella legge 133/08.
Ad esempio ci chiediamo come si concilia l’affermazione del Miur laddove scrive nella circolare che si “ dovrà tener conto degli effettivi incrementi del numero degli alunni per corrispondere alla domanda di istruzione espressa dalle famiglie”, e dall’altro riduce altri 5.000 posti.
Inoltre, il richiamo reiterato all’autonomia scolastica appare fuori luogo dal momento che si ripete ossessivamente che tutto va contenuto nei limiti delle risorse disponili. Nella scuola secondaria nei fatti non c'è nessun rinvio del taglio previsto dalla legge 133/2008. Infatti, questo viene operato attraverso il dimensionamento della rete scolastica.
Nel merito della circolare la FLC ha fatto le seguenti osservazioni:
Scuola dell’infanzia. Non è assicurato nemmeno un posto in più rispetto alla dotazione già assegnata nel diritto e neanche a fronte di liste d’attesa. Questo, in passato, non era mai accaduto!
Scuola primaria. Non è garantito più il tempo mensa per effetto dell’eliminazione di tutte le ore di compresenza, costringendo di fatto le scuole che non riusciranno a ricavare ore a tal fine nell’ambito della dotazione assegnata per 27 o 30 ore, a sospendere il servizio. Non è chiaro l’obbligo all’insegnamento dell’inglese per chi è in possesso del titolo, e cioè se è dovuto solo nell’ambito della classe (se a tempo pieno) o delle classi (sul tempo normale) su cui si presta servizio come docente comune. Questo chiarimento va fatto dal momento che a nessun docente può essere imposto d’ufficio di diventare specialista di seconda lingua.
Scuola secondaria di primo e di secondo grado. Vanno modificate tutte quelle cattedre che, per rientrare nei tagli imposti, sono state costituite nel diritto illegittimamente a più di 18 ore in aperta violazione del Ccnl. Per questa via saltano sia la continuità didattica sia l’ unitarietà degli insegnamenti e i docenti, pur di non diventare soprannumerari, sono costretti ad accettare anche cattedre (non da ordinamento) oltre le 18 ore. Su questo punto abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà, chiedendo che la circolare scriva nero su bianco che in base al Ccnl nessun docente può essere obbligato a svolgere lavoro straordinario.
Sostegno. Va cancellato il richiamo alle reti di scuola che nella sua genericità desta molte preoccupazioni.
Personale Ata. L'adeguamento alle situazioni di fatto non può essere limitata solo a casi eccezionali (sicurezza e inidonei), ma va estesa a tutti quelle situazioni dove è necessario almeno un c.s. per ogni plesso e per ogni turno. Le soluzioni organizzative (improbabili) richiamate continuamente dalla bozza di circolare non possono violare il Ccnl, imponendo al personale, come già accade oggi, orario straordinario e turni di lavoro massacranti. Il richiamo alle reti di scuole, senza prevedere risorse aggiuntive, va cancellato perché è una modalità organizzativa che nasconde un ulteriore sfruttamento delle persone.
Personale Educativo. Viene citato solo nel titolo, ma non si dice neanche una parola sulla loro dotazione.
Per tutte queste ragioni la FLC Cgil ha chiesto al Ministro, e all’amministrazione tutta, di assumersi le dovute responsabilità e di dare indicazioni e risposte chiare.
Roma, 3 luglio 2009
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