O.d.g sulla legge n. 53/03
Pubblichiamo il testo dell'o.d.g. su sulla legge n. 53/03 approvato all'unanimità dal Comitato Direttivo Nazionale della Cgil scuola tenutosi a Roma l’11 giugno
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Pubblichiamo il testo dell'o.d.g. su sulla legge n. 53/03 approvato all'unanimità dal Comitato Direttivo Nazionale della Cgil scuola tenutosi a Roma l’11 giugno.
Roma, 13 giugno 2003
testo o.d.g.
La legge 53/03 ha iniziato a produrre i suoi primi, pesanti effetti negativi sul diritto allo studio e sul sistema scolastico italiano.
Con l’ abrogazione della legge 9/99, che aveva elevato di un anno la durata dell’obbligo scolastico, migliaia di ragazzi, non più obbligati, rischiano di perdersi per strada andando ad aumentare i già alti livelli di dispersione scolastica.
L’introduzione dell’anticipo, realizzato con la riapertura delle iscrizioni, peraltro non accolta dalla maggior parte delle famiglie, mette in difficoltà l’organizzazione didattica della scuola elementare e apre la strada alla deriva assistenziale della scuola dell’infanzia, cancellando la prospettiva della sua generalizzazione quantitativa e qualitativa.
Il Governo, inoltre, ha annunciato la volontà di avviare l’attuazione della legge delega, con un decreto legislativo che riguarda la scuola dell’infanzia e la scuola elementare a partire dal prossimo anno scolastico e successivamente la scuola media.
Si prevede la riduzione del tempo scuola di tutti, l’eliminazione del tempo pieno e tempo prolungato, si introducono modelli di organizzazione didattica impoveriti, irrigiditi, gerarchici.
Nella scuola secondaria superiore, si è avviata una sperimentazione, priva di regia nazionale, sull’alternanza scuola lavoro, mentre si tenta di anticipare i contenuti del futuro diritto dovere all’istruzione-formazione professionale, con un intervento finalizzato a fronteggiare l’emergenza del vuoto creato dall’improvvida abrogazione della legge 9/99.
Questa situazione sta provocando disagio e ansia nelle scuole, oltre che incertezza sull’ avvio del prossimo anno scolastico, a causa di provvedimenti improvvisati, affrettati e che si vorrebbero imporre senza confronto e ascolto della scuola reale.
A tutto ciò si aggiungono i danni prodotti dai provvedimenti della finanziaria sul taglio degli organici e sul completamento a 18 ore delle cattedre: impoverimento dell’offerta formativa, riduzione del diritto allo studio, discontinuità didattica, aumento del numero degli insegnanti per classe, calo dei posti di lavoro per i precari.
Il CDN, nel confermare il giudizio negativo della CGIL scuola sulla legge delega,
respinge
qualunque ipotesi di attuazione della legge 53/03 a partire dal prossimo anno scolastico, che, oltre a confermare scelte di politica scolastica inique e sbagliate, impedirebbe il necessario confronto di merito su contenuti ancora da definire.
conferma
la scelta della CGIL di arrivare con l’avvio del prossimo anno scolastico ad una iniziativa generale nazionale, se possibile unitaria, contro la politica scolastica del governo,
dà mandato
alla segreteria di elaborare e proporre le opportune iniziative per il prossimo anno scolastico, da proporre alle scuole e ai lavoratori a sostegno della scuola pubblica contro la politica scolastica del governo.
Approvato all’unanimità
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