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Nuovo reclutamento, non piu’ pubblico

Il MIUR ha diramato il testo della bozza del decreto attuativo art. 5 legge 53/04.

20/07/2004
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Il MIUR ha diramato il testo della bozza del decreto attuativo art. 5 legge 53/04.

Il decreto è uno dei tanti attraverso i quali il Governo sta applicando la legge 53/03 e descrive le nuove forme di reclutamento dei docenti e il nuovo percorso di formazione iniziale che sostituirà quello attuale costituito dalle specializzazioni SSIS per i docenti di scuola secondaria e di laurea in scienze della formazione primaria per i docenti della scuola primaria.

In quanto al sistema di reclutamento, quello oggi in vigore prevede la partecipazione a concorsi pubblici e l’assunzione attraverso lo scorrimento di graduatorie. Il modello di reclutamento contenuto nella bozza di decreto abbandona per sempre la trasparenza e l’uguaglianza costituzionali per avviare assunzioni di tipo discrezionale dove il diritto non è garantito e dove chi assume lo fa sulla base di un giudizio soggettivo.

FORMAZIONE INIZIALE: si svolge nelle Università e nelle istituzioni di alta formazione artistica e musicale, è di pari dignità per tutti i docenti, dalla scuola materna alle scuole superiori compresa la formazione e istruzione superiore. Si acquisisce con una laurea specialistica o un corso accademico di II livello che abilitano all’insegnamento delle discipline che il Ministro definirà con proprio decreto, dopo il superamento di un esame di Stato.

ACCESSO AI CORSI: avviene attraverso il superamento di prove di ammissione che accertano l’adeguatezza della preparazione dei candidati. Le Commissioni sono formate da docenti universitari e da docenti titolari delle istituzioni scolastiche e formative.

PROGRAMMAZIONE DEI POSTI: compete al Ministro dell’istruzione d’intesa con i ministri del tesoro, delle finanza e della funzione pubblica e copre un triennio. La rilevazione delle disponibilità è regionale e comprende le scuole paritarie. Un altro decreto ripartisce i posti fra le università. Con lo stesso percorso si ripartiscono i posti nelle Accademie e nei Conservatori.

CLASSI DEI CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA: sono definiti con decreto del MIUR che determina inoltre il profilo culturale e professionale del docente, le attività didattiche anche attinenti l’integrazione degli alunni con handicap, gli ambiti disciplinari, l’attribuzione dell’80% dei 120 crediti complessivi. Si ribadiscono le preminenti finalità di approfondimento disciplinare, come già previsto nella legge.

CENTRI DI SERVIZIO PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI: vengono istituiti con regolamento di ateneo e hanno la funzione di organizzare e monitorare le attività di tirocinio, provvedere allo svolgimento delle prove di accesso, organizzare i laboratori professionali e i tirocini, raccordarsi con enti e istituzioni pubbliche e private da coinvolgere nei tirocini, organizzare la formazione di funzioni di supporto

ACCESSO ALL’INSEGNAMENTO: i docenti abilitati con questo percorso vengono inseriti in un albo professionale regionale, distinto per classi di concorso e vengono assegnati alle scuole, dove svolgeranno il tirocinio, tramite una convenzione che le scuole stipulano con i Centri di Servizio. Il tirocinio ha valore di praticantato durante il quale il docente assume responsabilità d’insegnamento sotto la supervisione di un tutor. Gli interessati tipulano un contratto di formazione lavoro, il cui schema verrà definito da un decreto del ministro d’intesa con il ministro della funzione pubblica. Al termine del biennio discutono una relazione di esperienze con il comitato di valutazione della scuola. Se il giudizio è positivo e se è positivo anche il giudizio del Dirigente Scolastico e del tutor,vengono assunti in ruolo con il vincolo di permanenza nella scuola di 3 anni.

NORME TRANSITORIE: le graduatorie permanenti vengono trasformate in graduatorie ad esaurimento. I posti della programmazione triennale vengono suddivisi così: 25% dei posti agli abilitati con laurea specialistica, 25% dei posti a coloro che hanno superato un concorso per esami 4e titoli, 50% dei posti agli iscritti nella graduatorie permanente. I docenti specializzati SSI, quelli abilitati nei corsi di didattica della musica, e quelli laureati in scienze della formazione primaria possono chiedere di far parte della graduatoria della graduatoria di idonei da concorso ordinario.

DISCIPLINA DEL PERSONALE DOCENTE: verrà definita in sede di accordo Stato regioni.

L’opera demolitrice dello stato di diritto che fa questo decreto è sostanziosa:

Modifica i connotati costituzionali che definiscono l’accesso al lavoro pubblico, introduce infatti la chiamata diretta dei docenti. Prima il Centro dei Servizi li distribuisce nelle scuola secondo modalità incontrollabili, poi il giudizio del Dirigente Scolastico, del tutor e del comitato di valutazione avallano l’assunzione.

Durante il praticantato, hanno un contratto diverso da tutti gli altri docenti, un contratto di formazione lavoro, ma hanno responsabilità d’insegnamento. Fra l’altro riducono le possibilità reali di lavorare per gli attuali precari, molti dei quali saranno di fatto espulsi dal sistema scuola.

Attraverso questo decreto poi passa molta sostanza culturale della legge Moratti: una formazione docente sostanzialmente di tipo disciplinare, un rapporto gerarchico dei soggetti che erogano formazione che vede l’università gerarchicamente sovraordinata, con il sacrificio del contributo della scuola e dei docenti supervisori, l’80% dei contenuti della formazione docente decisi dal Ministro, le materie di contrattazione decurtate della disciplina dei docenti e del profilo professionale. Anche senza la legge sullo stato giuridico dunque le cose vanno nella stessa direzione.

La bozza di decreto deve ancora essere approvata dal Consiglio dei Ministri e poi dovrà fare tutto il percorso di consultazione presso le commissioni cultura di Camera e Senato e presso la Conferenza Stato regioni. Domani è prevista un’informativa al MIUR alle OOSS, ma nessun tavolo politico è stato attivato.

Roma, 20 luglio 2004

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