Monitoraggio INVALSI su esami di Stato: la soluzione non è la scuola regionale
Di fronte alle differenze degli esiti, il ministro propone di avanzare con l’autonomia differenziata. La FLC chiede investimenti sul modello europeo
![Decrease text size](/images/makeTextSmaller.jpg)
![Increase text size](/images/makeTextBigger.jpg)
In un passaggio dell’intervista a Libero del 15 luglio, il ministro Marco Bussetti si sofferma nel registrare la contraddizione fra i voti degli esami di Stato (di cui peraltro si avrà riscontro a breve) e gli esiti del monitoraggio dell’INVALSI, notando che, a fronte di esiti più insoddisfacenti al Sud, gli studenti del Sud raggiungano voti più alti all’esame di Stato rispetto i coetanei del Nord.
Ci sono alcuni aspetti delle dichiarazioni del Ministro che riteniamo doveroso richiamare.
La scuola funziona grazie al contributo quotidiano di centinaia di migliaia di insegnanti che lavorano spesso in condizioni di difficoltà oggettive (mancanza di risorse e di strutture sul territorio): non possono essere messi sotto attacco per la loro preparazione, né è corretto individuare nei futuri concorsi banditi per il reclutamento di nuovi docenti la panacea ad ogni male.
Secondariamente il ministro ritiene che deve essere perseguito con più decisione il disegno di autonomia differenziata perché permetterebbe alle regioni di gestire direttamente le risorse nazionali, con la possibilità, eventualmente, di integrarle con fondi regionali, intervenendo direttamente e territorialmente sull’impostazione didattica delle scuole.
Questi due passaggi smascherano in realtà disegni di riforme scolastiche invasivi che, partendo dalla strumentalizzazione dei dati, minano la libertà di insegnamento, da una parte, la scuola dell’autonomia, prefigurata come dell’autonomia regionale dall’altra, ed in definitiva l’unità del sistema scolastico nazionale.
L’uniformità delle griglie di valutazione, pur utile, non è la strada maestra per migliorare concretamente le condizioni della didattica e della valutazione: l’unica via da costruire e percorrere è la realizzazione del diritto allo studio ed all’insegnamento per ogni alunno del territorio nazionale, in modo uniforme e diffuso.
Anche se non c’è stato l’invito del ministro ad un maggiore impegno, come era successo per i docenti del Sud in occasione della visita di quest’inverno ad una scuola della provincia di Napoli, riteniamo pericolosissimi i riferimenti alla incapacità dei docenti, dei quali il ministro lede la dignità professionale facendone gli unici capri espiatori degli insuccessi scolastici, ed ancora più pericolosi sono i riferimenti ad una differenziazione delle scuole in base alle regioni.
Tutti gli argomenti di cui abbiamo trattato finora trovano un loro punto di sintesi nel generale tema degli investimenti pubblici nell’Istruzione.
Allo stato attuale l’Europa investe in Istruzione mediamente il 4,6% del PIL. Questa cifra si riduce in Italia invece al 3,9%. La differenza è di 0,7% pari a circa 11 miliardi di euro (dati Rapporto Ocse 2018).
Per noi l’Europa è ancora un traguardo lontano.
Servizi e comunicazioni
I più letti
-
Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2024/2025 personale docente, educativo, ATA [SPECIALE]
-
Emergenza segreterie scolastiche: basta scaricare tutto sulle scuole
-
Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2024/2025: scheda di approfondimento
-
Concorso 24 mesi ATA 2023/2024: aggiornamento e integrazione delle graduatorie
-
Concorso 24 mesi ATA 2023/2024 (assunzioni 2024/2025)
Ora e sempre esperienza!
Legislazione e giurisprudenza recente
- Note ministeriali Nota 106348 dell'11 luglio 2024 - Aggiornamento e integrazione graduatorie provinciali ex aree A e B personale ATA
- Leggi Testo coordinato DL 60 del maggio 2024 coordinato con legge di conversione 95 del 4 luglio 2024 Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione
- Note ministeriali Avviso 11498 del 4 luglio 2024 - Apertura funzione telematica scioglimento riserva per inserimento in I fascia GPS
- Note ministeriali Nota 101933 del 4 luglio 2024 - Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie personale docente, educativo ed ATA - a.s. 2024-2025
Approfondimenti
- Tutti gli approfondimenti
- Mobilità docenti e ATA
- Graduatorie d'istituto docenti
- Graduatorie d'istituto ATA
- Concorso 24 mesi ATA
- Formazione iniziale e reclutamento docenti
- Assunzioni e supplenze
- Quando si chiamano i supplenti?
- Posizioni economiche e passaggi di qualifica ATA
- Guida alle Istanze online
- Vademecum sanzioni disciplinari
- Assenze per malattia e certificati telematici
Ultime notizie dalle regioni
- Mantova - Scuola: lavoratore recupera 3.000 euro grazie alla FLC CGIL Mantova
- Emilia-Romagna - Esorbitante numero delle domande di supplenza presentate alle scuole: è emergenza. Urgente incrementare l'organico del personale scolastico
- Roma - Il Tribunale di Roma annulla la sanzione disciplinare irrogata ad una docente