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Mobilità scuola 2012-2013. In dirittura d’arrivo il nuovo CCNI

Si avvia alla fase conclusiva il confronto al Miur per il rinnovo del contratto sulla mobilità.

06/12/2011
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Con l’incontro che c’è stato nella giornata di oggi, si sta avviando verso la conclusione il confronto al Ministero iniziato lo scorso 18 ottobre per il rinnovo del contratto integrativo annuale sulla mobilità del personale docente, educativo ed Ata della scuola per il prossimo anno scolastico 2012-2013. Tutte le organizzazioni sindacali hanno chiesto, come condizione per la sottoscrizione del nuovo Ccni, quantomeno l’avvio del confronto politico sulla definizione degli organici per il prossimo anno scolastico. Tale confronto dovrebbe esserci nella prossima settimana e pertanto, a seguire, si potrebbe pervenire alla sottoscrizione anche del nuovo contratto.

Il punto sulla trattativa svolta fino ad oggi

Si conferma sostanzialmente l’impianto del contratto dello scorso anno su cui è stata effettuata solo una sorta di manutenzione. Sono state apportate alcune integrazioni ed alcuni chiarimenti su punti che avevano creato problemi nell’applicazione dello scorso anno. E’ stata mantenuta e rafforzata la possibilità di riaprire il confronto per integrare il contratto, qualora ciò si dovesse rendere necessario alla luce soprattutto delle nuove norme sugli organici o di tipo ordinamentale. Si è adeguata la normativa sulla precedenze (in particolare in relazione ad alcune modifiche intervenute sulla L. 104/92) e sulla documentazione necessaria. Si è chiarito che non sarà possibile la mobilità sugli eventuali posti in organico di diritto relativi alle nuove discipline (in particolare dei licei musicali e coreutica, ma non solo) fino a quando non saranno definite le corrispondenti classi di concorso ed i relativi titoli specifici di accesso.

3 i nodi problematici ancora aperti

Da sciogliere, da parte del MIUR, la riserva posta sulla richiesta sindacale riguardante le modalità di attuazione del blocco quinquennale per i docenti nella mobilità interprovinciale prevista dall’art. 9 comma 21 della legge n. 106/2011 per le nuove assunzioni (esclusione dal blocco quinquennale delle nomine giuridiche 1 settembre 2010, per le quali deve valere la precedente normativa con blocco triennale; esclusione dei soggetti che hanno diritto a fruire di benefici di legge nella mobilità). La questione della mobilità dei docenti inidonei che hanno chiesto volontariamente il passaggio nei ruoli Ata. Tutti i sindacati hanno chiesto l’apertura di un tavolo specifico su tutti i problemi aperti (vedasi nota FLC del 5 dicembre), hanno chiesto di chiarire preliminarmente la questione della dispensa dal servizio, hanno chiesto che siano accolte le numerose domande di revoca del passaggio chiesto (sostanzialmente al buio!) al fine di sbloccare il più possibile i posti accantonati per tale passaggio. In una parola di rinviare di un anno l’attuazione di quanto previsto dalla legge 111 del 15 luglio 2011 al fine di regolarne tutti gli aspetti. Per queste ragioni la FLC CGIL ha chiesto che tutti gli aspetti connessi all’eventuale mobilità siano definiti in un secondo momento in apposita e specifica sessione contrattuale. Infine, terzo punto ancora aperto, valutare alcune possibili integrazioni alle norme che regolano il trattamento del personale in caso di dimensionamento della rete scolastica.

Il giudizio da parte della FLC CGIL

La FLC CGIL valuta positivamente il confronto che si è svolto fino ad oggi, a partire dalla volontà di riaffermare da parte di tutti, amministrazione compresa, la piena titolarità della contrattazione in materia di mobilità. L’unico punto negativo che dobbiamo registrare è la non disponibilità sia dell’amministrazione, che di alcune organizzazioni sindacali, a procedere verso una significativa revisione delle tabelle di valutazione come richiesto con forza dalla FLC. Ciò sarebbe assolutamente necessario ed urgente per sanare le tante iniquità oggi ancora presenti, quali la diversa valutazione del servizio di ruolo rispetto a quello non di ruolo (a parità di durata), la diversa valutazione del servizio di ruolo prestato in grado di scuola diverso o i differenti criteri di valutazione dei punteggi tra mobilità volontaria e mobilità d’ufficio, oppure le incomprensibili e del tutto ingiustificate differenze ancora presenti tra la tabella di valutazione dei punteggi per i docenti e quella degli Ata. Su questo punto la FLC CGIL non intende demordere e continuerà a cercare di perseguire questo obiettivo anche negli anni prossimi.

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