Misure di contenimento del contagio nelle scuole: l’allarme dei dirigenti scolastici della FLC CGIL
La riapertura delle scuole in sicurezza diventa di ora in ora una condizione inapplicabile alla luce del numero crescente di positivi tra docenti e personale ATA. In aumento anche le segnalazioni alle scuole di casi di positività tra gli alunni. In assenza di una regia nazionale è partito il fai da te di regioni ed enti locali.
Le anticipazioni sulle misure assunte dal Consiglio dei Ministri per il contrasto alla diffusione del Covid-19 nelle scuole stanno suscitando forte preoccupazione e allarme tra i dirigenti scolastici per la presenza di procedure che si preannunciano di difficile gestione, oltre che di dubbia efficacia, di fronte alla crescita esponenziale dei casi di positività tra alunni e personale.
Ultim'ora: sabato 8 gennaio, sindacati convocati alle ore 10 per una informativa sulle misure introdotte dal nuovo decreto legge nel settore della scuola.
Non può essere chiesto ai dirigenti scolastici di scegliere se assicurare la continuità del servizio o la tutela della salute degli alunni e del personale.
E intanto, in assenza di una regia nazionale, aumentano di ora in ora gli Enti Locali e le Regioni che assumono ordinanze di rinvio della ripresa delle lezioni.
Solo una disposizione governativa valida per tutto il territorio nazionale potrebbe evitare la frammentazione e l'anarchia delle decisioni locali, dando maggiori garanzie di una gestione responsabile e di un governo unitario del sistema scolastico nell’attuale fase emergenziale.
Ma in questa drammatica situazione nessuna indicazione è arrivata alle scuole e ai dirigenti scolastici dal Comitato Tecnico Scientifico e dal Ministero dell’Istruzione.
Ancora una volta i dirigenti scolastici sono soli a fronteggiare la drammaticità di un’emergenza sanitaria che sta mettendo a nudo le contraddizioni e le criticità di un sistema scolastico di cui, solo a parole, si riconosce la centralità per la crescita del Paese.
Il Ministro apra subito un confronto con le parti sociali e convochi immediatamente il Tavolo Nazionale della Sicurezza sulla gestione delle scuole in questa difficile situazione.
In un comunicato la responsabile nazionale dei dirigenti scolastici della FLC CGIL denuncia le difficili condizioni in cui i dirigenti scolastici sono costretti ad operare per garantire il servizio di istruzione, chiede la riapertura immediata a livello regionale e nazionale i tavoli sulla sicurezza e invita i dirigenti scolastici a segnalare tempestivamente alle famiglie e a tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei contagi - dagli Enti Locali, ai Prefetti, agli USR, ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL - le specifiche criticità che saranno chiamati ad affrontare alla ripresa delle attività didattiche e la possibilità di non poter garantire la regolarità del servizio scolastico.
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Comunicato responsabile nazionale dirigenti scolastici FLC CGIL sulle misure di contenimento del contagio nelle scuole adottate del Consiglio dei Ministri
Le anticipazioni sulle misure assunte dal Consiglio dei Ministri per il contrasto alla diffusione del Covid-19 nelle scuole stanno suscitando forte preoccupazione tra i dirigenti scolastici per la presenza di procedure che si preannunciano di difficile gestione, oltre che di dubbia efficacia.
Non è infatti possibile assicurare la riapertura delle scuole in sicurezza senza tener conto dell’impossibilità di applicare la sorveglianza con testing nella scuola primaria e l’autosorveglianza nella secondaria in un momento in cui l’aumento esponenziale dei contagi ha messo in crisi tutto il sistema del tracciamento che le ASL non riescono più a garantire.
Non può essere scaricata sui dirigenti scolastici la responsabilità di mantenere in presenza alunni senza l’esito del tampone da effettuare nell’immediatezza che dovrebbe attestarne la negatività al Covid-19.
Non si può chiedere ai dirigenti scolastici di garantire il diritto all’istruzione diversificando per la stessa classe due modalità contemporanee di didattica in presenza e a distanza. L’esperienza dello scorso anno ha dimostrato la difficoltà e l’inefficacia di tale formula mista.
Non può essere chiesto ai dirigenti scolastici di scegliere se assicurare la continuità del servizio o la tutela della salute degli alunni e del personale.
Va inoltre rilevato che la crescita esponenziale dei contagi anche tra il personale vaccinato e la complessa gestione degli inadempienti all’obbligo vaccinale non consentiranno a molti dirigenti scolastici di assicurare la sostituzione degli assenti e la regolare ripresa delle attività didattiche.
In questa drammatica situazione nessuna indicazione è arrivata alle scuole e ai dirigenti scolastici dal Comitato Tecnico Scientifico e dal Ministero dell’Istruzione.
Ancora una volta i dirigenti scolastici sono soli a fronteggiare la drammaticità di un’emergenza sanitaria che sta mettendo a nudo le contraddizioni e le criticità di un sistema scolastico di cui, solo a parole, si riconosce la centralità per la crescita del Paese.
È necessario dunque che si riaprano immediatamente a livello regionale e nazionale i tavoli sulla sicurezza per una valutazione congiunta della situazione.
Nel denunciare le difficili condizioni in cui i dirigenti scolastici sono costretti ad operare per garantire il servizio di istruzione e ribadire il pieno sostegno della FLC CGIL ai colleghi, li invitiamo a segnalare tempestivamente alle famiglie e a tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei contagi – dagli Enti Locali, ai Prefetti, agli USR, ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL - le specifiche criticità che saranno chiamati ad affrontare alla ripresa delle attività didattiche e la possibilità di non poter garantire la regolarità del servizio scolastico.
Roberta Fanfarillo, Responsabile nazionale dirigenti scolastici FLC CGIL
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