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MAE e relazioni sindacali: le OO.SS. chiamano in causa Frattini e Moratti

Le Segreterie Generali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS hanno denunciato al Ministro degli Affari Esteri e al Ministro del MIUR l’assurdo comportamento della delegazione di parte pubblica

21/10/2004
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Con lettera del 20 ottobre u.s. le Segreterie Generali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS hanno denunciato al Ministro degli Affari Esteri e al Ministro del MIUR l’assurdo comportamento della delegazione di parte pubblica e i tentativi da parte dell’ufficio IV della DGPCC di osteggiare in ogni modo lo svolgimento corretto delle relazioni sindacali e l’applicazione coerente del CCNL.
L’Aran prima e il Ministero della Funzione Pubblica dopo, chiamati in causa dallo stesso MAE, hanno ribadito sia la piena legittimità del CCNL del 24 luglio 2004 sia la piena operatività del CCNL che può essere oggetto di modifica solo in occasione del suo rinnovo e non con atti unilaterali dell’Amministrazione che non trovano alcun fondamento giuridico e contrattuale.
Vale la pena ricordare che dietro l’assurda posizione del MAE si nasconde non solo il disegno politico di decontrattualizzazione del settore, ma anche la grande “incapacità” ora di gestire correttamente il contratto collettivo che tra l’altro per quanto riguarda il personale all’estero ha ben poco innovato rispetto al passato.
Lo bocciatura della tesi del MAE da parte dell’ARAN e del Ministero della Funzione Pubblica ha anche messo in evidenza un avanzato e preoccupante stato di deresponsabilizzazione della delegazione di parte pubblica che non vuole, non può o non sa risolvere gli annosi problemi contrattuali che vanno dal tempo determinato, alla selezione, ai diritti e all’applicazione corrette delle norme e delle retribuzioni ecc.
Le responsabilità di questa situazione non gravano solo su dirigenti inadeguati e/o impreparati ma sugli stessi Ministri Frattini e Moratti che nonostante le ripetute proteste delle OO.SS. continuano a far finta di niente. Da qui la lettera ultimatum delle Segreterie Generali e la minaccia di denuncia per attività antisindacale se non v’è un’immediata inversione di tendenza.
Pubblichiamo di seguito la lettera dei Segretari Generali.

Roma, 21 ottobre 2004

_________________________________

Testo lettera

Oggetto: Relazioni sindacali ed esigibilità del CCNL del 24 luglio 2003

Le scriventi Segreterie Nazionali segnalano ancora una volta l'impossibilità di attivare con i rappresentanti del Ministero degli affari esteri il sistema delle relazioni sindacali definito dalle vigenti norme contrattuali e legislative per la corretta applicazione al personale in servizio all’estero delle norme previste dal CCNL.

Già con lettera del 26 maggio 2004, le scriventi segreterie generali avevano chiesto ai Ministri in indirizzo di intervenire per rimuovere gli ostacoli posti dalla delegazione di parte pubblica all'attivazione di corrette relazioni sindacali.

Quell’intervento ha avuto come conseguenza la ripresa del negoziato tra le parti che però purtroppo si è rivelata solo momentanea.

In occasione dell’incontro del 26 luglio, infatti, le OO.SS. hanno sottoposto alla controparte pubblica un protocollo di Intesa che definisse modalità e tempi di attivazione delle relazioni sindacali sulle materie previste dal CCNL del 24 luglio 2003, finalizzato a superare la situazione di empasse determinata dall’atteggiamento incomprensibile dell’Amministrazione.

Il Vice Direttore Generale della D.G.P.C.C. del MAE si riservò, in quell’occasione, ogni decisione e con successiva nota del 18 agosto 2004 propose alcune variazioni alla bozza di intesa.

Nel successivo incontro del 1 ottobre u.s., nonostante che le Organizzazioni Sindacali avessero espresso una sostanziale convergenza con le posizioni dell’Amministrazione, il Capo dell'Ufficio IV della D.G.P.C.C. del MAE, smentendo le posizioni precedentemente assunte si rifiutava di firmare qualsiasi intesa.

A giustificazione di tale rifiuto il capo delegazione di parte pubblica affermava di ritenere inapplicabile, per il personale all'estero, non solo il sistema delle relazioni sindacali ma lo stesso CCNL e che "l'Amministrazione é in attesa di chiarimenti dal Dipartimento della Funzione Pubblica sulla materia generale delle modalità di contrattazione. Considerato che si prevede, a breve termine, un incontro presso il Dipartimento stesso con tutte le parti interessate della Pubblica Amministrazione, la Delegazione di parte pubblica ritiene opportuno differire qualsiasi decisione."

A tal proposito risulta alle scriventi Segreterie Nazionali che:
- il Dipartimento della Funzione Pubblica, alla data del 1 ottobre u.s., aveva già fornito una risposto al quesito relativo all’applicabilità del CCNL 24 luglio 2003, posto dalla D.G.P.C.C. del Ministero degli Affari Esteri con nota del 21 maggio 2004;
- detta risposta, datata 22 settembre u.s., di fatto e di diritto contraddice la posizione del MAE; inoltre per contenuti la citata risposta è analoga, e non poteva essere altrimenti, a quella fornita dall’ARAN, in data 8 giugno u.s., sempre al medesimo interlocutore.

Quindi nonostante che alla delegazione di parte pubblica, alla data dell’incontro del 1 ottobre, fossero ben note le posizioni assunte dal Ministero della Funzione Pubblica e dall’ARAN sulla validità del CCNL, si è voluto, oltre che nascondere tali deliberazioni alle OO.SS., proseguire pretestuosamente con un comportamento di rigida chiusura nel palese intento di impedire l’applicazione di quanto contrattualmente sancito.

Alla luce di quanto sopra le scriventi Segreterie Nazionali ritengono inaccettabile la posizione espressa dalla delegazione di parte pubblica e quindi dalla stessa Amministrazione e giudicano, nello stesso tempo, il comportamento dell’Amministrazione come tentativo esplicito di impedire o limitare l’esercizio delle libertà, in aperta violazione di quanto previsto dal D.Lgs 165/2001 e dal CCNL.

Le scriventi segreterie generali chiedono ai Ministri in indirizzo la cessazione dei comportamenti della delegazione di parte pubblica e l’immediata ripresa delle relazioni sindacali per procedere alla sottoscrizione di un protocollo di intesa nel quale siano indicati i tempi, le modalità di attuazione delle relazioni sindacali sulle materie che, ai sensi del decreto legislativo 165/2001 e del CCNL 24 luglio 2003, sono oggetto di informazione, concertazione e contrattazione.

In caso contrario le scriventi Segreterie Nazionali saranno costrette a denunciare, ai sensi dell’art.28 della legge 300/70, il comportamento delle Amministrazioni avanti il giudice ordinario competente.

Nell'attesa di un cortese e sollecito riscontro si porgono distinti saluti.

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