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Lombardia: il ricorso del Governo contro la legge regionale "Sistema Educativo dell'Istruzione e Istruzione e Formazione Professionale" non è stato ritirato

Il segretario generale della FLC Cgil scrive al Ministro Fioroni.

28/02/2008
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Negli ultimi giorni alcuni organi di stampa hanno dato risalto alle dichiarazioni fornite dal Presidente Formigoni secondo le quali - con un sapiente mix di detto e non detto - il Governo, a seguito di un accordo in sede tecnica tra Ministero della Pubblica Istruzione e Regione, avrebbe ritirato il ricorso presentato nei mesi scorsi alla Corte costituzionale contro la legge regionale sul "Sistema Educativo dell'Istruzione e Istruzione e Formazione Professionale".

Le immediate verifiche da noi fatte presso il Ministero della Pubblica Istruzione e presso la stessa Corte Costituzionale ci hanno detto che nessun atto è stato compiuto in tal senso.

Pertanto, il ricorso del Governo contro la legge della Lombardia n. 19/2007 prosegue il suo iter e verrà discusso nel prossimo autunno.
Nella giornata di oggi il Vice Ministro Bastico ha ribadito ulteriormente questa situazione.

Ieri avevamo chiesto al Ministro Fioroni di ripuntualizzare i termini della questione per restituire certezza e serenità alla scuola lombarda, che certo non merita di essere strattonata ora da una parte ora dall'altra, e per evitare che le dichiarazioni del Presidente Formigoni, circa presunti accordi che "salverebbero" la legge regionale dall'esame della Corte, possano continuare a descrivere una realtà priva di fondamento.

Roma, 28 febbraio 2008
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Lettera al Ministro Giuseppe Fioroni

Egregio Ministro

da diversi giorni si susseguono articoli di stampa, basati su dichiarazioni rilasciate dal Presidente della regione Lombardia, circa un presunto accordo raggiunto tra quella Regione ed il Ministero della Pubblica Istruzione, che avrebbe prodotto il ritiro del ricorso presso la Corte Costituzionale sulla L.R.19/'07 da parte del Governo.

La confusione regna sovrana nonostante che le smentite da parte dei suoi uffici siano state precise.
Onde evitare il protrarsi di questa situazione di incertezza Le chiedo di fare chiarezza e di smentire ufficialmente tale notizia, così come è avvenuto un po' di tempo fa circa le dichiarazioni rilasciate dal Comune di Milano relativamente ad un presunto cambio di orientamento sulle iscrizioni nelle scuole dell'infanzia.

Certo che vorrà accogliere questa mia sollecitazione, che intende restituire serenità alla scuola lombarda, sottoposta da troppo tempo ad uno stillicidio di iniziative, pressioni e dichiarazioni ormai insostenibile, Le porgo distinti saluti

Enrico Panini

Roma, 27 febbraio 2008
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Contenzioso Ministero della Pubblica Istruzione - Regione Lombardia di Mariangela Bastico
Nessuna intesa è stata raggiunta tra Ministero della Pubblica Istruzione e Regione Lombardia. Abbiamo assecondato la richiesta alla Corte Costituzionale di di riunificazione del contenzioso tra Regione e Ministero in relazione ai ricorsi contro leggi approvate dai rispettivi livelli istituzionali.
Sono , quindi, assolutamente infondate le dichiarazioni del Presidente Formigoni, che annuncia "il contenzioso con il Ministero sulla legge lombarda dell'istruzione è sostanzialmente appianato".
In aggiunta la Regione Lombardia pubblica sul proprio notiziario del 20 febbraio 2008, in modo dettagliato, i contenuti di un presunto accordo "di fatto sostanzialmente raggiunto". Si tratta, tra l'altro, di contenuti molto impegnativi, che determinerebbero l'acquisizione a livello nazionale della impostazione della legge lombarda.
Nessun accordo è stato raggiunto, nè firmato; lo stesso Presidente Formigoni ha ritenuto opportuno interrompere le trattative in attesa di un nuovo, futuro Governo.
Personalmente auspico che il contenzioso possa essere superato, perché ritengo che i rapporti tra Stato e Regioni debbano caratterizzarsi sul piano della collaborazione e del confronto, non dei ricorsi.
Certamente sono necessarie modifiche ed adeguamenti della legge regionale al fine di ricondurla nel quadro delle norme generali dell'ordinamento scolastico di competenza esclusiva dello Stato. Ed è proprio su queste modifiche e sul quadro dei reciproci rapporti interistituzionali che non è stata portata a compimento l'intesa.

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