Le proposte della Cgil scuola in tema di sicurezza negli edifici e risorse finanziarie avanzate ai gruppi e commissioni parlamentari per il prossimo DPEF
la CGIL scuola ha avanzato, tra le altre, la proposta, all’interno del DPEF, di un master plan di 10.000 miliardi per far fronte ai problemi di edilizia scolastica
In occasione del convegno nazionale sulla sicurezza nella scuola del 4 maggio u.s., la CGIL scuola ha avanzato, tra le altre, la proposta, all’interno del DPEF, di un master plan di 10.000 miliardi per far fronte ai problemi di edilizia scolastica, manutenzione degli impianti, mappatura dei rischi, formazione e informazione degli addetti e degli studenti, ritenendo che solo attraverso un investimento massiccio in questo senso la scuola può assolvere al ruolo istituzionale di creare e consolidare una cultura della sicurezza oltre che a garantire agli addetti e agli studenti un ambiente di lavoro e di studio idoneo e sicuro.
All’indomani del convegno, la CGIL scuola ha sottoposto la proposta all’attenzione dei Gruppi Parlamentari di camera e Senato, ai Presidenti delle Commissioni di Camera e Senato competenti in materia affinché da parte loro ci fosse un impegno forte per la individuazione, all’interno del DPEF, delle risorse necessarie per la realizzazione della messa a norma di tutti gli edifici scolastici presenti nel territorio nazionale.
La nostra proposta ha trovato condivisione, apprezzamento e consenso da parte sia dei Gruppi Parlamentari al Governo di Camera e Senato che dei Presidenti delle Commissioni Lavoro e Finanze della Camera dei Deputati. Proprio quest’ultimi si sono impegnati ad adoperarsi affinché, in occasione dell’esame del DPEF, sia possibile l’inserimento delle nostre proposte sul tema della sicurezza nelle scuole. Pubblichiamo di seguito le proposte della CGIL scuola inviate per lettera a firma del Segretario Generale ai Gruppi e alle Commissioni Parlamentari.
Lettera inviata a
Presidenti Gruppi Camera e Senato
Presidenti commissioni
1a, 5a, 6a, 7a, 8a, 1la, 12a, 14a,
di Camera e Senato
Prot. 14/2 - Roma, 10 maggio 1999
Oggetto: Sicurezza negli edifici scolastici e risorse finanziarie.
In occasione del convegno nazionale "Sicurezza nella scuola: quale partecipazione?", tenuto a Roma il 4 maggio u.s., la CGIL Scuola ha denunciato i pesanti ritardi nell'applicazione delle norme sulla sicurezza nelle istituzioni scolastiche.
In particolare abbiamo lamentato il mancato decollo delle disposizioni contemplate dai decreti legislativi 626/94 e 242/96 e le difficoltà di applicazione e di gestione per via della mancanza delle risorse economiche necessarie ai dirigenti scolastici, qualificati come "datori di lavoro", per soddisfare gli adempimenti previsti.
A questa situazione si aggiunge lo stato di precarietà di una gran parte degli edifici scolastici italiani, in larga misura fuori norma, che rendono la scuola, intesa come ambiente di studio e di lavoro per gli oltre sette milioni di studenti e per il milione di addetti, decisamente poco sicura come dimostra una recente statistica dell'INAIL sulla crescita degli infortuni tra gli alunni.
Si consideri che entro il 31/12/1999 tutti gli edifici scolastici dovrebbero essere a norma.
Non possiamo consentirci che sia un qualche grave evento a richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica su questo problema.
La scuola italiana ha bisogno non solo di interventi riformatori ordinamentali, ma anche di un ambiente di studio e di lavoro più idoneo e sicuro in coerenza con i parametri europei. Questo può essere realizzato a partire da una corretta e condivisa applicazione delle norme e da una serie di interventi economici sull'edilizia scolastica e sulla formazione e informazione dei destinatari della sicurezza, ossia studenti e lavoratori.
A fronte di questo stato di cose la CGIL scuola ha formulato alcune proposte che intendiamo sottoporre alla Sua cortese attenzione:
a) prevedere, all'interno del DPEF e della Finanziaria, un piano pluriennale di investimento di risorse da destinare alle scuole:
- per l'edilizia scolastica;
- per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili;
- per la realizzazione, con programmi vincolanti, di una mappatura dei rischi negli edifici scolastici presenti nel territorio nazionale, a carico degli EE.LL. proprietari degli immobili;
- per la realizzazione dei processi di formazione e informazione permanente e ricorrente in materia di igiene e sicurezza, utilizzando momenti di concertazione e convenzione con i Ministeri preposti al controllo e alla vigilanza.
La spesa complessiva necessaria è stimata da più soggetti attorno ai 10.000 miliardi.
b) prevedere, in base ad accordi provinciali, l'utilizzazione di lavoratori in cassa integrazione per i lavori di manutenzione.
c) prevedere finanziamenti agevolati a favore degli Enti locali che dovranno sostenere buona parte degli oneri di adeguamento e manutenzione degli edifici.
Un adeguato stanziamento di risorse sul terreno della sicurezza nelle scuole, non solo consentirà a milioni di persone di lavorare e di studiare in sicurezza, ma permetterà alla scuola stessa di realizzare uno dei suoi compiti fondamentali: creare e consolidare una cultura della prevenzione e della sicurezza per preparare i giovani al loro presente e al loro futuro ingresso nel mondo del lavoro.
Inoltre, creare le premesse indispensabili per affrontare il problema dell'edilizia scolastica e della manutenzione e messa a norma degli edifici rappresenta una concreta possibilità occupazionale per migliaia di persone.
Per consentirLe di valutare meglio l'esatta dimensione dei problemi e della loro gravità allego alcuni dati ricavati da quelli forniti dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Certo di un Suo cortese interessamento, mi consideri a disposizione per ogni chiarimento da Lei ritenuto necessario e, con l'occasione, mi è gradito porgerLe distinti saluti.
Il Segretario Generale Enrico Panini
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