La Wall Street Institute Education s.r.l. per far fronte alla crisi ricorre agli ammortizzatori sociali in deroga
Avviata la procedura dopo l'incontro al Ministero del lavoro e a seguito di un accordo sindacale. La CIG in deroga percorso obbligato per evitare la messa in mobilità di 78 lavoratrici e lavoratori occupati nelle sedi della Lombardia e del Lazio.
Nel panorama delle scuole di lingue specializzate nell’insegnamento della lingua inglese sicuramente la Wall Street Institute riveste un ruolo di primo piano non solo in Italia ma anche nel mondo. Sono 400 i centri distribuiti in 26 paesi, gestiti direttamente e dati in franchising.
In Italia, dopo la ristrutturazione della società dovuta all’uscita dall’americana The Carlyle Group una delle più importanti società di investimenti del mondo, la Wall Street Institute ha continuato ad operare sotto la direzione della WSI Education s.r.l. Questa società ha rilevato gran parte dei centri a gestione diretta e in particolare quelli allocati in Lombardia, Lazio e Veneto, mentre i restanti centri operanti in Italia hanno continuato ad operare in franchising.
Oggi questa società che occupa 271 dipendenti tra operai, quadri e impiegati, sta vivendo un gravissimo stato di crisi determinato in gran parte dalla crisi economica che il nostro Paese sta attraversando che ora si riflette anche in quei settori dell’economia legati al terziario e ai servizi.
La contrazione dei consumi, la relativa disponibilità economica delle famiglie, dei cittadini e delle imprese ha determinato nel caso della Wall Street Institute un calo vistoso degli studenti che è risultato essere nel primo semestre del 2009 di oltre il 60% rispetto all’anno precedente determinando, di conseguenza, una fortissima riduzione delle entrate e dello stesso fatturato e un inevitabile esubero di personale.
Tale andamento negativo registrato parrebbe essere confermato anche per il prossimo anno dalle previsioni aziendali. Da qui la richiesta da parte della WSI Education s.r.l. di individuare congiuntamente con le OO.SS. presenti in azienda azioni tese a salvaguardare l’occupazione e ad evitare la messa in mobilità del personale eccedentario.
Come è noto alla scuola privata, complessivamente intesa, al pari degli altri settori privati della conoscenza non si applicano, nei casi di crisi aziendali accertate, gli ammortizzatori sociali ovvero la cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria a sostegno dell’occupazione.
Per questi lavoratori l’unico strumento possibile, seppur parziale, è il ricorso alla Cassa integrazione guadagni in deroga ai sensi dell’art. 19, c. 9-bis, della L. 2/2009
Abbiamo avuto modo di affermare che tale strumento non affronta in maniera definitiva l’emergenza occupazione sia per via della sua temporaneità, sia perché ha stanziamenti di risorse finanziarie limitate e soprattutto perché inadeguato a far fronte ai problemi conseguenti ad una crisi di tale portata come quella che oggi sta attraversando la nostra economia.
Per la FLC Cgil e per la CGIL, lo ripetiamo, è giunto ormai il tempo che in questo Paese venga posto al centro del dibattito il lavoro, l’occupazione e il sostegno al reddito e che il sistema degli ammortizzatori sociali venga esteso in maniera universalistica ovvero a tutto il mondo del lavoro.
Orbene a fronte di questo quadro generale e verificato l’effettivo stato di crisi che ha investito la Wall Street Institute Education s.r.l. in Lombardia e nel Lazio le OO.SS. presenti in azienda hanno convenuto con la direzione di ricorrere alla CIG in deroga a zero ore per un periodo di 12 mesi al fine di evitare la messa in mobilità, ovvero il licenziamento, di una parte del personale pari al 37% circa del personale occupato in quei centri.
Nell’intese del 2 e del 12 novembre sono state individuate le quantità e i criteri del personale da collocare in Cassa integrazione Guadagni in deroga a partire dal 23 novembre p.v. per un periodo di 12 mesi.
Sempre in data 12 novembre si è stata sottoscritta presso il Ministero del Lavoro, della salute e delle Politiche sociale il relativo verbale di accordo che avvierà l’intera procedura finalizzata al pagamento diretto dell’integrazione salariale al personale collocato in cassa integrazione da parte dell’Inps dopo l’approvazione della richiesta dalle due Regioni coinvolte.
Roma, 16 novembre 2009
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